Gender Fluid

Libro: Giovanni Gastel. Un eterno istante. La mia vita

B013GLKSR4“Ma adesso tutti voi che siete con me, dentro di me, che siete me, sarete bruciati in un decimo di secondo nell’esplosione del mio flash, in quell’attimo di bianco assoluto che si formerà sulla mia retina e che farà piazza pulita di tutto, per un magnifico, perfetto, eterno istante”
Giovanni Gastel

Mondadori Electa pubblica per la collana Madeleines “Un eterno istante. La mia vita” di Giovanni Gastel, un libro nel quale il grande fotografo di moda italiano racconta per la prima volta la sua storia intima, celebrando i suoi quarant’anni di carriera.

“Una corsa faticosa, sì, ma in mezzo all’affetto e al calore di tutti”: con queste parole Giovanni Gastel descrive la sua vita. Nel libro i suoi ricordi diventano quadri, vivide fotografie a colori che fermano attimi di vita passata: l’infanzia dorata trascorsa tra Milano e la casa di famiglia di Cernobbio, gli incontri con il celebre zio, Luchino Visconti, gli anni difficili della scuola, la scoperta dell’amore per la fotografia e i timidi esordi da assoluto autodidatta a dispetto del padre che lo voleva laureato. E poi la famiglia, gli amici, i colleghi, i collaboratori, di tutti Giovanni tratteggia un ritratto preciso e spesso affettuoso, sempre indulgente: da Germano Celant, a Oliviero Toscani, a Gabriele Basilico, a Ettore Sottsass e molti altri.

“Ho intravisto, correndo, la vita. – scrive Gastel – Il ricordo ora me la ripresenta così, scomposta in quadri, in avvenimenti e persone che appaiono e scompaiono come accade nei sogni”.

La prima foto a 17 anni, la prima copertina a 26: una carriera brillante la sua, che dalla casa d’aste Christie’s lo porta a Vogue Italia e all’incontro con Flavio Lucchini e Gisella Borioli di Mondo Uomo e Donna e poi a Parigi e a Elle fino alla definitiva consacrazione internazionale.

Luci e ombre nella sua vita: al successo, all’eleganza e all’amore per il bello che lo hanno sempre contraddistinto, fa da contraltare un profondo disagio che si manifesta all’improvviso in interminabili notti insonni e in frequenti attacchi di panico che lo tormentano per dieci lunghissimi anni. Ne esce, finalmente, provato e forse migliore. Resta sul fondo un malessere silenzioso, una malinconia che è lì a ricordargli che lui è “estraneo al mondo e alle sue storie”.

Un Gastel inedito quello che si racconta nel libro, corredato da un ricco apparato fotografico che raccoglie alcuni dei suoi più celebri scatti; ne esce il ritratto intimo di un uomo che ama la vita, le donne, la famiglia, gli amici e di un amore assoluto la sua professione e le sue fotografie, e che quasi sessantenne prova a fare i conti con il suo passato.

Giovanni Gastel (Milano, 1955) è tra i più grandi fotografi di moda italiani. Nipote di Luchino Visconti, fin da piccolo inizia a mostrare la sua vocazione artistica come attore teatrale e poeta. Negli anni settanta il suo primo contatto con la fotografia e, dopo una lunga gavetta, l’incontro con Carla Ghiglieri, che lo avvicina al mondo della moda. Da questo momento inizia a collaborare con le riviste internazionali più prestigiose: “Mondo Uomo”, “Donna”, “Vogue”, “W”, “Elle”, “Vanity Fair”, “Amica”, “Glamour” ecc. Sue sono molte delle campagne pubblicitarie dei più famosi brand internazionali: Dior, Krizia, Trussardi, Nina Ricci, Tod’s, Versace, Acqua di Parma ecc.
Il suo impegno attivo nel mondo della fotografia lo avvicina all’Associazione Fotografi Italiani Professionisti, di cui è presidente dal 2013. Nel 1997 la Triennale di Milano gli dedica la prima personale curata da Germano Celant. Nel 2002 riceve l’Oscar per la fotografia.