Descrizione
Dopo l’esplosione lirica dei Malavoglia, e la loro assoluta originalità di lingua e di struttura, il Mastro don Gesuaido sembra segnare un ritorno a modi narrativi piú tradizionali e inscrivibili nel filone del romanzo europeo ottocentesco. Si sono fatti i nomi di Balzac e di Tolstoj; ma le indubbie somiglianze con Papà Goriot ed Eugenie Grandet, o con La morte di lvan llijc, piú che il frutto di una della volontà imitativa stanno a dimostrare l’ampliarsi dell’orizzohte culturale dello scrittore siciliano, il suo confluire negli interessi e nei problemi del “romanzo borghese” del tardo Ottocento.
Non piú soltanto stati d’animo e situazioni elementari, ma sentimenti e ambienti in cui si riflettono complesse contraddizioni psicologiche e sociali. Nell’inerte vita di provincia (non una provincia anonima, di maniera, ma quella siciliana, piecisamente connotata) l’ascesa di Gesualdo Motta, con la sua rozzezza, il suo tremehdo senso della realtà, della “roba”, rappresenta un elemento di rottura, continuamente al limite del dramma o della farsa. E il contrappunto dell’ambiente, dei personaggi minori (e soprattutto dei parenti di lui) non fa che sottolineare il nucleo segreto del romanzo: quell’intuizione del vivere come solitudine, come “isola” del cuore, che è il motivo sempre presente in tutta la narraliva verghiana, la sua inconfondibile sigla.
In copertina: ” ll guardiacaccia ” di Giuseppe De Nittis (collez. privata)
Giovanni Verga. Mastro Don Gesualdo
Titolo: Mastro Don Gesualdo
Autore: Giovanni Verga
1 Libro
Formato: Copertina flessibile
Dimensioni: 11×18.5
Pagine: 380
Valutazione Supporto: Good (Molto usato, qualità discreta)
Valutazione Confezione: Good (In condizioni appena sufficienti)
Anno: 1969
Editore: Arnoldo Mondadori Editore (1969)
Lingua: Italiano
Codice: 6418
