La Cripta Sant’Eusebio per “I Luoghi del Cuore” del FAI

Fino al 15 dicembre si può votare per il Censimento “I Luoghi del Cuore” FAI, giunto alla decima edizione; i cittadini possono scegliere e votare i luoghi italiani che amano di più e vorrebbero vedere tutelati e valorizzati.

Uno di questi è la Cripta di Sant’Eusebio a Pavia, monumento tra i più significativi per la storia della città, ma anche per la storia dell’arte altomedievale.

La cripta di Sant’Eusebio, oggi isolata in piazza Leonardo da Vinci, è ciò che rimane di una chiesa di probabile fondazione longobarda, ricostruita in forme proto-romaniche nell’XI secolo, variamente rimaneggiata nei secoli successivi e rasa al suolo nel 1923 per fare spazio al Palazzo della Posta.

Risalgono probabilmente all’epoca longobarda la muratura esterna e le tombe alla cappuccina, disposte radialmente attorno al circuito absidale. L’interno a oratorio – scompartito in cinque navate da quattro file di colonnine, su cui poggiano volte a crociera tra sottarchi – documenta, invece, la ricostruzione dell’undecimo secolo.

Di particolare interesse sono i capitelli delle colonnine, alcuni dei quali presentano una struttura ad alveoli triangolari forse di origine longobarda (un possibile reimpiego dall’edificio più antico), o forse, come sostenuto recentemente, risalenti all’XI secolo. La cripta conserva ampie tracce della decorazione affrescata, probabilmente databile alla seconda metà del XII secolo, che doveva interessare l’intero invaso interno.

La cripta è rimasta interrata sino a metà degli anni Sessanta, quando è stata riportata alla luce dal Comune, che ne è proprietario; gli affreschi sono stati restaurati, l’intero complesso sottoposto a un’operazione di consolidamento, e lasciato “all’aperto” con una copertura, consistente in un’ampia tettoia, su pilastri in cemento armato.

Dall’agosto 1975 la cripta è aperta al pubblico, ma con fruizione saltuaria. L’edificio, non sufficientemente tutelato dalla copertura, ha subito un lento e progressivo offuscamento degli affreschi (coperti di uno strato di sali) oltre a un deterioramento complessivo.

Occorre un progetto di intervento globale che preveda un idoneo sistema di condizionamento e una protezione della cripta dagli agenti esterni di varia natura, per poi procedere al ripristino degli affreschi e a un restauro conservativo l’intera struttura.

La candidatura della cripta a “Luogo del Cuore FAI” è promossa e sostenuta dal Comitato per la Cripta di Sant’Eusebio, che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle necessità di intervento dul bene e che raccoglie i voti sugli appositi moduli cartacei presso i Musei Civici del Castello Visconteo e presso molti esercizi commerciali della città.

Per informazioni: alesferr@unipv.it.
Per i voti on line: iluoghidelcuore.it