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In-ruins: residenza d’artista in Calabria per ripensare il patrimonio archeologico del Mediterraneo

In-ruins: residenza d'artista in Calabria per ripensare il patrimonio archeologico del Mediterraneo

Come può l’arte contemporanea riscattare e riscoprire il ricco patrimonio archeologico che si è stratificato nei millenni in Calabria, culla di civiltà e punto nevralgico delle rotte mediterranee? A questo interrogativo si propone di rispondere il progetto In-ruins, una piattaforma di ricerca internazionale fondata nel 2018 e che combina residenze d’arte, conferenze, simposi e ricerca estetica.

In-ruins si propone di creare spazi di incontro tra paesaggi archeologici e pratiche d’arte contemporanea, generando una nuova archeologia della cultura mediterranea. Il progetto, esplorando modalità di incontro tra la fluidità e frammentarietà del mondo contemporaneo digitale e le rovine “intoccabili” e “sacre”, vuole svelare nuovi modi di guardare l’archeologia, invitando artisti e professionisti della cultura a collaborare all’interno di un qua­dro interdisciplinare, favorendo lo scambio orizzontale e le connessioni tra discipline e idee.

Le residenze ed i progetti In-ruins si svolgono in siti archeologici del meridione ed hanno visto nel Parco Archeologico di Scolacium, a Roc­celletta di Borgia (CZ), il primo luogo di riferimento per le passate iniziative: artisti provenienti da tutto il mondo sono stati ospitati per ricerche mirate e pratiche artistiche da svolgere in uno dei siti più importanti e suggestivi del Mediterraneo.

Nell’estate del 2021 prende forma la seconda edizione della residenza, in un altro luogo che con il suo omonimo golfo è da sempre al centro delle rotte mediterranee, il borgo di Squillace (CZ). I luoghi prescelti per le attività sono il Castello Normanno, edificato nel 1044 sulle rovine dell’antico monastero di Cassiodoro, Palazzo Pepe, uno tra i massimi esempi di architettura gentilizia della zona, e la Chiesetta Gotica di Santa Maria della Pietà, risalente ad epoca sveva.

Luoghi altrimenti immobili e soffocati dalla loro stessa storia, divengono così cuore di esperienze vive di convivenza, condivisione di spazi e generazione di processi artistici radicati nel presente; tra gli ospiti gli artisti Itamar Gov (Israele), Anna Ill (Spagna), Emii Alrai (Regno Unito), Martyna Benedyka (Polonia) e il duo italiano Ceresoli Cosco.
Il risultato delle pratiche artistiche verrà svelato durante due open day, in programma presso il Castello di Squillace il 27 luglio e il 4 agosto.

Sin dal principio alla residenza In-ruins associa anche numerose altre attività: mostre, una serie di talk dedicati ad artisti contemporanei internazionali che dialogano ed affrontano la questio­ne dell’archeologia nella cultura contemporanea, ed un attivo percorso di ricerca condivisa basato su seminari ed incontri online sempre attinenti alla sua mission esplorativa.

In-ruins residency è un progetto a cura di Maria Luigia Gioffre, Nicola Guastamacchia, Dobroslawa Nowak e Nicola Nitido.
La residenza In-ruins 2021 è realizzata con il sostegno di Regione Calabria, I Giardini di Hera e Fondazione Armonie d’Arte. Si ringraziano inoltre Pro Loco Squillace e il Comune di Squillace.

Informazioni:
inruins.org; inruinsproject@gmail.com