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A Bologna, una giornata di eventi per ricordare Concetto Pozzati

sabato 1 Dicembre 2018

A Bologna, una giornata di eventi per ricordare Concetto Pozzati

sede: Varie Sedi (Bologna).

Sabato 1 dicembre 2018, giornata in cui ricorre la nascita di Concetto Pozzati, a poco più di un anno dalla scomparsa, tre istituzioni culturali bolognesi particolarmente amate e significative per l’artista gli dedicano un programma di iniziative che ne ricordano il percorso professionale e umano.

Al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, alle 12:00, viene inaugurata la nuova sezione della Biblioteca Emeroteca che accoglie e rende consultabile l’ampia parte riferita all’arte moderna e contemporanea degli oltre 4:000 volumi e riviste donati dai figli Jacopo e Maura Pozzati al museo, mentre il corrainiMAMbo artbookshop espone una selezione di opere grafiche e pubblicazioni dell’artista.

La giornata prosegue alle 17:00 all’Accademia di Belle Arti di Bologna con un incontro-ricordo al quale partecipano ex allievi, artisti, attori, musicisti, scrittori e la proiezione del video realizzato da Maurizio Finotto nello studio di Pozzati.
In serata, alle 18:30, si tiene l’inaugurazione della retrospettiva Lungo gli anni… Concetto Pozzati alla de’ Foscherari presso la Galleria de’ Foscherari.
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Il Fondo Concetto Pozzati, che viene inaugurato sabato 1 dicembre alle 12:00, trova collocazione all’interno della Biblioteca Emeroteca del MAMbo, situata al primo piano del museo, specializzata in arte moderna e contemporanea e aperta al pubblico per la libera consultazione.
Dell’intero corpus donato dai figli dell’artista sono stati resi consultabili libri, cataloghi, monografie e riviste attinenti al taglio contemporaneista della biblioteca.
Il fondo si articola in quattro sezioni tematiche: monografie e cataloghi monografici; cataloghi di mostre collettive italiane e straniere; saggi, testi critici e scritti d’artista; riviste specializzate.
La varietà delle pubblicazioni riflette la natura eclettica degli interessi di Concetto Pozzati artista e docente, con particolare riferimento all’arte italiana tra gli anni Cinquanta e Settanta.
Si tratta di un patrimonio che i figli dell’artista hanno voluto generosamente condividere con il pubblico tramite un museo al quale Pozzati era legato, avendone personalmente stimolato e seguito la nascita come Assessore alla Cultura del Comune di Bologna tra il 1993 e il 1996, ma anche come artista presente in collezione permanente con diverse opere, protagoniste della mostra personale che il MAMbo gli ha dedicato nel 2015, festeggiandone l’ottantesimo compleanno.
Nelle diverse sezioni del fondo spiccano numerosi volumi in cui si trovano appunti di Pozzati o dediche autografe di artisti con i quali c’era un evidente rapporto di amicizia e stima, oltre che professionale, tra i quali: Piero Dorazio, Giosetta Fioroni, Davide Benati, Franco Guerzoni, Piero Gilardi.
Numerose le monografie su autori di riferimento, tra i più cari a Pozzati: Burri, De Chirico, Max Ernst, Boccioni, Schifano, Picasso, Vedova.
Da segnalare anche alcune rarità quali ad esempio: Paul Cezanne di Julius Meier-Graefe, edizione R.Piper & Co., Munchen 1913; George Grosz di Willi Wolfradt, edizione Klinkhardt & Biermann, Leipzig, 1921; Watching my name go by.
Document by Mervyn Kurlansky & Jon Naar.
Text By Norman Mailer, Ed.Mathews Miller Dunbar, London 1974; Piero Manzoni, opere & giorni a cura di Sarenco, 1973; Kounellis, I giuochi, il giardino.
Galleria L’Attico, Roma, 1967 [testo di Alberto Boatto]; il secondo numero della rivista Il gesto (portavoce del Movimento Nucleare) del 1957, redattori: Enrico Baj e Sergio Dangelo.
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La giornata bolognese del compleanno di Concetto Pozzati prosegue nel pomeriggio (ore 17:00) all’Accademia di Belle Arti, dove Pozzati fu titolare per anni della cattedra di Pittura.
Qui al centro del ricordo sarà il suo insegnamento: una pratica amata e altrettanto feconda di quella artistica, perché Pozzati fu anche grandissimo professore lontano dai dogmi che basava il suo “metodo” sull’empatia, la convivialità, la capacità di ascolto, la curiosità sempre viva per il dialogo con i giovani studenti.
Tanto che – è stato detto – “l’Aula Pozzati in Accademia assomigliava a un misto tra un convivio, una factory e un centro sociale”.
Da quell’Aula sono uscite generazioni di artisti oggi affermati, diversissimi tra loro nelle forme espressive ma accomunati dallo sguardo aperto e libero sul mondo.
Lo ricorderanno in un clima festoso e informale tanti artisti suoi ex allievi, attori, musicisti, scrittori.
Dopo i saluti del direttore dell’Accademia, Enrico Fornaroli, è prevista una testimonianza di Andrea Contin, ex studente di Pozzati; seguiranno letture di brani dei suoi scritti di Ermanno Cavazzoni, Sandra Ceccarelli, Emidio Clementi, Fiorenza Menni, Angela Malfitano.
Concluderà il pomeriggio la proiezione, con introduzione di Vittorio Boarini, di Via Zamboni 57, un video di Maurizio Finotto, che entra nello studio dell’artista: uno spazio lasciato intatto nel quale la sua presenza risuona viva attraverso gli oggetti, gli appunti di lavoro, le opere incompiute.
E sarà la voce di Concetto Pozzati, registrata durante una delle sue ultime conferenze, ad accompagnarci e a raccontarci insieme alle immagini di questo film la sua visione del fare arte.
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Alle 18:30 l’inaugurazione della mostra Lungo gli anni… Concetto Pozzati alla de’ Foscherari presso la Galleria de’ Foscherari chiude la giornata.
Era l’anno 1963 quando Concetto Pozzati presentò per la prima volta una propria opera alla Galleria de’ Foscherari: un dipinto di vaste dimensioni intitolato Grande spettacolo ortogonale, eseguito “in diretta” nello spazio della galleria, nel tempo di tre giorni e tre notti, a fianco di altri due artisti, Pirro Cuniberti e Luciano De Vita, impegnati, in una totale comunione di intenti, nella medesima sfida: lavorare fianco a fianco, come in un antico cantiere, ad un’opera ad un tempo personale e collettiva.
A quella mostra alla de’ Foscherari fece seguito, l’anno successivo, la prima personale dell’artista e fu l’inizio di un sodalizio destinato a durare più di cinquant’anni, che viene ripercorso con questa esposizione, aperta fino al 12 gennaio 2019, a partire dal bozzetto di quella prima opera.

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

A Bologna, una giornata di eventi per ricordare Concetto Pozzati