Restaurati due affreschi di Domenico La Bruna nel santuario di Custonaci

Restaurati due affreschi di Domenico La Bruna nel santuario di Custonaci

La “Natività di Cristo con i pastori” del pittore trapanese Domenico La Bruna, custodita nel santuario di Maria SS. di Custonaci, è stata restaurata ed è tornata all’antico splendore. Il lavoro, realizzato dalla restauratrice Elena Vetere, è stato finanziato dall’imprenditore Giovanni Leonardo Damigella.

L’opera restaurata è un affresco di notevoli dimensioni, alto quattro metri, che si trova su una delle pareti dell’altare centrale del santuario, uno dei più importanti luoghi mariani in Sicilia. Sull’altro lato si trova un’opera gemella, la Natività della Vergine Maria, anch’essa opera settecentesca di Domenico La Bruna. Lo stesso Damigella aveva finanziato nel 2020 il restauro della prima “Natività”, anch’essa notevolmente danneggiata. A distanza di poco più di un anno, si completa anche la seconda parte del lavoro e si restituisce all’antico splendore anche il secondo affresco, situato sul lato sinistro dell’altare. Elena Vetere ha lavorato insieme al suo collaboratore, Nicolò Miceli. I lavori sono stati diretti dal professore Maurizio Vitella, docente dell’università di Palermo, con la supervisione dei dottori Bartolomeo Figuccio e Tommaso Guastella, della Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani.

La presentazione del restauro si terrà venerdi 17 dicembre alle 20:30, all’interno del santuario. Saranno presentate anche altre opere realizzate all’interno dell’edificio sacro e, al contempo, la scoperta dell’importante paliotto d’altare della cappella di San Giuseppe, finora ricoperto da altri strati pittorici e che risale al primo Settecento. A presentare l’opera ed i lavori realizzati sarà la stessa restauratrice, Elena Vetere.

“Le due opere – spiega Elena Vetere – presentavano vistose alterazioni dovute ai numerosi interventi susseguitisi negli anni. Quelli ottocenteschi eseguiti con colori ad olio avevano alterato la natura stessa dell’affresco. La scelta metodologica, in accordo con la Direzione Lavori e con la Soprintendenza, è stata quella di rimuovere gli interventi che si sovrapponevano alla cromia originale portando alla luce i segni di Domenico La Bruna. Allo stato attuale, il pubblico e i fedeli potranno ancora godere di una testimonianza culturale che non ha uguali nella nostra provincia”.