Il mondo delle meraviglie di Johann Fischer von Erlach – Le ragioni di una mostra

Il mondo delle meraviglie di Johann Fischer von Erlach - Le ragioni di una mostra

Perché una mostra su Johann Fischer von Erlach a Bologna? Apparentemente, non dovrebbero essere molti i legami fra la città felsinea da una parte e il grande architetto barocco dall’altra, che in città fece tutt’al più tappa nel suo viaggio alla volta di Roma, nel 1674, o quindici anni dopo sulla via del ritorno a Vienna, dove sarebbe divenuto architetto di corte degli Asburgo e avrebbe fra l’altro composto un’opera capitale della cultura architettonica europea, l’Entwurff einer historischen Architectur (Saggio di un’architettura storica, 1721).

E invece proprio intorno a questo libro tanto celebre quanto spesso frainteso si possono tessere i fili di una sottile rete di relazioni, a partire da un sorprendente dato di fatto: la presenza in città di ben tre esemplari della seconda edizione del volume, pubblicata a Lipsia nel 1725 e assai rara (se ne contano poche centinaia in tutto il mondo).
La presenza di libri non è mai casuale: negli anni in cui Fischer von Erlach lavorava alla propria opera, a Vienna si trovavano per lo meno due bolognesi che al pari di lui frequentavano la corte imperiale dividendosi fra gli studi e la pratica dell’architettura da una parte e la creazione di libri a cui affidare le proprie visioni dall’altra.
Uno era Luigi Ferdinando Marsili, poliedrica figura di avventuriero e scienziato, ingegnere e collezionista, fondatore dell’Istituto delle Scienze di Bologna, che in Austria passò una quindicina d’anni occupandosi fra l’altro del rilievo delle frontiere orientali dell’Impero.
L’altro era Ferdinando Galli Bibiena, che alla corte degli Asburgo stette cinque anni come Theaterbaumeister (1712- 1717), lasciando un segno profondo oltre che suo figlio Giuseppe, che ne avrebbe continuato l’opera prima di trasferirsi a Berlino.

Non sappiamo precisamente quali fossero i rapporti personali tra Fischer, Marsili e i Bibiena, per quanto possiamo star certi che non solo essi si fossero conosciuti e forse frequentati, ma che le loro opere siano connesse da molteplici tangenze: nell’Entwurff troviamo raffigurato un edificio che era stato fra quelli rilevati da Marsili (i bagni turchi di Pest); mentre generalmente assai forte è l’aria di famiglia fra le Architetture e prospettive di Giuseppe Galli Bibiena e le vedute architettoniche di Fischer.
Sono forse anche questi rapporti che possono spiegare la presenza dei tre esemplari dell’Entwurff nella Biblioteca dell’Archiginnasio e nella Biblioteca Universitaria di Bologna.

La presenza dei libri non è mai casuale; e non è mai priva di conseguenze: stimola l’immaginazione, produce fantasie, invita all’emulazione.
È quel che possiamo supporre sia successo ai lettori bolognesi delle tavole di Fischer von Erlach, fra cui – a quasi un secolo di distanza – l’onnivoro Antonio Basoli (1774- 1843): come testimoniano i suoi taccuini egli dovette studiarle a lungo, facendone un duraturo motivo d’ispirazione, rielaborandone variamente le forme nelle proprie opere grafiche e pittoriche.

La mostra è dedicata appunto a queste vicende: cerca di seguire alcuni dei mille fili che sempre si aggrovigliano fra le pagine di un libro, collegandolo ad altri garbugli, ad altri libri.
La prima sezione – allestita presso la Biblioteca dell’Archiginnasio – ruota intorno all’opera di Fischer von Erlach e alle sue fonti: non solo volumi più o meno famosi (trattati d’architettura e atlanti geografici, resoconti di viaggio e guide antiquarie), ma anche monete antiche e reperti egiziani provenienti dal Museo Civico Archeologico.
La seconda sezione, allestita nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, affronta il tema del rapporto fra Fischer e Basoli e della vita postuma che le “architetture storiche” del primo ebbero nell’immaginario visivo del secondo, in particolare nell’ambito della produzione di scenografie e di quello che si potrebbe definire ‘pre-cinema’.
(dall’Introduzione dell’Album del percorso: Le ragioni di una mostra)

IL MONDO DELLE MERAVIGLIE

I MONUMENTI DELLA STORIA UNIVERSALE DI J. B. FISCHER VON ERLACH
29 novembre 2018 – 3 marzo 2019
Biblioteca dell’Archiginnasio
Quadriloggiato superiore e Ambulacro dei Legisti
Piazza Galvani, 1
Bologna

ANTONIO BASOLI E J. B. FISCHER VON ERLACH
29 novembre 2018 – 19 gennaio 2019
Accademia di Belle Arti, Aula Magna
Via Belle Arti, 54
Bologna