Voci Notturne: La voce dell’inchiostro – Mostra collettiva

sede: Spazio Danseei Echi d’Arte (Olgiate Olona).

Un segno non è mai solo se stesso: è la mano che la tracciato, è il corpo che agisce con quella mano, è la mente che abita quel corpo.
Alfabeti veri e presunti, attestati e inventati, ci chiedono se valga la pena di aprire il libro della loro grammatica, o di cominciare noi a scriverlo.
E reimparassimo quella cosa che non usa più: tenere in mano una stilografica, per esempio?
Certo la perfezione e la precisione della tecnologia sono un’altra cosa.
Ragione in più per ascoltare la voce dell’inchiostro e delle macchie lasciate intorno al segno, che diventano esse stesse segno: irriducibile, singola, vigile presenza che ogni volta è se stessa per una sola volta, diventando poi altro, ancora irriducibile.
E’ ragionevole pensare che l’inchiostro abbia una voce adatta a parlare di quella mano, di quel corpo, di quella mente.
E ancora: l’0pera, il testo, l’opera / testo così realizzata non tollera reti, network, email; chiede a un postino di essere consegnata.
E ancora: allestita la mostra, i segni non tollerano di essere fotografati e chiusi in un catalogo; chiedono al destinatario senza nome di entrare in quel luogo, l’unico dove la voce si sente davvero, l’unico dove i corpi di chi traccia il segno e di chi lo legge si incontrano senza intermediari.
Anche una mostra può essere irriducibile; essere se stessa per una sola volta.
Non irripetibile, ma ogni volta son diverse le macchie, diversa è la voce.
Alfonso Alberti, Fermo Stucchi

Primo evento: 30 marzo – 28 aprile 2018
Secondo evento: 28 aprile – 26 maggio 2018