Descrizione
Principe Enrico: “Dio mi sia testimonio, sono estremamente stanco”.
Poins: “Siamo a questo?
Credevo che la stanchezza non avrebbe osato attaccare uno di cosƬ alta nascita”.
Principe Enrico: “S’ĆØ davvero attaccata a me, sia pure che riconoscerlo scolori il volto della mia grandezza.
In questo brano dell’Enrico IV di Shakespeare lo stile sublime e quello realistico si mescolano: la pittura conquisterĆ questa libertĆ un poco più tardi, anche se più radicalmente.
Ma è solo con i ritratti di VelÔzquez che vediamo davvero il volto dei principi scolorarsi per la stanchezza.
All’inizio del Seicento, la rivoluzione di Caravaggio abbatte la separazione e la gerarchia dei generi, ma non ĆØ in Italia che essa produce i suoi massimi risultati: ĆØ con VelĆ”zquez e con Rembrandt che la veritĆ della pittura attinge vette insuperabili.
E questo accade soprattutto nei loro ritratti.
Quelli di VelĆ”zquez riescono a conciliare un’obiettivitĆ da pittura di natura morta con un’inesorabile capacitĆ di inchiodare alla tela l’anima delle persone.
Francis Bacon ha scritto che “da tutti i suoi dipinti traspare quell’emozione che VelĆ”zquez deve aver provato, persino in quelle bellissime opere dove le figure hanno una meravigliosa struttura e al tempo stesso la colorazione di un Monet.
Si avverte sempre il passaggio dell’ombra della vita”.
In modi misteriosi quest’ombra si proietta sull’arte europea, e nel cuore stesso del più sfarzoso, esteriore mendace ritratto barocco, si insinua come una lama la veritĆ di VelĆ”zquez: questo libro ne racconta la storia.
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Velazquez e il ritratto barocco
di Tomaso Montanari (Autore)
Copertina rigida: 315 pagine
Editore: Einaudi (13 novembre 2018)
Collana: Saggi
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8806236490
ISBN-13: 978-8806236496
Peso di spedizione: 780 g