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“L’ombra della congiura”: Lucchi e De Nardo firmano a fumetti un omaggio a Leonardo

Il 2 maggio del 1519 moriva ad Amboise Leonardo da Vinci. A 500 anni dalla scomparsa, tutto il mondo celebra uno dei più grandi artisti di sempre e soprattutto la modernità indiscussa di un genio capace di spaziare tra pittura, architettura, letteratura, ingegneria, scienze, musica, superando i confini del suo tempo.

Anche Sergio Bonelli Editore si unisce ai festeggiamenti e l’11 luglio porta in libreria e in fumetteria “Leonardo. L’ombra della congiura“, scritto da Giuseppe De Nardo e illustrato da Antonio Lucchi.
Il volume ci guida tra le trame di un omicidio misterioso, naturalmente in compagnia di un detective d’eccezione. Nella Milano rinascimentale, infatti, Leonardo da Vinci indaga sulla morte di un amico. Dietro la mano dell’assassino, pare però celarsi l’ombra di un Signore potente e spietato… il Magnifico Lorenzo de’ Medici.

Milano, del resto, è la città in cui Leonardo da Vinci (1452-1519) ha soggiornato più a lungo dopo essersi allontanato da Firenze. Vi è giunto nel 1482, su invito del duca Ludovico Sforza, lasciando un segno indelebile nella storia e nella produzione artistica della città meneghina: dal sistema di navigazione dei Navigli al Cenacolo nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, sino alla Sala delle Asse al Castello Sforzesco, recentemente riaperta dopo il restauro.
Artista multiforme, Leonardo arriva in città portando con sé una lira d’argento a forma di teschio di cavallo: l’ha disegnata personalmente e sarà il suo dono per il duca della città, condottiero e mecenate di artisti e scienziati che sta trasformando la sua corte in un’icona di stile e in un punto di riferimento culturale.

Sarà proprio tra la Firenze dei Medici e la Milano dei primi anni del ‘500, splendidamente resa nelle tavole a colori di Antonio Lucchi, che Giuseppe De Nardo, abile affabulatore già autore per Sergio Bonelli Editore di “Uccidete Caravaggio!”, ci racconterà questo “nuovo Leonardo”, muovendosi con agilità nelle zone d’ombra e negli interstizi della ricerca accademica ufficiale e trovando lo spazio per costruire un intreccio che appassionerà tutti i lettori.

Chiude il volume la postfazione di Gianmaria Contro, con illustrazioni di Antonio Lucchi, intitolata “Leonardo popstar“.