Se l’immagine di un grande fotografo ci cattura in maniera quasi istintiva con la sua potenza espressiva, ancor più intenso diventa il piacere dello sguardo quando ne vengono svelati i retroscena, le circostanze, in una parola le storie, che ampliano la visuale oltre al momento fissato per sempre, poiché quelle immagini sono immerse nel flusso del tempo e la loro staticità è solo apparente.
Così la chiusura per l’emergenza sanitaria dell’Oratorio di Santa Maria della Vita a Bologna, dove era in corso la mostra “Women. Un mondo in cambiamento” organizzata da National Geographic in collaborazione con Genus Bononiae.
Musei nella città e Fondazione Carisbo, diventa l’occasione per una visita in video con Marco Cattaneo, direttore del National Geographic Italia, che in una serie di video pubblicati sui canali social di Genus (Facebook, Instagram e canale YouTube) racconta, in ogni clip, alcuni degli scatti più emblematici tra gli oltre 70 in mostra, immagini dei grandi reporter del National che raccontano cambiamenti e sfide, conquiste e obiettivi ancora da raggiungere delle donne ad ogni latitudine e in 100 anni di storia.
Marco Cattaneo – Giornalista e direttore National Geographic Italia
Nato a Milano nel 1963 e laureato in fisica, è entrato nella redazione di Le Scienze, edizione italiana di Scientific American, nel 1991. Nel 2006 è diventato direttore responsabile di Le Scienze e Mind, dal dicembre 2010 è direttore di National Geographic Italia e dal 2018 di National Geographic Traveler. In questi anni ha collaborato come giornalista e fotografo a testate quotidiane e periodiche nazionali e internazionali. È autore di Heisenberg e la rivoluzione quantistica (Le Scienze, 2000) e coautore dell’opera in tre volumi Il Patrimonio mondiale dell’Unesco (White Star, 2002-2004, rist. 2012) e di Le città del mondo (White Star, 2005). Ha ricevuto il premio Voltolino per la divulgazione scientifica (2001), il Grand Prix dell’Associazione francese scrittori di viaggio (2008), il premio Ippocrate dell’Unione nazionale medico scientifica di informazione (2010), il premio Capo d’Orlando (2014) e il premio Portico d’Oro – Jacques Le Goff dall’Università di Bologna. Nel 2016 gli è stato intitolato l’asteroide 239105 Marcocattaneo.