
È stato presentato da Bruno Racine, amministratore delegato e direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, il calendario degli appuntamenti culturali per l’autunno 2023. Un ampio programma lungo oltre 30 giornate di eventi nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2023.
Come ogni anno l’istituzione ha collaborato con partner locali, nazionali e internazionali per disegnare un programma accessibile a pubblici diversi e in grado di offrire molteplici visioni sulle urgenze che informano il dibattito attuale e le ricerche più recenti, attraverso i diversi linguaggi della contemporaneità.
Insieme agli appuntamenti dedicati alle mostre in corso, “Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo” e “Chronorama Redux”, a Palazzo Grassi sino al 7 gennaio 2024, e “Icônes”, a Punta della Dogana sino al 26 novembre 2023, il programma autunnale include incontri e dialoghi aperti che portano sul palco del Teatrino personalità del mondo della cultura, artisti italiani e internazionali, proiezioni di film, performance e concerti di musica contemporanea e sperimentale, workshop interattivi con ospiti d’eccezione, visite guidate e masterclass con professionisti internazionali.
Tra gli highlights di questa stagione la nuova rassegna cinematografica “Chronorama Movies” ispirata alla mostra “Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo” e l’incontro con due artiste della mostra “Icônes”, in dialogo con Marie-José Mondzain, Kimsooja e Camille Norment. In programma un nuovo progetto dedicato all’editoria e al suo rapporto con l’arte, dal titolo “How to put art in a book, che prevede un allestimento nel foyer e una serie di incontri dal vivo, a cura di Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi. Ritornano Grand Tour, con una nuova edizione che vede la partecipazione della Haus der Kulturen der Welt di Berlino, e le masterclass, con due nuovi protagonisti: gli artisti Invernomuto e Lili Reynaud-Dewar. Ripartono i Superlab aperti a tutti, con tutor invitati a pensare a una serie di attività speciali per il pubblico di Palazzo Grassi che esplorino i diversi ambiti della creatività e della ricerca artistica contemporanea. L’autrice e artista Eva Geatti presenta un nuovo spettacolo a Palazzo Grassi dal titolo “La vaga grazia”, nell’ambito della rassegna “Asteroide Amor”.
- PROIEZIONI: FILM E VIDEOARTE
In occasione della mostra “Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo”, in corso a Palazzo Grassi, il Teatrino presenta “Chronorama Movies”, a cura da Dominique Païni, una nuova rassegna cinematografica articolata in sette appuntamenti, che porta in scena una selezione di film rappresentativi dei primi sette decenni del Novecento. La programmazione include film corti e lungometraggi che vedono in molti casi tra i propri protagonisti alcuni dei soggetti presentati dalle fotografie in mostra, a dimostrazione di come cinema e fotografia si siano influenzati reciprocamente nel corso del secolo scorso.
Si parte il 20 settembre 2023 con gli anni Dieci, riunendo film corti provenienti dall’Institut Lumière e da Gaumont Pathé Archives tra cui alcuni pionieristici film di finzione e i primi tentativi di colorizzazione.
Il 27 settembre si prosegue con gli anni Venti e 3 film di artisti e fotografi ritratti nelle fotografie in mostra: Paul Strand e Charles Sheeler, Fernand Léger e Charlie Chaplin.
L’11 ottobre è incentrato sugli anni Trenta e presenta estratti di film di Constantin Brâncusi, un corto di Carlos Vilardebó sul Cirque di Calder e “Disonorata” (“Dishonored”, 1931, 91′) di Josef von Sternberg, il film che ha fatto di Marlene Dietrich una vera e propria leggenda del cinema.
Il 18 ottobre ci si sposta sugli anni Quaranta con il corto “L’école des facteurs” (1947, 15′) di Jacques Tati e il capolavoro “Acque del Sud” (“To Have and Have Not”, 1945, 100′) di Howard Hawks con Lauren Bacall, allora ventenne.
Gli anni Cinquanta sono al centro della proiezione prevista il 25 ottobre: “Cenerentola a Parigi” (“Funny Face”, 1957, 103′) di Stanley Donen con Audrey Hepburn, film emblematico del periodo postbellico, ispirato alla vita di Richard Avedon.
In calendario l’8 novembre gli anni Sessanta, il decennio della Pop Art e dei Beatles, con “Anémic cinéma” (1925, 8’32”) di Marcel Duchamp e “Fino all’ultimo respiro” (“À bout de souffle”, 1960, 90′) di Jean-Luc Godard.
Infine, gli anni Settanta vanno in scena il 15 novembre con “Beaubourg” di Roberto Rossellini e il film “Professione Reporter” (“The Passenger”, 1975, 126′) di Michelangelo Antonioni con Jack Nicholson, il terzo e ultimo della trilogia in lingua inglese del grande regista italiano.
Dal 6 al 8 ottobre 2023, si rinnova per il terzo anno la collaborazione con il Festival International du Film sur l’Art (FIFA) di Montreal invitato da Palazzo Grassi a presentare una nuova rassegna di film al Teatrino. Il programma include corti e lungometraggi che trattano le arti visive, l’architettura, la danza, la performance, l’arte urbana, l’arte multimedia o che si strutturano come ritratti d’artista.
Si prosegue il 23 novembre, con un nuovo appuntamento dedicato al compositore veneziano Luigi Nono (1924-1990) in occasione del Festival che porta il suo nome. “I film di famiglia” (2018, 72′) è un documentario prodotto da Serena Nono SBS2 in collaborazione con la Fondazione Luigi Nono e riunisce girati a 8mm e super 8 appartenenti alla famiglia dell’autore e conservati presso l’Archivio. Scorrono sullo schermo i viaggi, gli incontri con personalità artistiche e politiche, la casa della Giudecca, la famiglia, gli amici, volti noti come Massimo Mila, Giuliano Scabia, Luigi Pestalozza, Yevgeny Yevtushenko, alcuni membri del The Living Theatre, Yuri Liubimov, Sviatoslav Richter, gli Inti Illimani, tra gli altri.
L’ultima proiezione dell’autunno 2023 è in calendario il 13 dicembre, si tratta di “Hidden Master: The Legacy Of George Platt Lynes” (2023, 96′) di Sam Shahid, ed è dedicato al grande fotografo George Platt Lynes. Il film esplora l’attività meno nota del fotografo, come i ritratti di nudi maschili realizzati dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento, una produzione che oggi sta tornando alla luce riscontrando grande interesse e apprezzamento per l’approccio rivoluzionario con cui è stata concepita.
- MUSICA, SPERIMENTAZIONI SONORE E PERFORMANCE
La musica contemporanea e le sue molteplici contaminazioni saranno nuovamente protagoniste di un’intensa serie di appuntamenti che animeranno gli spazi del Teatrino di Palazzo Grassi.
Il 27 settembre, Eva Geatti torna al Teatrino di Palazzo Grassi con “La vaga grazia”, nell’ambito della rassegna teatrale diffusa “Asteroide Amor”. Eva Geatti porta in scena cinque giovani performer con i quali ha sviluppato un percorso pluriennale intorno al romanzo “Monte Analogo” di René Daumal, che sembrerebbe essere l’unico romanzo nella tradizione letteraria che si conclude con una virgola. I performer sono accompagnati live da Dario Moroldo e le sue composizioni ispirate alla musica sperimentale degli anni Cinquanta e alla prima elettronica di avanguardia.
Il 14 ottobre torna al Teatrino di Palazzo Grassi il Nu Fest, festival di musica elettronica e contemporanea organizzato da Veneto Jazz, con “Impro Brain Sound Pro” di Paolo Dellapiana e Martina Bertoni. Architetto e musicista elettronico, Paolo Dellapiana firma questo nuovo progetto con la violoncellista e compositrice Martina Bertoni che combina elettronica e composizione moderna. Sul palco un inedito cono di luce ospita la performance nata da una residenza prodotta dal centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee Centrale Fies a Dro (TN).
Il 27 ottobre, il palco del Teatrino ospita invece Invernomuto, personalità artistica creata nel 2003 da Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, invitata a tenere una masterclass per il pubblico di Palazzo Grassi (28 e 29 ottobre). Il duo presenterà una sessione d’ascolto dedicata a “Black Med”: l’archivio di musica e suoni legati alla macroarea del Mediterraneo, sviluppato a partire dal 2018 e in continua evoluzione. L’intera raccolta è pubblica e chiunque può contribuire al suo arricchimento. L’opera assume una forma dinamica, cambiando di volta in volta la propria configurazione per essere presentata nell’ambito di mostre e festival attraverso installazioni sonore, performance o allestimenti espositivi.
Un altro compagno di viaggio riconferma la collaborazione con il Teatrino: New Echo System, progetto interdisciplinare della Fondazione Svizzera per la cultura Pro Helvetia, curato da Enrico Bettinello. Il 30 novembre il palco del Teatrino ospita Nils Petter Molvær & Marcel Vaid per una serata esclusiva, nata dalla collaborazione tra New Echo System e Cinema Svizzero a Venezia. I due musicisti si esibiranno in un live di composizioni originali, accompagnate dalle immagini tratte da film sperimentali svizzeri muti, selezionati per l’occasione e in esclusiva per questa performance dalla Cinémathèque Suisse.
- INCONTRI APERTI AL PUBBLICO
L’autunno 2023 vedrà sul palco del Teatrino di Palazzo Grassi l’alternarsi di moltissimi ospiti d’eccezione, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere nuovi mondi, approfondire tematiche attuali e avvicinarsi a culture ed esperienze sconosciute, attraverso il racconto di studiosi, artisti, registi, architetti e letterati che animeranno il calendario di questi mesi.
Palazzo Grassi conferma la collaborazione con l’associazione veneziana Casa delle Parole, che ogni primo martedì del mese propone al pubblico di appassionati di letteratura una selezione tematica di brani in lingua, provenienti da tutto il mondo, tradotti e discussi in italiano.
Tra gli artisti attesi sul palco del Teatrino, lo scultore e architetto svizzero Not Vital, in occasione della presentazione della sua più recente e completa monografia, curata da Alma Zevi. L’autrice e l’artista presenteranno l’opera “Not Vital: Sculpture” il 15 settembre, in dialogo con lo storico dell’arte Thomas Kellein.
In occasione del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023, promosso dalla Direzione Generale Arte e Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il Teatrino di Palazzo Grassi è la casa di “Mondo Novo”, il public program del progetto espositivo “Spaziale: ognuno appartiene a tutti gli altri”, del collettivo Fosbury Architecture, presentato in collaborazione con Palazzo Grassi – Punta della Dogana e sostenuto da Bottega Veneta.
Articolato in 5 appuntamenti, il programma affronta i temi e le sfide dell’architettura contemporanea oggi. Il 22 settembre è in programma il terzo appuntamento dedicato all’ecologia e la serata prende il titolo “Ecologies”; il 20 ottobre si tratta l’economia con “Economies”; il 24 novembre, a conclusione del ciclo, si raccontano i maestri nell’ambito di “Masters”.
Il 17 ottobre, sarà la volta di due artiste protagoniste della mostra “Icônes”, a cura di Emma Lavigne e Bruno Racine: Kimsooja (Corea del Sud, 1957) e Camille Norment (Stati Uniti, 1970), in dialogo con Marie-José Mondzain, tra gli autori del catalogo della mostra, con il saggio “Icone. I propositi dell’invisibile”. La conversazione metterà in luce il rapporto dell’arte con il concetto di icona nell’epoca contemporanea e lo statuto attuale dell’immagine.
L’artista coreana Kimsooja ha realizzato l’opera “A Needle Woman, 1999-2000”, una performance documentata da un’installazione video a più schermi avvolgente che, alla luce della scelta dell’artista di condurre una vita all’insegna del nomadismo, racconta l’incontro con l’altro in un flusso incessante di volti che si susseguono nello scenario urbano cui si contrappone la fermezza e la verticalità del suo corpo ripreso di schiena. Proseguendo il percorso, ritroviamo l’arte di Kimsooja nel Torrino, dove “To Breathe-Venice, 2023” trasforma lo spazio in un ambiente straniante: gli specchi sul pavimento eliminano la sensazione di gravità, le pellicole rifrangenti alle finestre danno vita a una danza di luci e riflessi infiniti che dialogano con il panorama circostante offerto dal Canale della Giudecca, invitando il pubblico e incontrare la sua stessa alterità. “Mandala: Zone of Zero, 2004-2010”, con la sua polifonia che condensa canti spirituali da tutto il mondo, completa l’allestimento e accresce l’esperienza trascendentale suggerita da questa sala.
Camille Norment, al primo piano di Punta della Dogana, presenta “Prime” un’installazione altamente immersiva e interattiva, basata sul passaggio dell’energia tra le superfici e il suo riverberarsi all’interno del corpo. L’opera è composta da panche che, a contatto con il visitatore, rilasciano vibrazioni sonore che attraversano chi siede sulle strutture lignee in un continuum viscerale tra i gemiti registrati dall’artista e la loro interiorizzazione. Visibile in mostra anche “Untitled graphs, 2022-2023”, dalla serie “Deviations and Resonance”: opere su carta, realizzate con limatura di ferro attirata da calamite, che tracciano l’impronta lasciata dalla mano di Camille Norment mentre sposta la ruggine presente sia nel corpo sia nella terra, al ritmo di specifiche frequenze sonore.
Il Teatrino di Palazzo Grassi presenta in collaborazione con Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi un progetto articolato che prevede un allestimento espositivo nel foyer e due incontri pubblici, dedicato all’editoria e alle sue relazioni con l’arte contemporanea: “How to put art in a book”. La mostra, visibile dal 9 al 19 novembre, riunisce pubblicazioni selezionate dai due graphic designer curatori del progetto e da alcune autorevoli personalità tra artisti, designer e curatori contemporanei, invitati a scegliere cinque volumi tra monografie, cataloghi di mostre o libri d’artista che considerano particolarmente significativi. Tra i partecipanti alla selezione, Luca Massimo Barbero, Irma Boom, AA Bronson, Tony Brook, Salvatore Settis, Taryn Simon che spiegheranno e motiveranno le proprie scelte il 9 e 10 novembre, nell’ambito di due incontri pubblici, in dialogo con Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi.
Lili Reynaud-Dewar, artista della Pinault Collection, il 1° dicembre è protagonista di una conversazione aperta al pubblico In occasione della masterclass da lei condotta (2 e 3 dicembre), incentrata sui temi della memoria orale. Attraverso interviste, biografie e archivi vocali, l’artista analizza la ricostruzione di una storia alternativa per opere e artisti. Le fonti orali sono infatti in grado di offrire una lettura diversa, meno rigida e gerarchica, portando alla luce fatti e aneddoti spesso trascurati nei resoconti ufficiali.
Il Teatrino di Palazzo Grassi ospita il 15 dicembre il nuovo appuntamento del ciclo di incontri realizzato in collaborazione con l’Alliance française de Venise e nato da un’idea di Pierre Rosenberg, presidente onorario dell’Alliance Française de Venise e membro dell’Académie Française, dedicato alle relazioni culturali tra Francia e Italia, in particolare in ambito letterario. Personalità d’eccezione della scena culturale francese e internazionale in dialogo con il direttore e amministratore delegato di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, Bruno Racine, esplorano i diversi aspetti di questo lungo rapporto. Dopo Carlo Ossola, è Frédéric Vitoux (15 dicembre), membro dell’Académie Française, il nuovo protagonista di questo confronto a cavallo tra le Alpi, questa volta dedicato al genio di Rossellini.
- EDUCATION: WORKSHOP, MASTERCLASS, LABORATORI E GRAND TOUR
Palazzo Grassi organizza in collaborazione con istituzioni, enti culturali, istituti di formazione e artisti italiani e internazionali masterclass, percorsi rivolti alle università e alle aziende, workshop aperti al pubblico e iniziative specifiche per le scuole di ogni ordine e grado che includono visite alle mostre in corso e all’architettura insieme ad attività pratiche.
Tornano i tanto attesi Superlab, appuntamenti dello speciale format laboratoriale ideato da Palazzo Grassi per tutto il pubblico.
Il primo ospite della stagione è il veneziano Lucio Schiavon, illustratore e graphic designer, che il 23 settembre terrà un workshop in cui i partecipanti sperimenteranno le tecniche del disegno e del collage, giocando a comporre una mostra inedita. A partire dalle immagini visibili a Palazzo Grassi nell’ambito di “Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo”, l’attività consiste nell’assemblare fotografie raffiguranti ritratti, animali e paesaggi per crearne di nuove, l’unica regola è l’utilizzo di 3 elementi soltanto: un foglio bianco con texture, cartoncino nero o bianco e l’immagine composta.
Il secondo Superlab della stagione è in programma il 16 dicembre con la danzatrice Isabella Moro. Sempre prendendo le mosse dalle fotografie di “Chronorama”, Isabella Moro inviterà i partecipanti a immaginare delle storie intorno ai soggetti immortalati, con gli strumenti della danza e del teatro educativo, entrando nel vivo del racconto e decostruendo tutti gli elementi parte della composizione.
La stagione autunnale 2023 prevede la prosecuzione del ciclo di Masterclass condotte da personalità appartenenti al mondo artistico e culturale, attraverso due nuovi appuntamenti curati rispettivamente da Invernomuto e Lili Reynaud-Dewar. I seminari proposti da Palazzo Grassi – Punta della Dogana, portano all’attenzione del pubblico pratiche diverse di produzione culturale, analizzando le più interessanti ricerche contemporanee e sperimentando sul campo le possibilità offerte dalle attività presentate dai curatori coinvolti.
Il 28 e il 29 ottobre, Invernomuto cura una masterclass incentrata sulla sperimentazione sonora nell’arte contemporanea, a partire dal progetto “Black Med”: l’archivio di musica e suoni legati alla macroarea del Mediterraneo, sviluppato a partire dal 2018 e in continua evoluzione. Gli incontri saranno tesi a fornire diverse chiavi di lettura per analizzare il suono e sviluppare la sua rappresentazione visiva, sondando centri di produzione sonora fluidi e non lineari. Particolare attenzione sarà rivolta al supporto individuato da Invernomuto per condividere e accrescere l’archivio: la piattaforma web blackmed.invernomuto.info, come punto di partenza per stimolare nei partecipanti percorsi e soluzioni personali.
L’artista francese Lili Reynaud-Dewar terrà una masterclass il 2 e 3 dicembre, dedicata alla storia orale e ai percorsi interpretativi alternativi che si possono costruire partendo da materiale non scritto per raccontare le vicende di opere e artisti. L’artista si interessa di storia delle emancipazioni razziali e sessuali, della circolazione e dell’interpretazione delle opere, dei motivi biografici nella produzione culturale e della figura mutevole dell’artista in un mondo globalizzato. Aneddoti, gossip, interviste e biografie possono fornire sostanza per elaborare una diversa percezione della storia dell’arte, meno rigida e gerarchica.
Ritorna “Grand Tour”, appuntamento annuale dedicato alla condivisione di conoscenze, esperienze, idee e obiettivi tra musei e istituzioni culturali internazionali e italiani. L’ospite di questa nuova edizione è il dipartimento Cultural Education del museo di arte contemporanea Haus der Kulturen der Welt (HKW). Nel corso delle due giornate del 17 e 18 novembre 2023 l’istituzione berlinese condurrà una serie di attività per operatori del settore (su invito) e per il pubblico che riflettono sulla relazione tra lo spazio museale e i suoi visitatori. In particolare, il 18 novembre, il HKW curerà il workshop dal titolo “Bodies as Books – Care as Content”, tra le sale espositive, esplorandone gli spazi attraverso il coinvolgimento di tutti i sensi e dei corpi presenti e assenti.
I prossimi sabati 16 settembre, 14 ottobre e 25 novembre 2023 dalle ore 11:00 alle 13:00 e poi di nuovo dalle 16:00 alle 18.00, Palazzo Grassi – Punta della Dogana presenta un nuovo ciclo di visite guidate speciali per il pubblico di Punta della Dogana: l’incontro con alcuni dei 13 partecipanti della quinta edizione del progetto Altri Sguardi.
“Altri Sguardi” è il progetto di mediazione culturale museale ideato da Palazzo Grassi, che si rivolge a persone rifugiate e migranti risiedenti nel territorio, parte del complesso di iniziative dedicate al tema della migrazione sviluppate in collaborazione con enti e associazioni attive nel settore. Dopo il primo ciclo di itinerari guidati tenutisi lo scorso giugno, i mediatori culturali selezionati e formati attraverso il workshop Altri Sguardi condurranno nuovamente i visitatori alla scoperta di una selezione di opere della collettiva con artisti della Pinault Collection “Icônes”, a cura di Emma Lavigne e Bruno Racine.
Per gli adolescenti, Palazzo Grassi – Punta della Dogana, ha immaginato una nuova edizione di “Teens Curators”. 12 tra ragazzi e ragazze, selezionati attraverso il bando disponibile sul sito pinaultcollection.com/palazzograssi.it sino al 4 ottobre, tra i 15 e i 19 anni saranno accompagnati dai tutor di Palazzo Grassi e da alcuni partecipanti della precedente edizione nella riflessione sul tema del museo come luogo sicuro, inclusivo e accessibile a tutti. Dal 18 ottobre 2023 al 17 gennaio 2024, i Teens Curators saranno coinvolti individualmente in un progetto collettivo che elaboreranno, comunicheranno e restituiranno poi in un incontro pubblico in totale autonomia, attraverso la supervisione dello staff di Palazzo Grassi e dei loro coetanei. L’obiettivo è quello di rileggere gli spazi del museo per creare uno spazio di lavoro aperto e accogliente verso qualunque tipo di pubblico.
Informazioni
pinaultcollection.com/palazzograssi
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La Vaga Grazia di Eva Geatti. Ph. Elena Liscio