
Hans Erni è stato testimone di un secolo di storia, ha vissuto due guerre mondiali e anche la sua vita privata non è stata priva di fatti dolorosi che comunque non hanno intaccato in alcun modo il suo bisogno di comunicare, attraverso le sue opere, con particolare forza ed energia.
La sua pittura si può definire “moderna/popolare”: moderna in quanto ha sempre trattato temi attuali e popolare in quanto per trasmetterli ha usato un linguaggio semplice e diretto: popolare appunto.
Dopo aver intrapreso studi tecnici, si è formato artisticamente a Parigi – dove ha fatto parte del gruppo di artisti costruttivisti e surrealisti “Abstraction-Création” – e a Berlino.
Nel corso della sua carriera ha frequentato i più grandi esponenti dell’arte del ‘900 quali Kandinskij, Mondrian, Gris, Brancusi, Calder, Moore, Arp, Hepworth, Braque e soprattutto Picasso.
La svolta decisiva nel suo percorso artistico avviene però nel 1939 quando viene incaricato di produrre un’opera per l’Esposizione Nazionale svizzera, opera che si traduce in un manifesto murale di 100 metri per 5 ‘Die Schweiz, das Ferienland der Volker” (la Svizzera, terra di vacanza dei popoli).
Con questa sua realizzazione Hans Erni passa ad una pittura figurativa; nel contempo ottiene il suo primo riconoscimento ufficiale e diventa noto al grande pubblico.
La minaccia del nazismo lo conduce ad avere una visione sociale del mondo: si interessa così ai problemi dei lavoratori, all’anti-nucleare e trasmette queste sue idee attraverso la produzione di cartelloni e manifesti che però fanno sì che le autorità dell’epoca lo boicottino e lo escludano da ogni manifestazione pubblica. Da quel momento si rivolgerà pertanto al mercato americano.
Le sue opere, prodotte in un così ampio lasso di tempo, non perdono mai di vigore e l’influenza delle diverse correnti artistiche vissute dall’artista traspaiono in ognuna di esse in un piacevolissimo contrasto che risulta alla fine omogeneo ma soprattutto d’impatto.
Per concludere, qui di seguito un pensiero dell’artista che meglio lo rappresenta:
“Come ogni suo contemporaneo, il pittore è responsabile non solo verso se stesso e per se stesso, ma anche verso l’altro e per l’altro. In questo indissolubile intreccio che l’Io stabilisce con il resto del mondo è radicata la sua etica. Essa è il motivo centrale dell’arte di un pittore e dà l’impronta di fondo alla sua opera, la quale vive di vita propria e ha nella congruità dell’esecuzione la sua unica naturale premessa”.
Manuela Limongi
articolo redatto per la mostra “Hans Erni“
A cura di: Rudy Chiappini con la collaborazione di Riccardo Carazzetti
Inaugurazione: sabato 5 aprile ore 17:00
Periodo: 05 04 2014 > 17 08 2014
PINACOTECA COMUNALE CASA RUSCA
Piazza San Antonio
Locarno – CH