“Moti convettivi”: meta opera di Gola Hundun dedicata al moto della vita

"Moti convettivi": meta opera di Gola Hundun dedicata al moto della vita

L’ultimo lavoro di Gola Hundun, realizzato nell’ambito del progetto Inneschi a cura di Industria Scenica, in partenariato con il Comune di Vimodrone e con il sostegno della Fondazione di Comunità Milano Onlus, è una meta-opera dal titolo Moti Convettivi.

Oltre alla pittura murale infatti, l’opera prevede una parte installativo-scultorea e una parte di installazione ambientale.

La composizione parte da un elemento centrale, identificato come energia cosmica, una forza solare che si dipana centrifugamente. Le foglie, dipinte come fuochi dell’esplosione, ne seguono e ne accentuano il movimento che a sua volta ne innesca di nuovi, coinvolgendo altri soli, rappresentati sulle facciate contigue, ritornando verso sole centrale in un movimento ciclico con riferimento alle tre fasi del Triskele celtico.

Il moto rappresentato supera la sua bidimensionalità e diventa reale, fisico e tangibile mediante il richiamo dell’avifauna, invitata a prendere parte al movimento universale attraverso l’installazione di nidi in creta realizzati dall’artista con i cittadini di Vimodrone secondo le esigenze delle specie di volatili dell’area indicate da LIPU Milano.

Alla composizione generale, si aggiunge nell’area antistante al muro la piantumazione di piante erbacee endemiche della zona (punto di raccolta di insetti) e di diverse specie arboree, cespugli endemici, carpini, cornioli, noccioli, biancospini e una farnia che sarà posizionata in asse con l’albero della vita rappresentato sulla parete – quale trasposizione naturalistica dell’albero ancestralmente riconducibile sia alle religioni monoteistiche che pagane. L’albero rappresentato è pensato dall’artista per rimanere in un movimento cristallizzato, mentre la farnia crescerà inesorabilmente.

L’immagine del murale verrà inoltre progressivamente celata dalla crescita spontanea della vegetazione (edera), a formare una cortina che rappresenta il tempo, che verrá potata completamente ogni volta che occulterá il murales nella sua interezza.

L’opera nel suo complesso si pone essa stessa nel ciclo eterno della vita, pertanto non può dirsi definitivamente conclusa, in quanto soggetta al moto universale dell’esistenza.

Gola Hundun (1982, Cesena, Italia). Il lavoro di Gola Hundun mostra il rapporto tra gli esseri umani e la biosfera. Esplora temi come la comunicazione interspecie, lo sciamanesimo, il ritorno al mondo naturale, il vegetarismo e la spiritualità. La prima incursione di Gola nel mondo dell’arte inizia con una formazione presso il liceo artistico di Ravenna. A 12 anni muove i suoi primi passi nel mondo dei graffiti, ma all’età di 14 anni torna nella dimensione intima dello studio per creare le sue prime illustrazioni e dipinti. Continua i suoi studi all’Accademia di Bologna, dove si laurea in Belle Arti. Nel 2004 si trasferisce a Barcellona. È a Barcellona che il suo lavoro viene nuovamente influenzato dai graffiti della strada che riportano le sue creazioni su parete. La fine del 2000 vede un periodo di crescente e sporadica attività mentre viaggiava tra l’Italia, la Spagna e il resto d’Europa. Nel 2010 trascorre un semestre di residenza in Quebec, dove inaugura la sua carriera artistica in termini globali. Dal allora il suo lavoro lo ha portato a visitare molti paesi in tutto il mondo con mostre collettive e personali a San Paolo – Brasile (2011), Jenin – Palestine (2011), Mosca – Russia(2012), Tokyo – Giappone (2012), Almaty – Kazakistan (2013), Miami – Stati Uniti (2014), Repubblica Dominicana (2016), San Francisco – USA (2017), Australia (2018). L’universo che crea ha sempre un’interpretazione allegorica ed è arricchito da molte influenze come la cultura post-umana, la mitologia, l’arte sacra, la zoologia, la botanica, l’arte psichedelica. Oltre al suo lavoro di pittore, Gola Hundun crea anche installazioni pubbliche che incorporano tessuti, piante viventi, musica e performance.
golahundun.com