È stato presentato a Palazzo Reale il programma espositivo del Comune di Milano relativo agli anni 2022 e 2023, con alcune anticipazioni del 2024.
La programmazione come sempre abita le diverse sedi espositive: non solo Palazzo Reale e PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, ma anche tutti gli spazi dedicati alle esposizioni temporanee dei musei civici come Acquario, Museo del Novecento, GAM Galleria d’Arte Moderna, Castello Sforzesco, MUDEC Museo delle Culture, Museo Archeologico, Casa Museo Boschi di Stefano, Casa della Memoria e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine. Entra a far parte del palinsesto delle mostre anche la Fabbrica del Vapore, con una serie di esposizioni che spaziano dal fumetto alla scultura, dall’arte contemporanea all’architettura.
Palazzo Reale riprende i suoi grandi filoni narrativi con una serie di mostre dedicate:
alla fotografia, con grandi artisti come Oliviero Toscani, Richard Avedon, Helmut Newton, Gabriele Basilico;
alle retrospettive dei grandi protagonisti della storia dell’arte di ogni tempo: da Hieronymus Bosch a Max Ernst, da Giorgio Morandi a El Greco, da Edvard Munch a David Hockney a Francisco Goya;
alle frontiere della contemporaneità, con le mostre di Bill Viola, Grazia Varisco, Ruggero Savinio e Michelangelo Pistoletto;
alla scultura, con Francesco Somaini e la grande mostra sulle Tre Pietà di Michelangelo in Sala delle Cariatidi;
agli affondi su particolari periodi storici, come la mostra “Bellezza e bruttezza nel Rinascimento” e quelle dedicate ad Andrea Appiani sulla Milano Napoleonica e alla pittura di realtà tra Milano e Venezia.
La GAM segue una progettazione espositiva che va in due direzioni: da un lato, lo studio della propria collezione attraverso strumenti di ricerca e mostre focus per approfondire gli autori protagonisti del suo percorso permanente, come “Pompeo Marchesi. Una collezione d’artista per Milano”; dall’altro il dialogo con il contemporaneo, il design, la fotografia e gli altri linguaggi artistici – come la personale che nel 2024 sarà dedicata a Joseph Beuys – che si intreccia nelle sue sale alle opere della collezione.
Il PAC continua il suo percorso di ricerca dei linguaggi contemporanei esplorando realtà internazionali, come il Giappone e l’Argentina, e dedicando una personale all’arte di Yuri Ancarani.