
L’Ambasciata d’Italia a Berna ha annunciato l’acquisizione di un’opera di Oliviero Rainaldi che diventerà parte del patrimonio dello Stato e che arricchirà permanentemente la Residenza italiana, nel giardino della storica villa al numero dieci di Elfenstrasse.
La scultura s’intitola Conversazioni e raffigura un gesto di amore, interpretabile nel senso più ampio del termine: quale sentimento di affetto e quale slancio ideale dell’umanità tutta. È una versione moderna del bacio e al tempo stesso un abbraccio che ci avvolge tutti. Nei volti che si cercano e si toccano non vi sono fattezze riconoscibili, proprio perché le figure rappresentate incarnano ogni possible versione dell’esistenza umana.
Il titolo Conversazioni suggerisce che lo slancio affettivo che ci unisce tutti si traduce anche nel dialogo: di pace, di fratellanza, di amore.
Infine, nella splendida imagine plasmata dall’artista si può certamente leggere anche la vicinanza tra Svizzera e Italia, l’accoglienza nel territorio elvetico di centinaia di migliaia di nostri connazionali ma anche il contributo che questi hanno dato al Paese nel quale vivono e nel quale in molti casi sono nati.
È dunque un gesto di speranza in tempi difficili per noi tutti, la raffigurazione dell’abbraccio pacifico tra gli esseri umani che supera ogni forma di violenza.
L’opera sarà inaugurata nel primo pomeriggio del 2 giugno 2022, nel corso delle celebrazioni in Svizzera della Festa della Repubblica.
BIOGRAFIA OLIVIERO RAINALDI
Nasce in Abruzzo a Caramanico Terme nel 1956. Dal 1975 al 1978 studia all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova, si diplomerà` negli anni successivi con Fabio Mauri presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Rainaldi esordisce con la sua prima esposizione personale a Venezia nel 1976. La sua opera è incentrata sulla figura umana, analizzata attraverso, diversi linguaggi del disegno, della grafica, della pittura e della scultura.
Dopo avere iniziato con composizioni di carattere velatamente narrativo, attorno agli anni ’90 passa alla rappresentazione di figure isolate, fissate attraverso un segno lineare nella loro essenzialità` ideale, in cui corpi e frammenti di corpi manifestano sottili e sotterranei congiungimenti con le culture arcaiche e medievali, come nei cicli di opere Gisant, 1990, Battesimi Umani, 1992, Caduti, 1993, Santo, 2000, Conversazioni, 2004, Vergine, 2006, Malebolge, 2007, Copia, 2010, Naiadi, 2012.
Nel corso degli anni l’opera di Rainaldi si lega a nomi e luoghi storici al di fuori dei tradizionali spazi espositivi realizzando opere in dialogo con: Bernini, Complesso di Sant’Andrea al Quirinale, Dono del Mattino, Roma, 2000, Vanvitelli, Sala dell’Avvocatura generale dello Stato, Roma, 2012, Bramante, Tempietto, Nada y Todo, Roma, 2014, Caravaggio, Chiesa del Pio Monte della Misericordia, Le Otto opere di Misericordia, Napoli 2018.
Tra le mostre personali piùimportanti: Galleria d'Arte Moderna di Bologna, 2003, Palazzo Venezia, Roma, 2006, Giardini di Villa Aldombrandini, 2010, Roma. Nel 2011 la stessa mostra si trasferirà
al Museo Nazionale di Villa Pisani, Venezia e nel 2013, in occasione della 55′ Biennale di Venezia, ospite della Venice International University nell’isola di San Servolo. Questa serie di mostre, tra il 2015 e il 2016 avranno un seguito in Asia presso il Museo di Arte Contemporanea di Shanghai, Petronas Gallery a Kuala Lumpur e infine nella Galleria Partners&Mucciaccia, Singapore.
Nel 2017 a Dubai, il DIFC (Dubai International Financial Center) lo invita ad esporre con una doppia personale di sculture all’aperto che Rainaldi condivide con Sir Tony Craig; Nel 2020 espone a Villa Bertelli, Forte dei Marmi, Versi una selezione di disegni, quadri e sculture che ripercorrerà trent’anni della sua ricerca artistica. Sul finire degli anni ’90 Rainaldi approfondisce il suo personale interesse per il rapporto tra Arte e Liturgia seguendo il biennio di studi presso l’Istituto Teologico Sant’Anselmo e il triennio di Teologia per laici a Roma: gli verranno affidate in seguito varie commissione ecclesiastiche per le quali realizzerà` gli arredi liturgici di Chiese a Roma, Terni, Prato e Varsavia. Durante il Giubileo del 2000, è stato insignito da Giovanni Paolo II del titolo di Accademico della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon.
Nel 2010 riceve in Campidoglio a Roma il premio PersonalitàEuropea, nel 2015 il Brand Personality Award dall'Asia Pacific Brand Foundation e nel 2017, in Senato, il Franco Cuomo International Award. Il gruppo Maserati nel 2015 per celebrare, 100 anni dell'azienda automobilistica gli commissiona Neptune in the wind, un grande bassorilievo in marmo retroilluminato. Nel 2016 gli viene conferita la nomina di Accademico dall'Università
di Roma Tre.
Nel 2020 realizza l’opera Infinito Campari per la sede dell’azienda a Sesto San Giovanni
Nel corso degli anni ha realizzato opere per Robert F. Kennedy Foundation of Europe, Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park, Grand Rapids, Michigan, il ritratto della Regina della Malaysia, varie opere monumentali per Grimaldi Group, nel 2011 la scultura dedicata a Giovanni Paolo II in piazza dei Cinquecento a Roma, nel 2020 l’opera Infinito Campari per la sede dell’azienda a Sesto San Giovanni, nel 2021 “Flammarion” per Italgas a Torino.
Sue opere sono presenti in collezioni permanenti di istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali tra le quali: Battesimi Umani, sede del Premio Nobel, Palazzo Municipale, Stoccolma, 1995; Battesimi Umani, Palazzo dell’ONU, Ginevra, 1998; Vergine, Collezione del Ministero degli Affari Esteri, Roma; Santo, Pontificio Consiglio per la Cultura, Città del Vaticano, 2012; Caduti, Soumaya Foundation, Città del Messico 2015.