Descrizione
La storiografia artistica, e quella architettonica in particolare, hanno riflettuto solo in parte sulla duplice natura del reggimento bolognese e sulle intersezioni tra il governo centrale e quello locale.
Un aspetto particolarmente importante nel caso della produzione di opere d’arte, sia mobili che immobili, ove una committenza varia e differenziata per riferimenti politici e culturali influenza in maniera sensibile l’esito finale.
Il richiamo alla tradizione, alla ‘patria particolare’, affermato in termini di programmi, stile, tecniche e materiali, entra così in una dialettica significativa con le novità provenienti dall’esterno, soprattutto dalla communis patria, Roma, grazie al confronto tra modelli e linguaggi favorito da spostamenti, migrazioni ed eventi di rilievo internazionale, frequenti nel caso della capitale pontificia e della seconda città del suo Stato.
Basti pensare all’ingresso di Giulio II a Bologna (1506), all’incontro tra Leone X e Francesco, (1515), a quello tra Clemente VII e l’imperatore Carlo V (1529-1530), avvenimenti considerevoli non solo sul piano politico, o al concorsoato trasferimento a Bologna, in palazzo Sanuti, delle sedute del Concilio di Trento (1547).
Pure, principali cantieri pubblici – la chiesa civica di San Petronio e la cattedrale di San Pietro, ma anche il palazzo del Legato – sono occasioni di costante confronto tra le differenti maniere.
Una serie di saggi, affidati ad autori di formazione diversa, analizza il cinquantennio compreso tra l’ascesa al soglio pontificio di Paolo III Farnese (1534-1549) e la comparsa in palazzo Fava dell’opera dei Carracci (1584), che segna un momento di forte discontinuità, come spesso è stato osservato, con la tradizione figurativa precedente.
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Tra patria particolare e patria comune. L’architettura e le arti a Bologna 1534-1584
di Maurizio Ricci (Autore)
Editore: Officina Libraria (30 settembre 2021)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 192 pagine
ISBN-10: 883367147X
ISBN-13: 978-8833671475
Peso articolo: 770 g
Dimensioni: 25.6 x 2.6 x 20.6 cm
Sommario
Maurizio Ricci, Bologna una e bina: diarchia di governo, duplice patria
Andrea Gardi, Le dinamiche della committenza artistica nella Bologna del Cinquecento
Maurizio Ricci, Quelli che vanno, quelli che restano. Sulla migrazione artistica da e verso Bologna nel Cinquecento
Marcello Calogero, Scultori e architetti a Bologna: su Domenico Aimo da Varignana
Maria Beltramini, Giorgio Vasari e l’allestimento decorativo del refettorio di San Michele in Bosco a Bologna
Francesco Guidi, Pellegrino Tibaldi, le Stanze di Ulisse e l’architettura dipinta in palazzo Poggi
Yuri Strozzieri, Tradizione autoctona e contaminazioni nella fabbrica cinquecentesca di palazzo Malvezzi Campeggi
Michele Danieli, Orazio Samacchini tra Roma e Bologna
Valentina Balzarotti, Episodi di cultura romana nella seconda Maniera bolognese: Fontana, Sabatini, Samacchini, Laureti
Serena Quagliaroli, Ruolo, vicende e alterna fortuna dello stucco nel dialogo tra Bologna e Roma. Dai cantieri di Raffaello alla riforma dei Carracci
Veronica Balboni, Pietro Fiorini, l’architettura e le preesistenze tra radicamento, rinuncia e amor patriae
Maurizio Ricci, professore associato di Storia dell’architettura nella Sapienza Uni- versità di Roma, si occupa di storia dell’ar- chitettura dal XV al XVIII secolo, di teoria del paesaggio e di storia delle tecniche costruttive. È stato uno degli organizza- tori della mostra Jacopo Barozzi da Vignola. La vita e le opere (Vignola, 2002). Ha pub- blicato, tra l’altro, Bologna in Roma, Roma in Bologna. Disegno e architettura durante il pontificato di Gregorio XIII (1572-1585), Roma 2012; e curato i volumi Mascariniana. Studi e ricerche sulla vita e le opere di Otta- viano Mascarino (1536-1606), Roma 2016.