
Innovazione e sperimentazione qualificano gli obiettivi che la Galleria Nazionale si era prefissata per il 2023. Il report racchiude l’attività del museo sotto la guida di Cristiana Collu, giunta all’ottavo anno della sua direzione.
In questa edizione, troviamo i risultati particolarmente rilevanti per il museo, che dal 2017 hanno scandito fino ad oggi il percorso verso l’efficientamento energetico e le tante azioni che hanno realizzato concretamente la sostenibilità ambientale, rendendo la Galleria un unicum al livello europeo. Ed ancora, l’impegno per la presenza femminile nell’arte, con un deciso incremento di opere di artiste entrate nella collezione museale fino a costituire il 30% delle nuove acquisizioni, un trend accompagnato da tantissime iniziative che in questi otto anni hanno valorizzato l’espressione artistica e culturale delle donne.
Dal confronto con il 2022, si è registrato un aumento del 30 % dei visitatori con 260.000 presenze al 31 dicembre, che hanno visitato, insieme alla collezione permanente, il programma espositivo del 2023 caratterizzato da una visione dirompente della realtà, in continuità con le mostre di questi ultimi anni: dall’ibridazione dei linguaggi espressivi tra design, arti visive e artigianato con Food Age, che chiude la trilogia delle mostre curate da Martí Guixé e Inga Knölke, all’intensa esperienza immersiva offerta da Panorama XIX, oltre alle celebrazioni di un artista eccezionale come Picasso. Con Un presente indicativo è emersa un’indagine sulle ricerche di una costellazione affascinante di artisti romani, accanto alla presenza raffinata del fotografo Franco Vimercati e all’omaggio al costumista Gabriele Mayer, una finestra sul sapere artigiano e il mondo delle sartorie per lo spettacolo. Ancora, la stagione espositiva ha compreso l’omaggio al poeta e intellettuale Rocco Scotellaro, la mostra dedicata a Tolkien e al suo universo immaginifico, che presenta lo scrittore inglese anche sotto il profilo personale, di studioso e di filologo. Con Pippo Rizzo si riscopre un futurista che è stato fulcro, teorico e pratico, di relazioni cruciali per la diffusione in Sicilia del Futurismo e della corrente del Novecento. La lunga estate calda ha diffuso negli spazi museali un’installazione sonora con la partecipazione di 24 artisti.
Con la mostra Ala C, il museo racconta al pubblico, tra progetti realizzati e visioni immaginifiche, le fasi di progettazione dell’edificio al centro di un progetto di rinnovamento. Concluse le diverse fasi progettuali, il 14 novembre è stato avviato il cantiere. L’edificio, ad oggi rimasto incompiuto e per il quale nel 2022 è stato richiesto ed emesso il vincolo di tutela, sarà dunque completato. Il progetto conservativo, nel rispetto dell’edificio esistente, si pone l’obiettivo della conservazione a rudere dell’edificio moderno proponendo diversi gradi di complessità: il suo recupero, restauro e la rifunzionalizzazione come un complesso flessibile aperto alla multidisciplinarità, con un impianto architettonico diviso in macro-aree indipendenti sia tra loro che rispetto all’edificio Bazzani.
Nel 2023 la collezione si è arricchita di 141 nuove acquisizioni, tra cui si annoverano corpus consistenti come quelli di Giuseppe Uncini, la Donazione Spagna Bellora di opere d’arte verbo-visuale, Gabriele Basilico e Lydia Sansoni, per citare solo alcuni. In particolare, è entrata nelle collezioni l’opera Ritratto di Sophie Popoff (1906) di Umberto Boccioni, esposta dal 7 novembre nelle sale.
Gli Archivi della Galleria hanno acquisito, nel 2023, 6 nuovi fondi d’archivio che vanno ad accrescere il patrimonio documentale, seguendo il felice andamento che ha portato l’istituzione a custodire ben 56 fondi storici e 5 fondi fotografici, con l’avviamento dei relativi progetti di valorizzazione.
Il lavoro sul digitale è sempre oggetto di grande attenzione: anno dopo anno, prende forma un’offerta di contenuti diversificati nei linguaggi, una vera e propria mediateca che accompagna la fruizione degli utenti rimanendo sempre disponibile sui vari canali social. Nel 2023, prima istituzione culturale in Italia, la Galleria ha lanciato una collezione di opere NFT collegate a campagne di gamification su più livelli e ad una app, come azione di marketing nella cornice dell’autonomia museale.
Con la collaborazione di Google Arts & Culture in occasione della mostra Hot Spot, è stato realizzato il primo progetto online dedicato all’arte contemporanea e alla sostenibilità in Italia, con contenuti che hanno ampliato in ambiente digitale i temi della mostra: artisti e scrittori invitati raccontano il loro punto di vista sul cambiamento climatico, un invito a riflettere sul problema attraverso la lente dell’arte contemporanea. Inoltre, molto è stato fatto per coinvolgere le nuove generazioni attraverso i canali social, grazie ad una squadra di giovani content creator.