Verranno effettuate le riproduzioni in altissima definizione del San Giovanni Battista e del San Francesco in meditazione, oltre al celebre Narciso, la cui attribuzione al grande artista è però oggi molto dibattuta, che entreranno a far parte della collezione virtuale per dare a tutti la possibilità di fruire gratuitamente delle opere d’arte custodite nei musei italiani, in un momento segnato ancora dall’incertezza sulla riapertura dei luoghi della cultura.
I tre capolavori andranno ad arricchire la selezione di opere del grande artista lombardo già presente sul sito di Haltadefinizione: oltre a Giuditta e Oloferne, anch’esso custodito a Palazzo Barberini, sono infatti presenti altri capolavori conservati alla Galleria Borghese a Roma, alla Pinacoteca di Brera e alla Galleria degli Uffizi.
Grazie a questa particolare tecnologia, il pubblico potrà avere una visione insolita e ravvicinata delle opere, oltrepassando quelli che spesso sono i limiti della visione dal vero, per immergersi con una sorta di lente di ingrandimento nelle dense pennellate a olio di Caravaggio e scoprirne tutti i dettagli, anche i più nascosti.
“La digitalizzazione con tecnologia gigapixel o gigapixel+3D permette ai musei di raggiungere diversi obiettivi: da un lato è funzionale al monitoraggio dello stato di conservazione dei dipinti e alle finalità di studio e ricerca, dall’altro aumenta gli scenari di valorizzazione, permettendo, ad esempio, alla collettività di accedere alla visione dei capolavori anche a distanza in forma digitale” racconta Luca Ponzio, fondatore di Haltadefinizione, “a tal proposito, nel 2019 Haltadefinizione ha siglato un accordo per la valorizzazione e promozione delle collezioni statali con il Ministero per beni e le attività culturali e per il turismo. Le tecnologie di acquisizione e di restituzione digitale possono essere applicate a qualsiasi tipologia di oggetto culturale: dipinti, affreschi, manoscritti, statue.”
Definizione, qualità e dettaglio, un modo per fruire dell’arte e svelare aspetti inediti e sorprendenti attraverso il gigapixel, una tecnologia che si presta a usi multidisciplinari e supporta la ricerca e lo studio dell’artista, della tecnica pittorica, e al giorno d’oggi è uno strumento indispensabile per l’insegnamento in aula o a distanza.