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I “mari verticali” di Fabrizio Plessi

I "mari verticali" di Fabrizio Plessi

Fabrizio Plessi è uno dei pionieri della videoarte a livello mondiale. Nato a Reggio Emilia nel 1940, si è formato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha iniziato la sua carriera artistica negli anni ’70, sperimentando con nuove tecnologie e linguaggi espressivi.

Plessi è noto per le sue installazioni video, che spesso esplorano il rapporto tra uomo e natura, spazio e tempo, realtà e illusione. Le sue opere sono caratterizzate da un forte impatto visivo e da un’attenzione al dettaglio.

Fabrizio Plessi

Tra le opere più iconiche di Plessi ci sono “Mariverticali” (2011) e “The Kiss” (1987). “Mariverticali” è un’installazione composta da dodici strutture in acciaio alte nove metri, che ospitano al loro interno schermi che proiettano immagini di mari e oceani di tutto il mondo. L’opera crea un’esperienza immersiva e suggestiva, che invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza e la fragilità del nostro pianeta.

“The Kiss” è una grande installazione video che raffigura un bacio tra due persone. L’opera è composta da due schermi posti uno di fronte all’altro, che proiettano immagini in bianco e nero delle due persone. Il bacio è rappresentato in modo ripetitivo e ritmico, creando un’atmosfera sospesa e ipnotizzante.

Mariverticali al Palazzo Reale di Milano

Nel 2023, Fabrizio Plessi ha presentato una nuova versione di “Mariverticali” al Palazzo Reale di Milano. L’opera, curata da Bruno Corà, Alberto Fiz e Marco Tonelli, è stata concepita come un’installazione site-specific, che dialoga con la maestosa Sala delle Cariatidi del Palazzo.

Le dodici strutture in acciaio sono state realizzate in dimensioni maggiori rispetto alla versione originale del 2011. I schermi ospitano immagini di mari e oceani di tutto il mondo, ma con un focus particolare sui mari italiani. Le immagini sono state realizzate con una tecnica di ripresa subacquea che permette di catturare la bellezza e la maestosità dei fondali marini.

La nuova versione di “Mariverticali” è un’opera ancora più suggestiva e coinvolgente della versione originale. L’installazione crea un’esperienza immersiva che invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza e la fragilità dei nostri mari.

“Nel mare della contemporaneità dove non c’è mai bonaccia”

“Mariverticali, l’imponente installazione site-specific di Fabrizio Plessi esposta nella Sala delle Cariatidi, appartiene alla fase più radicale della sua ricerca dedicata alla videoscultura. All’interno di dodici imbarcazioni in acciaio alte nove metri inclinate al limite della caduta con le prore appuntite verso l’alto, scorrono fiumi e corsi d’acqua digitali trasformati magicamente in oro, metafora della vera ricchezza del nostro pianeta dove le risorse naturali appaiono indispensabili e vitali. In questa circostanza Plessi evoca il Gran Teatro Barocco dove il fin è la meraviglia mettendo in scena le sue macchine celibi dalle infinite complicanze che ci stupiscono e affascinano per l’avvenuta simbiosi tra elementi differenti in grado di stravolgere la logica ordinaria delle cose.

Nella sua opera l’oro, con la sua componente alchemica e visionaria, giunge dopo l’acqua, il fuoco, il vento e la lava, materiali che dagli anni Settanta hanno attraversato i suoi monitor. Se nel 2020 L’età dell’oro era apparsa come un’ipnotica cascata fluida su un’ala esterna del Museo Correr a Venezia, Mariverticali è un’installazione corale che innalza la temperatura evocativa, conciliando uno dei motivi ricorrenti della sua opera quale la barca del «navigatore solitario nel mare della contemporaneità dove non c’è mai bonaccia» (la definizione è di Plessi), con la densità del nobile metallo allo stato liquido, evidenziando l’idea stessa dell’arte e il suo fluire incessante nei territori dell’immaginazione. ll cangiante elettronico non è un corpo estraneo, ma rappresenta il fluido che rivitalizza la materia in un processo osmotico che investe il nostro sistema sociale”.
Bruno Corà, Alberto Fiz, Marco Tonelli (curatori della mostra “Mariverticali” a Palazzo Reale di Milano

Un confronto fra le opere “Mariverticali” del 2011 e del 2023

Le due versioni di “Mariverticali” presentano alcune differenze significative. La prima differenza riguarda le dimensioni delle strutture in acciaio. La versione del 2023 è più grande, con strutture alte nove metri invece che sette metri. Questa differenza crea un impatto visivo ancora più forte, rendendo l’opera più imponente e suggestiva.

La seconda differenza riguarda le immagini proiettate sugli schermi. La versione del 2011 presentava immagini di mari e oceani di tutto il mondo, mentre la versione del 2023 ha un focus particolare sui mari italiani. Questa differenza è dovuta al fatto che la mostra è stata ospitata al Palazzo Reale di Milano, una città che ha una lunga tradizione marittima.

Infine, la versione del 2023 utilizza una tecnica di ripresa subacquea che permette di catturare la bellezza e la maestosità dei fondali marini. Questa tecnica conferisce alle immagini un aspetto più realistico e coinvolgente.

In conclusione, le due versioni di “Mariverticali” sono opere significative e innovative che esplorano il rapporto tra uomo e natura, spazio e tempo, realtà e illusione. La nuova versione del 2023, grazie alle sue dimensioni maggiori, al focus sui mari italiani e alla tecnica di ripresa subacquea, è un’opera ancora più suggestiva e coinvolgente della versione originale.

Riferimenti
Fabrizio Plessi official website
Copyright
Tutte le opere © Fabrizio Plessi
Installation views della mostra “Mariverticali” a Palazzo Reale di Milano : photo Petrò Gilberti