I vincitori della sesta edizione di Corto in Accademia

Conclusa la sesta edizione di “Corto in Accademia”, il concorso internazionale di cortometraggi indipendenti rivolto agli studenti iscritti alle Accademie di Belle Arti italiane ed europee, ideato e promosso dall’Accademia di Belle Arti di Macerata, svoltosi nell’inedita modalità online mercoledì 3 marzo 2021, oltre ad essere stato largamente seguito si conferma, ancora una volta, come un’iniziativa di successo e di qualità, oltre che una grande opportunità per i giovani e futuri videomaker.

Chiara Trogu dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino sale sul podio per il Miglior Corto nella categoria Animazione con un lavoro dal titolo Cordyceps aggiudicandosi un premio di € 500, 00 e la Targa. Cordyceps, prima opera in stop motion dell’autrice, vede come protagonista un puppet incompleto e difettoso che, nato o costruito per ballare, ovvero per essere animato per tale fine, risulta un fallimento per la sua stessa ideatrice.

Irene Cavazzuti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con Luce Attraverso si aggiudica il primo premio per il Miglior Cortometraggio aggiudicandosi anch’essa € 500, 00 e la Targa. In questo corto una ragazza si prende cura del nonno malato in preda ad allucinazioni e deliri. Le differenti visioni della realtà dei due personaggi trovano un punto d’incontro tra i ricordi dell’anziano, che si materializzano caotici ma nitidi nella sua mente come le diapositive di un vecchio proiettore impazzito.

Alberto de Paris dell’Accademia di Belle Arti Verona, con 2020 vince il premio come Migliore Videoclip corrispondente, anche per questa categoria, a € 500, 00 e la Targa. 2020 narra di come il periodo di quarantena stia alterando lo stile di vita di Jessica, una giovane ragazza che lavora a un progetto da alcuni giorni senza mai fermarsi. All’improvviso la figura che sta ritagliando prende vita, ed è così che comincia un viaggio surreale attraverso dispositivi elettronici, fino ad arrivare a una spiaggia, che altro non è la foto di un social. 2020 è un viaggio alla ricerca della libertà nel mondo virtuale. Tuttavia alla fine ci si domanda: si tratta di un sogno o della realtà?

Andrea Cazzaniga vince, invece, il premio come Miglior Corto a Tema per l’inedita sezione THINK! New entry del contest, la sezione, aperta a tutti i maker emergenti under 35 e incentrata su una riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente e sull’eco sostenibilità vede l’opera di Cazzaniga dal titolo Not a Normal Robot posizionarsi in cima al podio, oltre a portare a casa € 1:000, 00 e la Targa. In Not a Normal Robot vediamo un equipaggio di due astronauti atterrare su un pianeta inesplorato. Con loro c’è un robot molto particolare. Dopo aver messo in sicurezza la zona di atterraggio e la loro astronave, gli astronauti vanno in esplorazione portando con sé il robot. Arrivati in una giungla aliena, questo inizia a comprendere che gli astronauti sono in realtà dei cacciatori, non dei ricercatori. Le emozioni forti che le azioni degli astronauti provocano nel robot lo porteranno a ribellarsi e schierarsi a difesa del pianeta e delle creature che lo abitano.

Francesco Nicolis di Robilant dell’Accademia di Belle Arti di Catania, si aggiudica con Tu sei mia, infine, la targa per il Premio Web come vincitore assoluto tra le categorie decretato dal pubblico della rete. Tu sei mia è la confessione di un tradimento. Il videoclip gioca sull’ambiguità iniziale dell’infedeltà tra esseri umani, realizzato attraverso la sequenza di corpi umani che da dettagli simili a pianeti si fanno uomo e donna, uomini e donne. Man mano che il racconto procede l’essere umano si fa Umanità e l’amata tradita prende le sembianze della Terra. La singola voce, in seguito, si fa coro. L’Umanità dichiara le sue colpe e chiede perdono. La Terra resta in ascolto, si spoglia e mostra senza pudore le sue ferite. L’Umanità piange e promette di rimediare. Il corto è, pertanto, una dichiarazione d’amore, nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva sorte, che si fa preghiera corale. Il titolo vuole sottolineare il malinteso significato di possesso che spesso legittima azioni brutali ma che è anche inno d’amore. Tu sei mia. La preghiera è un coro di voci e di lingue provenienti dalla Terra, da ogni Terra per la Terra. L’Umanità si scioglie in pianto disperato. La Terra si nasconde nel suo silenzio. Il corto è stato realizzato da Francesco Nicolis di Robilant e Agatino Gaetano Tripisciano, Chiara Grifò, Cristina Tudisco, Frezer Fetene.

Accademia di Belle Arti di Macerata