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Rosetta Loy. Sogni d’inverno

5,00

1 Libro
Formato: Copertina rigida con sopracoperta
Dimensioni: 15×22
Pagine: 254
Valutazione Supporto: Excellent (Usato poche volte)
Valutazione Copertina: Very good (In buona condizione)
Anno: 1993
Editore: Club degli Editori (1993)
Lingua: Italiano
Genere/Categoria: Narrativa
Codice: TDN0694

Esaurito

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Descrizione

Due corpi che viaggiano in senso contrario: una madre e una figlia che non s’incontarno mai, e due modi diversi di raccontare la loro storia, di concepire e fare un romanzo. Una madre smemorata e selvaggia, capace di regalarsi all’amore e alla vita, e una figlia caparbia e infelice, che insegue con la mente cio’ che si puo’ avere solo con i sensi e col cuore. Da una parte, un romanzo antico, che si compone quasi da se’ e ha la compiutezza, la velocita’, la fatalita’ dei desideri che si realizzano; dall’altra un romanzo critico, riflessivo, un romanzo di oggi, raccontato per successione di fotogrammi che scandiscono un tempo immobile, sonnacchioso come un lago di sogni che non avranno mai fioritura: sogni d’inverno, stecchi velenosi e infecondi dove si smarrisce la vita di una ragazza vittima del proprio orgoglio e della propria bellezza. ‘Avessimo avuo pieta’ de le bele, del piaser, e no del dolor’ – tra i tanti modi di leggere questo romanzo c’e’ anche quello di cucirgli addosso il grande verso di Noventa, se non altro per bilanciare il sospetto di trovarci di fronte a una di quelle impietose ‘educazioni sentimentali’ che un narratore finisce sempre per regalare a se’ stesso, quando vuole nascondere sotto il fraseggio leggero e la vanita’ di una storia d’amore la presenza di un forte interesse storico, e magari l’anatomia di una generazione. In ‘Sogni d’inverno’ la Storia brontola da lontano, si fa sentire di frodo. Storia divisa in due, tagliata da uno spartiacque cruciale. Sembra a Rosetta Loy che il tempo abbia sperperato tutto: il futuro che avevamo in casa, tra il dopoguerra e i primi anni Cinquanta, quando tutto sembrava cosi’ facile e cosi’ a portata di mano. Il referente di questo libro e’ la generazione. che a quel tempo aveva vent’anni: generazione di eterni ragazzi. Esseri-ombra ai quali il romanzo da’ vita, senza pronunciare nessuna condanna, limitandosi a farceli apparire incapaci d’invecchiare. (Cesare Garbol)

Rosetta Loy e’ nata a Roma, da padre piemontese e madre romana. Ha pubblicato: ‘La bicicletta’ (1974, Premio Viareggio opera prima), ‘La porta dell’acqua’ (1976), ‘L’estate di Letuche” (1982), ‘All’insaputa della notte’ (1984), ‘Le strade di polvere’ (1987, Premio Supercampiello, Premio Rapallo, Premio Viareggio e Premio Catanzaro 1988).

Rosetta Loy. Sogni d’inverno
Titolo: Sogni d’inverno
Autore: Rosetta Loy
1 Libro
Formato: Copertina rigida con sopracoperta
Dimensioni: 15×22
Pagine: 254
Valutazione Supporto: Excellent (Usato poche volte)
Valutazione Copertina: Very good (In buona condizione)
Anno: 1993
Editore: Club degli Editori (1993)
Lingua: Italiano
Genere/Categoria: Narrativa
Codice: TDN0694