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Zoltan Nagy. Amata Roma
giovedì 22 Dicembre 2022 - domenica 8 Gennaio 2023
sede: Laboratorio di Cultura Fotografica Il Forno (Città Della Pieve, Perugia).
Zoltan Nagy, fotografo ungherese, si stabilisce a Roma nel 1975. Inizia le sue passeggiate nella capitale nei momenti liberi dagli impegni professionali, come fotografo freelance, legato a vari giornali esteri. Osserva Roma con la discrezione e la passione di un entomologo pronto a catturare nella sua rete tante belle farfalle (in bianco e nero!). Le sue immagini propongono scene di vita, momenti fuggevoli, il taglio è ironico, divertito ma rispettoso. Le persone, le situazioni, gli ambienti sono ritratti dallo sguardo di chi – è chiaro – ha ceduto da tempo al “fascino fatale” della Città Eterna.
Il centro storico Roma è un maestoso palcoscenico. L’onnipresenza della Storia, l’armonia delle forme, il senso della misura appartengono allo scenario romano. Il monumentale e il dimesso convivono uno accanto all’altro, vicoli scuri e ombrosi si aprono su magnifiche piazze piene di luce. Ogni angolo di strada può offrire una vista di bellezza sorprendente. Su questo palco si muovono e agiscono gli abitanti della città, attori consumati di una rappresentazione quotidiana in una messinscena che sottolinea la bellezza dei luoghi, dei corpi, i sentimenti e delle passioni; raffinate e volgari, corali e individuali, generose e meschine.
Oltre agli attori romani ogni giorno migliaia di turisti venuti da tutti i paesi del mondo calcano la scena immensa della città. Turisti che all’inizio si ritengono soltanto semplici spettatori ma che poi, immergendosi nell’atmosfera sensuale e liberatrice della città, si sentono a loro agio anche sul palcoscenico. Si adeguano alla libertà dei comportamenti e agiscono da attori. L’unico spettatore che non calca la scena è il fotografo.
Non si agita, cerca di rimanere nell’ombra, invisibile, per non influenzare e disturbare lo spettacolo che si svolge spontaneamente davanti al suo obiettivo. Robert Doisneau scrive a proposito di Parigi ciò che vale anche per Roma: “In qualsiasi posto c’è sempre qualcosa in preparazione. Basta aspettare; bisogna aspettare a lungo perché il sipario si degni di alzarsi. (…) Mi piacciono i quartieri dove le case hanno strutture differenti, mi sento a posto solo nelle strade dove s’incontrano contemporaneamente un pensionato con un cane bianco, una fiorista, un bambino coi pattini e un obeso. Un centesimo di secondo di qua, un centesimo di secondo di là messi uno in cima all’altro, in tutto non fa mai più di uno, due, tre secondi scippati all’eternità. ”
Zoltan Nagy. Nato nel 1943 a Budapest, in Ungheria. A 23 anni, nel 1966 ha lasciato illegalmente il suo paese per poter studiare fotografia alla Folkwangschule für Gestaltung ad Essen, in Germania Occidentale, specializzandosi in fotogiornalismo con Otto Steinert e iniziando subito dopo a lavorare come fotoreporter indipendente. Dal 1974 vive e lavora in Italia.
Inaugurazione
giovedì 22 dicembre dalle ore 18.30.