Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi, ci porta alla scoperta di uno degli strumenti musicali della corte estense, conservato alla Galleria Estense di Modena.
Le Gallerie Estensi
Le Gallerie Estensi sono un museo diffuso che, seguendo il filo rosso della storia dinastica e collezionistica degli Este, racchiude al suo interno diversi istituti culturali tra le provincie di Modena e Ferrara. Questa caratteristica rende le Gallerie Estensi un modello museale innovativo: una rete di musei sempre in movimento ma allo stesso tempo un “luogo dell’incanto” che offre ai suoi visitatori un itinerario culturale unico.
Le Sedi
La Galleria Estense espone la straordinaria collezione d’arte dei duchi d’Este, fra cui opere di pittura, scultura, arte applicata. Il Palazzo Ducale di Sassuolo è tra le più preziose dimore barocche del Nord Italia. La Biblioteca è un moderno istituto di rilievo nazionale che unisce la preziosa collezione libraria estense alla ricca Biblioteca Universitaria. Il Museo Lapidario racconta la storia di Modena dalla fondazione romana fino alla modernità, con una vasta collezione monumenti e reperti archeologici. La Pinacoteca Nazionale propone un percorso alla scoperta della pittura ferrarese, nella cornice di Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Modena
Gli istituti di Modena sono tutti ubicati nel Palazzo dei Musei. Al piano terra si trova Il Museo Lapidario Estense, il primo museo pubblico istituito a Modena, fondato dal duca Francesco IV d’Austria-Este nel 1828 con una peculiare vocazione civica tesa a glorificare il passato illustre della città fin dalle sue origini come colonia romana di Mutina. Oltre ai reperti di età romana, il Lapidario accoglie le memorie ed arche sepolcrali medievali e rinascimentali che fino al tardo Seicento, erano state collocate sul sagrato presso il fianco meridionale del Duomo o presso altri edifici sacri di Modena e Reggio Emilia. Al secondo piano la Biblioteca Estense Universitaria raccoglie la collezione libraria degli Estensi, le cui prime tracce risalgono al XIV secolo. Nel corso dei secoli la biblioteca si arricchì di opere di contenuto letterario, storico e artistico grazie all’attenta vocazione al collezionismo e allo studio dei duchi d’Este e dei raffinati e dotti bibliotecari che furono chiamati a dirigerla. Dopo l’Unità d’Italia, la Biblioteca Estense si fuse con la Biblioteca Universitaria, che portava in dote un’importante raccolta di testi filosofici, giuridici e scientifici. La Galleria Estense occupa il quarto e ultimo piano del palazzo. Istituita nel 1854 da Francesco V d’Austria-Este comprende il cospicuo patrimonio artistico accumulato dai duchi d’Este fin dagli anni gloriosi della signoria ferrarese. Orientate verso un aristocratico collezionismo dai molteplici interessi, le raccolte estensi comprendono la ricca quadreria, che racchiude un pregevole numero di dipinti dei secoli dal XIV al XVIII, diverse sculture in marmo e terracotta; un nutrito nucleo di oggetti d’arte applicata che costituivano parte del sontuoso guardaroba ducale, oltre a diverse collezioni specifiche quali quelle dei disegni, dei bronzetti, delle maioliche, delle medaglie, degli avori e degli strumenti musicali. Tra le opere di maggiore rilievo si segnalano La Pietà di Cima da Conegliano, la Madonna col Bambino del Correggio, il Ritratto di Francesco I d’Este del Velázquez, il Trittico di El Greco, il busto marmoreo di Francesco I d’Este del Bernini ed il Crocefisso di Guido Reni.
Ferrara
A Ferrara, ospitata al piano nobile di Palazzo dei Diamanti, nelle sale comprendenti il magnifico salone d’onore e l’appartamento cinquecentesco di Virginia dÈ Medici, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara offre una significativa rassegna della pittura a Ferrara dal Due al Settecento: dai grandi cicli di affreschi medievali provenienti dalle chiese di San Bartolomeo e di Sant’Andrea, alle tele seicentesche dello Scarsellino, di Carlo Bononi e del Guercino, fino ai bozzetti dei Gandolfi e dei Crespi. Notevole è la raccolta di dipinti del Quattrocento, dai preziosi maestri del tardogotico a Cosmè Tura, Ercole dÈ Roberti e gli altri artefici dell’Officina ferrarese, cui si affiancano artisti forestieri come Gentile da Fabriano, Mantegna e Carpaccio. È parte delle collezioni fin dall’istituzione della Pinacoteca nel 1836 la serie di pale d’altare del Cinquecento provenienti dalle chiese cittadine, fra cui numerose opere di Garofalo e Dosso Dossi e i drammatici dipinti del Bastianino, con i quali si chiude l’epoca estense a Ferrara.
Sassuolo
A Sassuolo, il Palazzo Ducale è una delle più importanti residenze barocche dell’Italia settentrionale. Il suo aspetto attuale prende forma per volere del duca Francesco I d’Este, che nel 1634 incarica l’architetto Bartolomeo Avanzini di trasformare l’antico castello di famiglia in una moderna dimora extraurbana per la corte. Pitture murali, decorazioni a stucco, sculture e fontane ancora oggi trasmettono il senso dello splendore della corte estense.