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Villanova e Verucchio: un’antica storia comune

sabato 7 Ottobre 2017 - domenica 10 Giugno 2018

Villanova e Verucchio: un'antica storia comune

sede: MUV – Museo della civiltà Villanoviana (Castenaso).
cura: Paola Poli, Elena Rodriguez.

In mostra al MUV – Museo della civiltà Villanoviana i materiali provenienti dalle necropoli delle Caselle di Villanova e del Lavatoio di Verucchio, scavate nella seconda metà dell’Ottocento da Giovanni Gozzadini ed Edoardo Brizio

A partire dall’Ottocento una lunga stagione di scavi ha visto protagonisti i due territori di Villanova e Verucchio, oggetto dell’interesse scientifico rispettivamente di Giovanni Gozzadini ed Edoardo Brizio.
Antica è la storia che unisce gli unici due musei tematici inerenti la prima età del ferro dell’Emilia-Romagna, entrambi incentrati sulle testimonianze archeologiche delle aristocrazie villanoviane. E antiche sono le vicende legate alle scoperte delle necropoli, che hanno dato l’avvio alla grande stagione ottocentesca dell’archeologia emiliano-romagnola.

Il MUV – Museo della civiltà Villanoviana arricchisce il suo percorso di visita con una mostra curata da Paola Poli ed Elena Rodriguez che presenta sia i protagonisti di queste scoperte (i coniugi Gozzadini che tra il 1853 e il 1856 scavarono il sepolcreto delle Caselle di Villanova di Castenaso ed Edoardo Brizio e Alessandro Tosi che tra il 1893 e 1894 scavarono la necropoli del Lavatoio di Verucchio di Rimini) che alcuni reperti rinvenuti all’epoca, oggi parte delle collezioni del Museo Civico Archeologico di Bologna e di quello di Verucchio.

L’itinerario della mostra ruota attorno a un piccolo nucleo di reperti provenienti dagli scavi della seconda metà dell’Ottocento, per richiamare l’attenzione sui procedimenti e le modalità dell’indagine archeologica ottocentesca ed esaminarne criticamente le caratteristiche, mettendone in evidenza limiti e pregi alla luce delle conoscenze moderne.
Il visitatore può rivivere il fermento che animava i protagonisti della scena culturale dell’epoca, nel momento in cui, pur con metodi ora divenuti obsoleti, si gettavano le basi per l’evoluzione della moderna archeologia come disciplina storica.
Gli studiosi come il Gozzadini erano ben lontani dall’attuale concetto di scavo stratigrafico e non sempre conservavano integralmente i reperti rinvenuti, catalogandoli spesso per categorie di oggetti, senza mantenere uniti i contesti di rinvenimento. Tuttavia si deve proprio a questi studiosi il merito di aver superato la concezione di archeologia come raccolta e collezione di oggetti di puro valore artistico o estetico, gettando le basi per indirizzarla a divenire disciplina scientifica indispensabile per la ricostruzione storica e per l’analisi delle civiltà passate.

Sia per quanto concerne gli scavi ‘Gozzadini’ che per quelli ‘Tosi-Brizio’, il punto di partenza sono le tavole grafiche edite nelle loro pubblicazioni, rispettivamente le Tavv. III-IV, VII tratte da “G. Gozzadini, Di un sepolcreto etrusco scoperto presso Bologna”, Bologna 1854 e la tavola a pag. 17 tratta da “A. Tosi, Relazione degli scavi eseguiti in un sepolcreto del tipo Villanova a Verucchio”, Rimini 1894. Sulla base di queste, all’interno delle vetrine i reperti sono disposti nella medesima posizione in cui sono stati disegnati originariamente, mentre accanto a questi sono stati sistemati gli altri elementi del corredo conservati.

Dettagli

Inizio:
sabato 7 Ottobre 2017
Fine:
domenica 10 Giugno 2018
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

MUV MUSEO DELLA CIVILTÀ VILLANOVIANA
via Tosarelli, 191
Villanova di Castenaso, 40055 Italia
+ Google Maps
Phone
051 780021
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