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Il famoso esperimento della doppia fenditura, realizzato per la prima volta da Thomas Young nel 1801 e poi diventato centrale in fisica, è stato realizzato nel 2023 nel dominio del tempo. L’esperimento della doppia fenditura mostra la dualità onda-particella sia della luce che della materia, mettendo in luce il ruolo della misura nei sistemi quantistici nella complementarietà tra i due comportamenti.
L’anno scorso ho avuto modo di intervistare e confrontarmi con Riccardo Sapienza, che ha guidato il team dei fisici che ha realizzato la versione temporale dell’esperimento all’Imperial College di Londra. Nella versione temporale di questo esperimento, un fascio di luce viene fatto passare attraverso un particolare materiale in grado di cambiare molto rapidamente la sua riflettività: modificando le proprietà di questo materiale a intervalli precisi, si creano due “fenditure” nel dominio del tempo, come due porte che si aprono in momenti diversi per far passare o meno la luce.
Analogamente alla versione classica i ricercatori hanno rivelato l’interferenza, che stavolta si ha nel dominio della frequenza (ovvero corrispondenti a diversi colori della luce).
Proprio come nel caso delle fenditure spaziali, le particelle esistono in una sovrapposizione di percorsi attraverso questi intervalli di tempo, che portano a modelli di interferenza che si manifestano in caratteristiche del sistema dipendenti dal tempo, come cambiamenti nella frequenza (ovvero nei colori).
In questo video ho immaginato cosa potrebbe succedere se potessimo percepire questa interferenza, questa sovrapposizione tra istanti di tempo. In particolare ho scelto di far apparire momenti e esperienze della storia collettiva e individuale in cui questo legame tra differenti strati di tempo si fa più sentire, in cui consapevolmente e collettivamente cerchiamo di cambiare il tempo e la storia, creando una dimensione “super-correlata”, nella possibilitae responsabilita
di relazionarci con gli altri e con il nostro passato presente e futuro.
The famous double-slit experiment, first carried out by Thomas Young in 1801 and then becoming central in physics, was carried out in 2023 in the time domain. The double-slit experiment shows the wave-particle duality of both light and matter, highlighting the role of measurement in quantum systems in the complementarity between the two behaviors.
Last year I had the opportunity to interview and talk with Riccardo Sapienza, who led the team of physicists who made the time version of the experiment at Imperial College in London.
In the time version of this experiment, a beam of light is passed through a particular material which can change its reflectivity very quickly: by changing the properties of this material at precise intervals, two “cracks” are created in the domain of time, as two doors that open at different times to let the light pass or not.
Like the classical version, the researchers have revealed interference, which this time is in the frequency domain (corresponding to different colors of light).
Just as in the case of space fissures, particles exist in a superposition of paths through these time intervals, leading to interference patterns that manifest themselves in time-dependent system features, as changes in frequency (that is, in colors).
In this video I imagined what could happen if we could perceive this interference, this overlap between moments of time. In particular I chose to bring up moments and experiences of collective and individual history where this link between different layers of time is more felt, where we consciously and collectively try to change the time and history, creating a dimension “super-related”, in the possibility and responsibility of relating to others and to our present and future past.