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Conversazione con Nanda Vigo e Marco Meneguzzo
giovedì 9 Febbraio 2017 @ 17:00 - 18:00
sede: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (Bologna).
In occasione della donazione dell’opera Cronotopo (1965) da parte di Nanda Vigo al MAMbo, l’artista incontra il pubblico giovedì 9 febbraio 2017 alle 17:00 e conversa con Marco Meneguzzo, curatore critico d’arte e docente all’Accademia di Brera.
L’opera, che entra così a far parte del patrimonio del museo, è stata allestita ed è visibile nella sezione della Collezione Permanente denominata “1968. I – Nuove Prospettive” dedicata all’Arte Cinetica e Programmata, movimento che nei suoi diversi sviluppi ricerca un collegamento tra teoria della percezione e produzione industriale, dando vita a esiti artistici che che presuppongono un rapporto attivo tra l’opera e lo spettatore.
Nanda Vigo porta avanti da sempre un approccio interdisciplinare tra arte, design, architettura e ambiente ed è impegnata in molteplici progetti sia nella sua veste di architetto che di designer e di artista.
La sua vivace carriera si contraddistingue per l’apertura verso le diverse forme culturali del presente e per le collaborazioni con i personaggi più significativi del nostro tempo, che la portano a intraprendere progetti sempre nuovi, volti alla valorizzazione dell’arte.
Al termine dell’incontro sarà possibile accedere alla Collezione Permanente MAMbo per vedere l’opera donata.
Ingresso libero.
Nanda Vigo nasce a Milano nel 1936. Vive e lavora tra Milano e l’Africa orientale. Dopo la laurea all’Institut Polytechnique di Lausanne e un importante stage a San Francisco, nel 1959 apre il proprio studio a Milano. Dallo stesso anno frequenta lo studio di Lucio Fontana prima, e poi si avvicina agli artisti che avevano fondato la galleria Azimut a Milano, Piero Man- zoni ed Enrico Castellani. In quel periodo conosce gli artisti e i luoghi del movimento Zero in Germania, Olanda e Francia. Nel 1959 inizia la progettazione della Zero House a Milano, ter- minata solo nel 1962. Tra il 1964 e il 1966 partecipa a molte mostre Zero, compresa NUL 65 allo Stedelijk Museum di Amsterdam e Zero: An Exhibition of European Experimental Art alla Gallery of Modern Art di Washington D. C. Nel 1965 l’artista cura la leggendaria esposizione Zero avantgarde nello studio di Lucio Fontana a Milano, con la partecipazione di ben 28 artisti. Tra il 1965 e il 1968 collabora e crea con Gio’ Ponti la Casa sotto la foglia, a Malo (Vi) e nel 1971 viene premiata con il New York Award for Industrial Design per il suo sviluppo delle lam- pade (Lampada Golden Gate) e nello stesso anno progetta e realizza uno dei suoi progetti più spettacolari per la Casa-Museo Remo Brindisi a Lido di Spina (Fe). Nel 1976 vince il 1° Premio St. Gobain per il design del vetro e nel 1982 partecipa alla 40a Biennale di Venezia. Nel 1997 l’artista cura l’allestimento della mostra Piero Manzoni – Milano et Mitologia a Palazzo Reale a Milano. I lavori di Nanda Vigo sono presenti in permanenza al Museo del Design della Trienna- le. Nel 2011 ha ideato la mostra Italian Zero & avantgarde 60’s al MAMM Museum di Mosca. Dal mese di aprile 2013 alcune sue opere sono presenti nella collezione del Ministero degli Affa- ri Esteri; nel 2014 espone al Guggenheim Museum di New York nella retrospettiva dedicata a Zero e nel 2015, all’interno del programma della mostra Zero, Die Internationale Kunstbewe- gung der 50er & 60er jahare, espone al Martin-Gropius-Bau di Berlino e allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nel 2015 realizza diverse personali: Affinità elette al Centro San Fedele di Milano, Zero in the mirror alla Galleria Volker Dhiel di Berlino e al MAC di Lissone, oltre a quella più re- cente alla galleria Sperone Westwater di New York. Ha partecipato alla XXI Triennale (21st Century. Design After Design) e nel 2016 ha presentato la sua prima opera monumentale, Exo- teric Gate, esposta nel cortile Ca’ Granda dell’Università degli Studi di Milano.