La “Madonna Sorlini” del Bellini in mostra alle Gallerie dell’Accademia prima del restauro

La "Madonna Sorlini" del Bellini in mostra alle Gallerie dell'Accademia prima del restauro

Fino al 7 aprile 2024 le Gallerie dell’Accademia di Venezia ospitano eccezionalmente la Madonna in adorazione del Bambino dormiente, opera icona della prima maturità artistica di Giovanni Bellini e proprietà della Fondazione Luciano Sorlini di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia.
L’occasione precede l’importante intervento di restauro a Venezia, affidato a Giulio Bono e patrocinato da Banca Intesa Sanpaolo nell’ambito del programma biennale di restauri Restituzioni.
L’opera tornerà al MarteS nel 2026.

«Siamo onorati di poter ospitare per un periodo la Madonna in adorazione del Bambino dormiente del Bellini, uno dei capolavori del pittore veneziano del quale le Gallerie conservano numerose opere» ha detto il direttore Giulio Manieri Elia.
«Il MarteS si adopera per essere un museo moderno e un punto di riferimento per l’arte veneziana in Lombardia, comunque quello che fu territorio della Serenissima» ha dichiarato Stefano Sorlini, Presidente della Fondazione Luciano Sorlini «Auspico quindi che questa operazione venga seguita da una concreta e futura collaborazione tra le nostre istituzioni museali».

L’opera è nota al mondo dell’arte con più nomi. Roberto Longhi la definì “Madonna in rosso” nel 1946 nel suo Viatico per cinque secoli di pittura veneziana, sottolineandone il cromatismo che la contraddistingue. Venne poi chiamata “Madonna Sorlini” dopo che, nel 2004, l’imprenditore e collezionista bresciano Luciano Sorlini la acquisì. Contestualmente alla scelta, venne istituita la Fondazione Luciano Sorlini, ente predisposto a custodire la propria straordinaria collezione.

Il titolo originario è la Madonna in adorazione del Bambino dormiente, opera icona di Giovanni Bellini (1432/1433 circa – 1516), risalente alla prima maturità artistica dell’autore. Considerato che Giovanni Bellini nacque proprio a Venezia, la permanenza alle Gallerie dell’Accademia di Venezia prima del restauro, segna il ritorno del patriarca della pittura rinascimentale veneziana e rimanda al legame prediletto che Luciano Sorlini intrattenne con Venezia.

L’iniziativa espositiva, di eccezionale rilevanza, è resa possibile grazie agli accordi presi tra il Museo bresciano e le Gallerie veneziane di cui il prestito costituisce il primo passo. L’occasione consente la visione dell’opera all’interno della Sala V al primo piano delle Gallerie, adiacente alla Sala IV dedicata alle opere di piccolo formato di Giovanni Bellini, e in particolare all’evoluzione interpretativa del grande caposcuola sul tema della “Madonna col Bambino”.

I pittori Bellini furono la più importante impresa familiare della Venezia quattrocentesca, attiva tra gli anni Quaranta del XV secolo e il primo decennio del XVI secolo. L’accostamento di tele e tavole opera dei fratelli Giovanni e Gentile documenta i modi e la gradualità del processo di affrancamento dallo stile più arcaico del padre Jacopo, aprendosi alle novità del linguaggio rinascimentale elaborate a Padova da Francesco Squarcione, sulla base degli stimoli introdotti da Donatello.

Dal confronto tra le opere emerge la portata innovativa della pittura di Giovanni, che nel corso della sua lunga vita traghettò la pittura ancora influenzata dai modelli bizantini allo stile rinascimentale di Donatello e Mantegna, fino al tonalismo veneto di Giorgione e Tiziano.

Al termine della mostra l’opera sarà direttamente trasferita nel laboratorio di restauro di Giulio Bono, a Venezia, dove rimarrà sino alla fine del 2024. Di origini bresciane, insignito del Premio Grimani 2022 per il restauro artigiano e la conservazione delle opere storico-artistiche, Giulio Bono è il maggiore restauratore di opere veneziane di epoca rinascimentale. Suoi sono i restauri della Vecchia di Giorgione e della monumentale pala dedicata all’Assunzione della Vergine posta sull’altare maggiore della Basilica dei Frari: la più grandiosa opera su tavola eseguita da Tiziano, restaurata grazie al comitato internazionale Save Venice. Bono si è inoltre occupato di interventi conservativi su dipinti mobili su tavola e tela del XV e XVI secolo di Gentile Bellini, Piero della Francesca, Sebastiano del Piombo, Moretto, Jacopo Tintoretto, Paolo Veronese.

In occasione del restauro, patrocinato da Banca Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto Restituzioni, l’opera sarà oggetto di nuove indagini storico- artistiche. La curatela scientifica degli studi è affidata al professor Antonio Mazzotta, tra i massimi esperti di pittura belliniana.

Immagine in evidenza
Giovanni Bellini, Madonna in adorazione con bambino dormiente, tempera su tavola, 1470 circa. Fondazione Luciano Sorlini Museo MarteS, Calvagese della Riviera (Brescia) (part.)