
La Fondazione CRTrieste annuncia l’eccezionale acquisizione, nell’ambito di un’asta svoltasi il 18 luglio all’Hotel de Ventes de Monte-Carlo (Principato di Monaco), di un prezioso tesoro storico: lo scettro appartenuto all’imperatrice Carlotta del Messico. Questo oggetto unico, di cui nel corso del tempo si erano perse le tracce, ricevuto in dono dall’Imperatrice dal Consiglio Municipale di San Juan del Rio nel 1864, potrà così arrivare a Trieste, nel Castello di Miramare. Grazie all’intervento della Fondazione CRTrieste, infatti, lo scettro verrà conferito in comodato al Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare affinché possa essere esposto al pubblico.
L’acquisizione rappresenta un evento di rilevanza internazionale, da un lato poiché l’oggetto simboleggia un periodo peculiare della storia europea alla metà dell’Ottocento, che ha visto Trieste al centro degli avvenimenti geo-politici internazionali, con connessioni anche oltreoceano fino al Paese centroamericano, dall’altro perché quest’operazione permette di riportare nella sua “casa storica” un oggetto che, dopo essere giunto in Europa, era pervenuto nella disponibilità di Leopoldo II re del Belgio, fratello di Carlotta, che ne aveva fatto dono al barone Adrien Goffinet in segno di gratitudine per i suoi buoni e leali servizi.
L’oggetto
Lo scettro dell’imperatrice Carlotta del Messico è un gioiello d’oro 22 carati, completamente decorato in filigrana e da fregi cesellati di fiori e foglie, lungo 34 cm e largo 6, adornato da diamanti, rubini e smeraldi e ha un peso complessivo di 418, 50 g. Nel dettaglio, lo scettro è impostato su una sfera tra volute ed è sormontato da una corona imperiale di fili d’oro, perle e aquile con ali spiegate. Il diadema è collocato su un cuscino filigranato di passamanerie d’oro ed è impreziosito da rubini, smeraldi e diamanti incastonati sulla lunetta. Le estremità dello scettro sono ornate da foglie e ghiande finemente cesellate in rilievo. È decorato con il monogramma dell’Impero messicano voluto da Massimiliano, con sotto un nastro recante l’iscrizione “San Juan del Rio 1864”. Sulla base si trova una piccola placca con la firma dell’orefice Jose Maria Larralde. Lo scettro è conservato nella sua custodia originale.