il Mart è il primo museo di arte contemporanea italiano a sbarcare su Internet Archive.
Sulla più importante biblioteca digitale del mondo sono già consultabili oltre 50 opere futuriste, a partire dal celebre Manifesto del 1909. E come sempre accade nel caso degli “archivi vivi”, il progetto è in costante aggiornamento.
Fondata nel 1996 da Brewster Kahle con l’intento di consentire un accesso universale alla conoscenza, archive.org è una biblioteca digitale non profit che offre ai propri utenti, gratuitamente, oltre 30 milioni di libri e riviste digitalizzate, ma anche milioni di altri documenti, come filmati, tracce audio e programmi software.
I server di archive.org sono a San Francisco, ma hanno un mirror (ovvero una copia esatta del contenuto) nella Bibliotheca Alexandrina ad Alessandria d’Egitto.
Coerentemente con il proprio impegno a favore della condivisione della conoscenza e della diffusione della cultura, il Mart ha creato un account istituzionale nel quale riversare parte del suo patrimonio archivistico.
Il progetto è curato dall’Archivio del ‘900, vero e proprio centro di ricerca del museo di Rovereto, costituito dagli archivi storici e dalla biblioteca specialistica che custodiscono decine di migliaia di documenti.
Per l’apertura della pagina si è scelto di partire dalle radici stesse del museo, ovvero dall’Avanguardia futurista, tramite la digitalizzazione del Manifesto del Futurismo e di oltre 50 opere di Filippo Tommaso Marinetti.
In questa vera e propria “antologia marinettiana” liberamente consultabile sono presenti testi pre-futuristi, come Gabriele d’Annunzio intime (1903); scritti propagandistici dei primi anni Quaranta, come La poesia sublime dell’esercito italiano (1942); capolavori della tipografia futurista come Zang tumb tuuum (1914) o Les mots en liberté futuristes (1919), quest’ultima opera documentata anche nell’edizione in lingua ceca del 1922, che presenta numerose differenze rispetto all’edizione francese nella composizione delle celebri tavole parolibere che si aprono nelle pagine come piccoli, preziosi manifesti.
Tutte le edizioni provengono dalla biblioteca dell’Archivio di Nuova Scrittura, fondato nel 1988 dal collezionista Paolo Della Grazia e donato al Mart nel 2019.
La digitalizzazione di questi preziosi testi è un passo fondamentale sia per la loro conoscenza, sia per ottimizzarne la conservazione a lungo termine, la valorizzazione e la fruizione su larga scala.
Per facilitare la consultazione online, le schede bibliografiche relative a queste opere già inserite nel Catalogo Bibliografico Trentino presentano dei rimandi diretti alla versione digitale, in un incrocio tra banche dati che favorisce la messa a disposizione dei patrimoni.
Le edizioni della biblioteca dell’Archivio del ‘900 presenti su Internet Archive non sono “solo” consultabili online; di fatto sono esplorabili attraverso più modalità, compresa quella lessicografica: i testi caricati sulla piattaforma vengono trasformati automaticamente in numerosi formati e processati da un OCR (Optical Character Recognition) automatico che permette così di ricercare parole, nomi, date e frasi all’interno dei singoli testi o, all’occorrenza, di tutti i testi caricati sulla pagina del Mart – Archivio del ‘900. Così, per esempio, in pochi istanti scopriamo che nel dinamitardo Zang tumb tuuum il termine “guerra” appare 15 volte, mentre l’onomatopeico “tumb” presenta ben 25 ricorrenze.
Queste prime 50 edizioni marinettiane non sono che il debutto del Mart su Internet Archive. Gli archivisti e i ricercatori dell’Archivio del ‘900 sono già al lavoro su nuovi progetti che riguarderanno sia le avanguardie storiche, Futurismo in testa, che il secondo Novecento.
Come si dice: Stay Tuned!