Nata come Opera Sociale nel 1983, per volontà del Cavaliere del lavoro Michele Ferrero che la intitola ai genitori e allo zio, fondatori dell’industria dolciaria, nel 1991 è riconosciuta come Fondazione dal Ministero dell’Interno. Da sempre è presieduta dalla signora Maria Franca Ferrero, il cui ruolo è stato sottolineato nel 2005 dal Presidente della Repubblica Italiana che le ha conferito la medaglia d’oro riservata ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.
La Fondazione sviluppa attività e promuove iniziative nel campo sociale, assistenziale e culturale.
Le attività sociali ideate dalla Fondazione sono a favore degli anziani Ferrero. Ogni progetto nasce da una scommessa sulla creatività e sulla profonda utilità sociale della persona anziana: in questo modo viene valorizzato il patrimonio di valori, esperienze, saggezza e umanità di chi frequenta la Fondazione, incoraggiato attraverso attività sempre nuove a sviluppare attive capacità che hanno positive ricadute sul territorio. Progetti sociassistenziali a favore di bambini e anziani sono attivi anche in Francia, in Germania e ad Arlon, in Belgio.
Sul versante culturale, la Fondazione organizza mostre d’arte, convegni, conferenze, concerti. Sostiene ricerche scientifiche, master universitari ed eroga borse di studio nazionali e internazionali.
Le sue iniziative promuovono, innanzitutto, la conoscenza e la valorizzazione delle figure più importanti della storia culturale di Alba.
Con l’evento Kinder Art (2010), si sono ammirate opere di arte contemporanea ispirate al celebre uovo di cioccolato e alle sue straordinarie sorprese, piccoli capolavori di microingegneria. La mostra Il cioccolato. Dai Maya al XX secolo (2008) attraverso quadri, argenti, porcellane, manifesti e macchinari industriali ha proposto al pubblico lo straordinario cammino fatto dal cioccolato a partire dalla civiltà maya sino ad arrivare alla linea di produzione degli anni Settanta.
Con La Collezione di Roberto Longhi. Dal Duecento a Caravaggio a Morandi (2007), il più grande critico d’arte italiano, Roberto Longhi, è ritornato nella città natale, Alba, attraverso 71 opere della sua collezione privata.
Grazie alla mostra Napoleone e il Piemonte. Capolavori ritrovati (2005) sono state esposte le opere dei Maestri piemontesi dei secoli XV e XVI trafugate durante le campagne napoleoniche e la soppressione degli ordini religiosi. La mostra è stata preceduta da un’ampia indagine sistematica, incentrata proprio sul patrimonio artistico piemontese disperso in seguito alle sottrazioni operate dall’Imperatore francese.
Su Macrino d’Alba, pittore attivo in Piemonte fra il Quattro e il Cinquecento, la Fondazione Ferrero ha pubblicato una monografia di Edoardo Villata (2000) e ha allestito la mostra Macrino d’Alba, protagonista del Rinascimento piemontese (2001), la prima realizzata sull’artista dagli anni Trenta del secolo scorso. Il progetto è proseguito con Tesori dal Marchesato Paleologo (2003) esposizione dedicata all’arte piemontese dal Rinascimento al Settecento. Sempre seguendo questa linea di ricerca, nel 2004 la Fondazione ha edito il volume di Lucetta Levi Momigliano Giuseppe Vernazza e la storia dell’arte in Piemonte.
La Fondazione è sede del Centro di documentazione Beppe Fenoglio che conserva e mette a disposizione del pubblico documenti, materiali e testimonianze sullo scrittore nato ad Alba nel 1922. Grazie al Centro è stata pubblicata, in collaborazione con Einaudi, l’edizione integrale e commentata delle lettere fenogliane, un documento essenziale per la conoscenza dell’uomo e dello scrittore. Il Centro è frequentato da studiosi, ricercatori, dottorandi, tesisti e promuove la conoscenza di Fenoglio all’estero grazie alla collaborazione con i principali Istituti Italiani di Cultura europei.
A Pinot Gallizio, pittore albese che nel 1957 fu tra i fondatori dell’Internazionale Situazionista, è stata dedicata la mostra Pinot Gallizio. L’uomo, l’artista e la città (2000). Dopo l’edizione del Catalogo generale delle opere (2001), una seconda esposizione ha accompagnato la pubblicazione del libro Pinot Gallizio. Il laboratorio della scrittura (2005).
Al giurista albese Pietrino Belli è stato dedicato un convegno e sono state promosse le traduzioni italiana e francese del suo De re militari et bello tractatus, una pietra miliare del diritto internazionale. La traduzione italiana è stata presentata all’Accademia dei Lincei di Roma, quella francese a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo. Grazie ad una giornata di studi dedicata all’imperatore romano Publio Elvio Pertinace (Alba Pompeia 126 – Roma 193 d.C.) sono state messe in luce le testimonianze – archeologiche, letterarie, materiali – relative alla vita, al contesto politico, filosofico e culturale in cui Pertinace agì. Per illustrare al meglio la figura storica dell’imperatore e ripercorrere le vicende che lo condussero dalla sua città natale, attraverso i territori dell’Impero romano fino alla tragica morte, è in corso di pubblicazione, a cura di Massimo Pomponi, uno studio monografico presso l’editore De Luca.
Dal 2002 la Fondazione sostiene Alba International Film Festival, rassegna dedicata al legame tra cinema e ricerca dello spirito. Sempre nel 2002 è iniziata la serie di concerti didomenica, organizzata in collaborazione con l’Unione Musicale di Torino.
Tutte le attività culturali sono documentate attraverso iniziative editoriali, tra cui il periodico “Filodiretto”, varie collane, monografie e cataloghi affidati a editori specializzati.
FONDAZIONE FERRERO
Via Vivaro, 49
Alba (Cuneo)
fondazioneferrero.it
