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Le nuove sale del Trecento, Quattrocento, Cinquecento e Settecento del Museo Poldi Pezzoli

Le nuove sale del Trecento, Quattrocento, Cinquecento e Settecento del Museo Poldi Pezzoli

Il Museo Poldi Pezzoli presenta “L’arte di rinnovarsi”, i nuovi lavori di allestimento di alcune sale del museo che si inseriscono all’interno del percorso di valorizzazione della collezione della casa museo, obiettivo principale della visione tracciata per i prossimi anni.

Il progetto, partito nel mese di luglio 2023, ha visto, a oggi, l’intervento su nove sale. Le nuove sale da oggi visibili sono quelle quelle del Trecento, Quattrocento, Cinquecento e Settecento. Inoltre, la pittura del Settecento è stata spostata in una sala più grande, nell’Ala Franzini, per creare un nucleo coevo e accogliere il prezioso dono ricevuto nel giugno scorso, l’Interno di Pantheon di Giovanni Paolo Panini.

Per valorizzare questi nuovi allestimenti, il Museo ripropone nuove visite guidate in pausa pranzo della durata dimezz’ora, dedicate ai capolavori presenti nelle sale rinnovate. Le visite, comprese nel biglietto d’ingresso, si terranno ogni giovedì alle ore 13.15 dal 3 al 31 ottobre e saranno tenute dai curatori del museo e da storici dell’arte che illustreranno alcuni dei capolavori presenti nelle sale.

3 ottobre 2024: Madonna dell’umiltà di Vitale da Bologna, a cura di Lavinia Galli
7 ottobre: Teseo uccide il Minotauro e Le nozze di Bacco e Arianna e le opere a sfondo mitologico di Giovanni Battista Cima, a cura di Stefano Zuffi
10 ottobre: Ritratto di uomo; memento mori di Andrea Previtali, detto il Cordeliaghi, a cura di Federica Manoli
24 ottobre: Pirro che precipita Astianatte dall’alto della rocca di Troia in presenza di Andromaca, di Lorenzo Bartolini, a cura di Lavinia Galli
31 ottobre: Interno di Pantheon di Giovanni Paolo Panini, a cura di Marco Carminati

Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12, Milano
02 794889; 02 796334
info@museopoldipezzoli.org; museopoldipezzoli.it

Immagine in evidenza
Sala del Settecento (particolare), fotografia di Pietro Masturzo