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Il programma 2022 di Magazzino Italian Art

Il programma 2022 di Magazzino Italian Art

Magazzino Italian Art annuncia il programma per l’anno 2022, che include mostre, progetti digitali e in presenza.

Piero Gilardi e la serie di lavori Tappeto-Natura, al centro della sua opera, saranno il tema della prima mostra negli Stati Uniti che un museo dedicherà all’artista italiano, con prestigiosi prestiti provenienti da istituzioni pubbliche e private europee e americane (7 maggio 2022 – 9 gennaio 2023). A seguire, dal 13 maggio al 14 novembre 2022, sarà la volta della mostra Formafantasma at Manitoga’s Dragon Rock: Designing Nature. Il celebre duo di designer italiani, Andrea Trimarchi e Simone Farresin, presenteranno una selezione di opere in dialogo con la magnifica casa-studio del designer americano Russel Wright e la natura che la circonda. Prosegue la collaborazione con Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University e l’Istituto Italiano di Cultura New York, in autunno, con la personale di Margherita Raso.

Proseguono anche i progetti: Pensiero Plurale: On the Politics of Visibility a cura di Ilaria Conti; la serie di conferenze annuali, nell’ambito dei progetti di ricerca di Magazzino Italian Art, quest’anno dedicate al tema del lavoro nella pratica degli artisti nel movimento dell’Arte Povera, e Cinema in Piazza, arrivato alla quinta edizione. Sono, inoltre, previste due giornate di studi su Piero Gilardi e Jannis Kounellis, quest’ultima organizzata in occasione della mostra a lui dedicata presso con il Walter Art Center a Minneapolis.

Magazzino ha dato inizio ai lavori di costruzione del nuovo edificio del museo, denominato Robert Olnick Pavilion, che aprirà al pubblico nel 2023. Progettato dagli architetti spagnoli Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo, il padiglione sarà dedicato a mostre, eventi e programmi didattici.

PROGRAMMA 2022

Pensiero Plurale: On the Politics of Visibility
22 febbraio 2022 ore 18:00
A cura di Ilaria Conti
Magazzino Italian Art presenta On the Politics of Visibility, una conversazione in diretta streaming tra gli artisti Alessandra Ferrini e Binta Diaw, la curatrice e producer culturale Johanne Affricot e il ricercatore e scrittore Dimone Frangi, che fa parte dell’iniziativa Pensiero Plurale. Curato da Ilaria Conti, Pensiero Plurale è un articolato programma incentrato sul tema della giustizia sociale e culturale nelle arti in Italia e negli Stati Uniti. On the Politics of Visibility affronta, attraverso le voci di artisti, curatori e pensatori, le attuali politiche di rappresentazione nelle arti in Italia. Quest’evento fornisce una piattaforma per discutere progetti artistici che riflettono sul passato storico dell’Italia, sulla sua amnesia coloniale e iniziative curatoriali che offrono visibilità a nuove pratiche che hanno origini nella diversità culturale e sociale,

The Politics of Labor in Postwar Italian Art
19 marzo – 30 aprile 2022
A cura di Katie Larson, Scholar-in-Residence 2021-2022
In primavera, un ciclo di quattro conferenze esaminerà come l’idea di lavoro artistico sia stata (ri)concepita dagli artisti dell’Arte Povera durante gli anni ’60 e ’70. Gli incontri affronteranno il modo in cui gli artisti del periodo hanno sfidato i metodi tradizionali di produzione e i sistemi di valore, inquadrando la loro sperimentazione nei disordini socio-politici del periodo, mentre in Italia dilagavano le proteste contro l’industrializzazione, il consumismo e la disuguaglianza di classe.

19 marzo 2022 – Katie Larson: “Notes on Making: Art, Labor, and Language in Postwar Rome”

2 aprile 2022 – Silvia Bottinelli: “Make art not soup. Reconfiguring Domestic Labor through Collage and Ready-mades in Postwar Italy”

16 aprile 2022 – Adrian Duran: “Icons and Indexes of Labor in Postwar Italy”

30 aprile 2022 – Elizabeth Mangini: “Material Matters: Artistic Labor in Giuseppe Penone’s Sculpture”

Gilardi: Tappeto-Natura
7 maggio 2022 – 9 gennaio 2023
Mostra a cura di Elena Re
A maggio 2022, Magazzino Italian Art aprirà una mostra dedicata all’artista italiano Piero Gilardi e alla serie di lavori al centro della sua opera: Tappeto-Natura. Con un’ampia selezione di opere di rilievo, la mostra vuole raccontare fare luce sull’esperienza di un pioniere che, nel pieno degli anni ’60, avviò un dialogo tra Italia e Stati Uniti e che ancora si impegna con costanza per la formazione di una comunità artistica internazionale, che incarni il legame tra arte e vita.
Sin dal 1965, Gilardi ha concepito Tappeto-Natura per concretizzare un sogno: quello di una natura ideale, incontaminata, “ricreata” mediante un materiale artificiale come il poliuretano espanso, che prende forma attraverso l’intaglio e viene successivamente impregnato con un pigmento sintetico, dapprima sciolto in resina vinilica e, successivamente, in lattice di gomma. All’epoca, l’intento dell’artista era quello di creare veri e propri “oggetti estetici di uso pratico” che superassero il dualismo tra arte e tecnologia, naturale e artificiale, corpo e mondo. Sui morbidi tappeti di Gilardi era possibile camminare, sdraiarsi e avere un’esperienza multisensoriale dell’arte e della vita. Il focus e l’obiettivo erano le infinite possibilità di queste opere e la creazione di interazioni quotidiane con ogni singola persona.

Elena Re, curatrice della mostra, spiega: “Tappeto-Natura incarna le convinzioni etiche, ecologiche e politiche dell’artista”. Tra il 1966 e il 1968 Gilardi visse a New York ed espose queste opere sia in gallerie internazionali che in spazi underground incontrando così gli artisti della neoavanguardia. Tra le molte iniziative di cui fu il centro, scrisse su riviste come Arts Magazine, pubblicò un diario dei suoi viaggi tra gli Stati Uniti e il Nord Europa su Flash Art; mise l’Arte Povera in relazione alle tendenze post minimaliste e concettuali; teorizzò e coniò il termine “Arte microemotiva”. Lavorò su più fronti perché l’arte esprimesse libertà, anticipando gli ideali maturati dalla cultura del ’68 e attuandoli nel tempo. Per questo il PAV – Parco d’Arte Vivente, da lui ideato e presieduto a Torino a partire dal 2008, è oggi il luogo dove Gilardi catalizza l’arte senza barriere. Tappeto-Natura ha continuato a evolversi in modo parallelo a questi sviluppi, manifestandosi nel presente e prefigurando il sogno dell’artista.

Formafantasma at Manitoga’s Dragon Rock: Designing Nature
presso Manitoga, Russel Wright Design Center, Garrison New York
13 maggio – 14 novembre 2022
Mostra organizzata da Magazzino Italian Art in collaborazione con Manitoga, Russel Wright Design Center
Da sempre interessati al complesso rapporto tra design e mondo naturale, Andrea Trimarchi e Simone Farresin del duo Formafantasma presentano una selezione di opere in dialogo con “Dragon Rock”, casa e studio del celebre designer americano Russel Wright. Iconico esempio di architettura modernista immersa nei boschi dell’Hudson Valley, l’opera di Wright è un edificio di pietra, legno e vetro pensato in dialogo con il paesaggio in cui è costruita. La selezione di lavori, presentati nello spazio in modo silenzioso e come parte stessa dell’architettura, si focalizza principalmente sui primi lavori dei designer, dove la ricerca dei materiali e la preferenza per l’organico incontrano, in modo inaspettatamente coerente, l’attitudine sperimentale di Wright e la sua visione dell’architettura come estensione del paesaggio.

Cinema in Piazza
17-19 giugno 2022
A giugno si terrà la quinta edizione di Cinema in Piazza, in collaborazione con Artecinema e Cold Spring Film Society. Le proiezioni di quest’anno, nel cortile centrale del museo, includono Red Regatta di Melissa McGill, Design is One di Lella e Massimo Vignelli e Swept Away della compianta Lina Wertmüller.

Mostra personale di Margherita Raso
Presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York
21 settembre – 22 ottobre 2022
Magazzino Italian Art, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York e la Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University, presenta la prima mostra istituzionale negli Stati Uniti dell’artista multidisciplinare Margherita Raso. La pratica artistica della Raso si focalizza sulla ricerca dei materiali, in particolare il bronzo e il tessuto Jacquard, attraverso la scultura e le installazioni site-specific.

Gilardi Study Day
8 ottobre 2022
Durante la mostra Gilardi: Tappeto-Natura è prevista una giornata di Studi dedicata all’artista.

Kounellis Study Day
12 novembre 2022
A cura di Francesco Guzzetti
Magazzino Italian Art presenta una giornata di studi sul lavoro di Jannis Kounellis nella figura di professore presso Kunstakademie di Dusseldorf. L’evento è organizzato in occasione della prossima mostra: Jannis Kounellis in Six Acts presso il Walter Art Center di Minneapolis
(16 ottobre -26 febbraio 2023).

Il nuovo Padiglione Robert Olnick
Magazzino ha dato avvio ai lavori di costruzione di un nuovo edificio destinato a ospitare mostre, eventi e programmi didattici. Il nuovo edificio di 1.200 mq, denominato Robert Olnick Pavilion, farà sì che aggiungendosi all’altro già esistente, il museo disporrà in totale di 3.000 mq per le sue attività. Progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo – autore quest’ultimo della sede principale di Magazzino – il nuovo padiglione permetterà di ampliare il programma del museo in costante crescita.

Immagine in evidenza: Piero Gilardi, Greto di torrente (1967)

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