Dal 21 settembre 2024 al 5 gennaio 2025 il Museo di Oudenaarde in Belgio ospita la mostra “Margaretha. The Emperor’s Daughter between Power and Image”, dedicata a Margherita di Parma (Oudenaarde, 1522 – Ortona, 1586), come era soprannominata nelle Fiandre. In esposizione anche tre dipinti conservati alla Galleria Nazionale di Parma, che si trova all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta.
Si tratta del Ritratto di Alessandro Farnese (1557) di Anthonis Mor, del Ritratto di Margherita d’Austria (1590-1600) e del Ritratto di Ottavio Farnese (1590-1600), entrambi questi ultimi realizzati da un Anonimo fiammingo e conservati alla Galleria Nazionale di Parma dal 1831.
La mostra, in particolare, esalta Margherita d’Austria, duchessa di Firenze e in seguito di Parma e Piacenza grazie al matrimonio con Ottavio Farnese, celebrato nel 1538, come figura chiave nell’Europa del XVI secolo, attraverso una raccolta unica di dipinti, stampe, disegni, miniature, arazzi, sculture, opere di oreficeria, argenteria e vetrate.
Figlia naturale dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V e di Giovanna Van der Gheynst, di estrazione umile e amante del sovrano, Margherita si distinse come politica nel difficile contesto del tempo, così come in campo artistico, dove svolse il ruolo di mecenate sia in Italia che nei Paesi Bassi. Sul rapporto che ebbe con gli artisti, ma anche sulla vita a corte, si concentra la mostra del Museo di Oudenaarde, che per la prima volta riunisce i ritratti chiave di Margherita d’Austria, tra cui i dipinti di proprietà della Galleria Nazionale di Parma.
Ritratto di Alessandro Farnese di Anthonis Mor raffigura il figlio di Margherita, Alessandro Farnese, al tempo dodicenne, come un perfetto gentiluomo di corte, con un costume giallo senape, le calze lunghe, i corti pantaloni a sbuffo e la camicia di pizzo sotto il farsetto imbottito, avvolto da un mantello nero e affiancato dalla sua spada. L’opera fu probabilmente realizzata nel 1557 a Bruxelles, prima di essere portata a Parma dove rimase fino alla morte di Margherita; dopo un periodo a Roma, il dipinto fece ritorno a Parma e nel 1734, durante le spoliazioni borboniche, non fu trasferito a Napoli ma rimase a far parte dei ritratti farnesiani delle collezioni che ornavano le sale del Palazzo Ducale di Parma.
Ritratto di Margherita d’Austria (1590-1600) fa parte del gruppo di ventuno miniature di principi e principesse d’Aviz e di Casa Farnese realizzato a fine Cinquecento da un anonimo pittore fiammingo su commissione ducale, entrate in Galleria nel 1831. Realizzato su pergamena e poi incollato su tavola, il dipinto ad olio raffigura la Duchessa con un elegante abito nero, una lunga collana di perle e un prezioso copricapo anch’esso adornato di gioielli.
Il Ritratto di Ottavio Farnese (1590-1600), è quello del marito, con cui Margherita si sposò per interesse politico senza mai maturare un affetto personale, e fa parte dello stesso gruppo di miniature. L’uomo appare a mezzo busto su fondo neutro, con un abito scuro e una candida gorgiera bianca, mentre al collo è ben in evidenza il simbolo dell’ordine cavalleresco del Toson d’oro, ricevuto dall’Imperatore Carlo V nel 1546. Un onore che Ottavio Farnese rispettò con tutto il suo impegno, difendendo nel corso della sua vita il ducato dalle mire del Pontefice, che a più riprese provò a riportarlo sotto i domini della Chiesa.
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Anonimo Fiammingo, Ritratto di Margherita d’Austria, 1590-1600, olio su carta incollata su tavola