Frederic Amat ha un affettuoso rispetto per i suoi materiali: il tessuto, la carta, i colori.
Esplora e sfrutta tutte le possibilità insite nell’impiego dei suoi media secondo un’estetica intensamente emotiva, unicamente sua.
Il processo creativo come contenuto non è sufficiente per Amat.
Le sue tecniche sfidano la semplice classificazione delle opere d’arte accademiche e ortodosse.
Esprimono invece, insieme alle sue immagini, sensazioni visive e illusioni poetiche in modo che lo spettatore risponda a entrambi gli elementi della composizione secondo la propria esperienza.
Le opere di Amat si volgono ad ascoltare un passato composto sia dalla mitologia sia da personali creature mitologiche dell’artista.
Talvolta sono prive di metafore visuali; talvolta, come nei « Personaggi » e nei disegni, presentano riferimenti letterali.
Tuttavia, contengono tutte le realtà composite di oggi in cui ombra, colore e contenuto esistono senza elementi riconoscibili ma vengono accesi nell’occhio della mente dalla sua sensibilità creativa.
Mildred Constantine
New York, 7 aprile 1980
Tratto dal Catalogo:
“Opere di Frederic Amat”
Edizioni Galleria del Naviglio – Milano – 1980
Direttore Renato Cardazzo
Catalogo stampato in occasione della 727a Mostra del Naviglio – Maggio Giugno 1980