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Lake of the mind. Conversazione con Steven Holl

15,00

Acquista su Amazon:
“Lake of the mind. Conversazione con Steven Holl”
di Diana Carta (Autore)
Copertina flessibile: 80 pagine
Editore: LetteraVentidue (10 aprile 2018)
Collana: LetteraVentidue
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8862422881
ISBN-13: 978-8862422888
Peso di spedizione: 222 g

Descrizione

Nella trentunesima strada di Midtown West a New York City l’architetto Steven Holl racconta come, attraverso una particolare maniera di lavorare, prende forma e si definisce il processo creativo che caratterizza la sua architettura.
È così che attraverso la descrizione dei suoi ultimi progetti, l’architetto parlerà degli strumenti del suo lavoro e del luogo dove questi sono stati pensati e concepiti.

Diana Carta
Si laurea in Architettura presso l’Università degli studi di Cagliari e consegue la laurea magistrale con il massimo dei voti. In parallelo svolge programmi di studio all’estero presso la Technische Universität di Vienna e la Universidad Federal di Bahia. Avvia la professione di architetto tra l’Italia e gli Stati Uniti collaborando con studi internazionali a New York, tra i quali Richard Meier & Partners e lo Studio Fuksas a Roma. Partecipa a diversi progetti editoriali come fotografa e grafica, tra questi la più recente monografia dell’architetto Richard Meier. Affianca all’esercizio della libera professione, la collaborazione come giornalista per la rivista internazionale di architettura Domus.

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“Lake of the mind. Conversazione con Steven Holl”
di Diana Carta (Autore)
Copertina flessibile: 80 pagine
Editore: LetteraVentidue (10 aprile 2018)
Collana: LetteraVentidue
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8862422881
ISBN-13: 978-8862422888
Peso di spedizione: 222 g

“Lake of the Mind” è un progetto editoriale che nasce a seguito di una conversazione avuta con l’architetto Steven Holl nel Maggio 2016 e pubblicata in parte sull’editoriale Domus 1004, luglio-agosto 2016.
Seguendo il naturale corso degli eventi, è successivamente diventato il punto di partenza per una riflessione su uno dei più recenti progetti di ricerca dell’architetto americano, la Ex of In House.
I contenuti del libro si articolano in quattro capitoli.
A seguito dell’introduzione scritta dal docente e filosofo Yehuda E. Safran, inizia il dialogo tra l’architetto Steven Holl e Diana Carta.
L’intenzione è quella di riportare integralmente la trascrizione dell’intervista e mantenere la spontaneità di quell’incontro, dove si è avuta occasione di parlare del concetto di intuizione e del processo creativo che conduce alla sintesi nell’opera d’arte e d’architettura.
Un dialogo che quindi non può che non includere un approfondimento sul concetto stesso di architettura, di tempo in architettura e della loro indissolubile interconnessione.
Il fare architettura del maestro è la prova concreta di quello che enuncia e di quello in cui crede, lo dimostrano i numerosi esempi progettuali, e non solo, che continuamente emergono durante la conversazione e accompagnano con immagini concrete ciò che per certi versi rischierebbe altrimenti di rimanere un pensiero sospeso, astratto e indefinito.
Così come il titolo stesso del libro: un concetto astratto che trova però la sua ragion d’essere attraverso lo scorrere delle parole dell’architetto.
Nel terzo capitolo ci si sofferma sul progetto Ex of In House, grazie al materiale ricevuto dallo studio Steven Holl Architects.
E’ un linguaggio sintetico, il risultato di una ricerca dello studio sul concetto di spazio iniziata nel giugno 2014.
I sette punti del manifesto consacrano il punto di arrivo di questa sperimentazione e numerose immagini danno voce al risultato finale conseguito attraverso la realizzazione del progetto.
In conclusione, un breve capitolo, scritto dall’autore, si propone di andare più a fondo e narrare questa ricerca, creando una chiusura che rievoca i concetti più generali del fare architettura affrontati nella prima parte.
L’organizzazione di questa struttura circolare nasce proprio dallo spirito del libro e dai suoi contenuti.