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Multisensorialità, ovvero l’arte per tutti

Multisensorialità, ovvero l'arte per tutti

Da gennaio 2023, il Museo Diocesano di Brescia accoglie “Tutto ha senso”, il percorso multisensoriale che si pone l’obiettivo di rendere fruibili a tutte le persone le proprie collezioni.

Tale percorso guidato, realizzato d’intesa con Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti UICI, ha previsto inizialmente lungo i corridoi delle collezioni del museo dei totem tattili alla scoperta di opere e oggetti rappresentativi, fino a culminare nella sala multisensoriale, Nella bottega del Moretto, nella quale si racconta attraverso tutti i sensi, udito, olfatto, tatto, gusto e vista – quest’ultima in modo meno prevalente -, l’opera La Madonna col Bambino in gloria, San Giovanni Evangelista, il beato Lorenzo Giustiniani e l’allegoria della Sapienza Divina.

L’iniziativa ha suscitato l’interesse e l’apprezzamento di Famiglia Puma Trust, un charity trust focalizzato sull’inclusione dei non vedenti, con il cui sostegno sarà offerta una nuova modalità di esplorazione degli spazi e delle opere d’arte, incentivando il senso del tatto come chiave di lettura, una modalità ancora poco esplorata nei contesti museali.

I corridoi delle collezioni permanenti vedranno così l’implementazione di totem recanti tavole tattili, scritte in braille e QRcode descrittivi delle sezioni e delle varie opere esposte, risalenti al periodo che va dal XII al XX secolo: dipinti, sculture, abiti liturgici, argenti sacri, icone ortodosse, codici miniati.

Il progetto, di forte impatto sociale e rivolto al massimo livello di inclusione, prevederà differenti momenti di interazione, a partire dall’ingresso del Museo, in termini allestitivi con la previsione di un plastico tridimensionale che renderà comprensibile il sito, con appositi segnali per orientarsi nella visita, fino alle attività esperienziali nella Bottega del Moretto e negli specifici laboratori didattici offerti alle scuole e agli oratori, così che i ragazzi, accompagnati dai loro educatori, possano esplorare l’arte con sensazioni nuove, che dispiegheranno emozioni insolite e capacità di comprendere le differenze.

Dall’arte alla musica, periodicamente verranno promossi “Concerti al buio”, con musicisti ciechi o ipovedenti, per coinvolgere un’ampia platea di cittadini in un’esperienza avvolgente e carica di significati. L’anno in cui Brescia è, insieme a Bergamo, Capitale italiana della cultura, si chiude quindi per il Museo Diocesano con importanti prospettive di rendere l’arte una occasione di crescita umana e spirituale per tutti.

“Siamo orgogliosi che questo progetto – racconta Nicoletta Bontempi, Presidente di Fondazione Museo Diocesano – abbia preso avvio nell’anno di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura, dialogando con uno dei suoi temi cardine, la Città Illuminata. Un approfondimento che grazie a Famiglia Puma Trust rinnova con nuove prospettive l’intento del Museo di ampliare le proprie vedute, presentandosi aperto e inclusivo, in grado di considerare le differenze come una ricchezza da esplorare e valorizzare, illuminando tematiche sulle quali è sempre più necessario porre”.

“L’iniziativa – ricorda Mauro Salvatore, Direttore del Museo Diocesano – amplia il progetto artistico grazie al coinvolgimento di più discipline, dalla scultura alla musica, con un focus sull’esperienza emozionale. Ogni persona è chiamata a mettersi in relazione: toccare le cose con attenzione è un modo di pensare, non ci portiamo a casa la cosa in sé, ma il gesto che abbiamo imparato attraverso l’esplorazione tattile, senza distinzioni.”

Immagine in evidenza
Museo Diocesano, Brescia, Percorso al Buio, 2023