Altre Ecologie - Quando l'Arte protegge il Pianeta

Metti in evidenza il tuo Evento!

altri risultati...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages

Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento
 

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

Alberto Brambilla. Io scrivo, vìolo, rivelo

sabato 30 Settembre 2017 - sabato 21 Ottobre 2017

Alberto Brambilla. Io scrivo, vìolo, rivelo

sede: Spazio Danseei (Olgiate Olona).

Chi ha modo di sfogliare la Lettura, settimanale culturale del “Corriere della Sera”, è sicuramente incuriosito dalle sintesi grafiche valutative proposte alla fine delle recensioni di libri in uscita: cinque quadratini (più sono quelli neri più è alta la valutazione) per tre voci: stile, storia (o rigore o ispirazione) e copertina.
Variabile singolare quest’ultima, intesa in tutte le sue componenti verbo- visuali, campo d’incontro-scontro dei soggetti della filiera editoriale: autore, editore, marketing, grafico.
E proprio in questo territorio paratestuale (di cui fa parte anche il frontespizio) l’artista filologo Alberto Brambilla elabora alcuni dei piatti più gustosi dei suoi libri d’autore.
Però sia ben chiaro: le sue creazioni non sono mai illustrazioni del testo su cui interviene.
Sono sempre, piuttosto, operazioni di tipo concettuale, in cui c’entrano molto anche gli studi e la scrittura scientifica della sua professione iniziale.
In aggiunta c’è un momento esistenziale che sfocia in un atto auto-sovversivo, più tardi letto da Alberto come sfogo liberatorio, volto a dichiarare la pari dignità e la complementarietà del versante artistico con quello filologico.
Tale momento si manifesta come “oltraggio”, con mezzi diversi (pennarelli, vernice a spruzzo, collage), del volume II della sua tesi di laurea sul carteggio Nolhac- Novati – Un’amicizia petrarchesca divenuta illeggibile, una sorta di damnatio memoriae che avrà per titolo Profanazioni accademiche 1893-1990 (lavoro ora conservato alla Braidense).
Che l’operazione miri a stravolgere una situazione vissuta negativamente lo si comprende da interventi analoghi condotti in maniera sistematica sulle pubblicazioni dei risultati economico-finanziari di banche (settore visto dall’artista con occhio non benevolo), in cui confronta, da un lato, un volume con prospetti pieni di dati e asettiche pagine bianche, e, dall’altro, il medesimo libro devastato, ma rivitalizzato da interventi creativi che conferiscono una nuova valenza estetica al prodotto libro, cambiandone totalmente lo statuto (operazione duchampiana).
Nel percorso creativo di Brambilla, il libro d’artista è esplorato in tutte le sue declinazioni – materiche, formali, di contenuto -, scorgendo in esso tracce di dadaismo, fluxus, poesia visiva e concreta, situazionismo, e segnatamente delle visioni di un autore multiforme come Roberto Sanesi, nell’opera del quale s’intrecciano scrittura, poesia e magia del colore, e dell’altro straordinario intellettuale citato in altra pagina, Emilio Villa.
Senza trascurare l’apporto delle frequentazioni amicali con artisti come il genialmente poliedrico Luciano Caruso e Giannetto Bravi, per il quale ha scritto di recente il libretto L‘angelo di Rembrandt.
Negli esiti creativi dell’artista, che oltre agli interventi sull’aspetto paratestuale prevedono anche vere e proprie “invasioni”, ovvero interventi fisici – quali inserti, tagli, strappi –, si legge un’elevata componente ludica.
Questa si evidenzia a tutto campo nelle “falsificazioni”: un gioco dadaista su un testo aperto che viene risemantizzato secondo un atteggiamento che l’autore qualifica scherzosamente da paguro bernardo.
S’inventa collaborazioni inesistenti, altera le città in cui sono realizzato i propri libri, si nasconde dietro eteronimi (magari impiegando degli avi materni), falsifica dediche autografe.
Inganni, che se non fossero quasi sempre dichiarati, si potrebbero sicuramente considerare delle “fake news” ante litteram.
Finora Brambilla, coerentemente alle sue convinzioni filosofiche, aveva piuttosto occultato che svelato il proprio lavoro.
Ora la presente mostra ci permette finalmente di entrare nell’officina dell’autore ed indagare una sua specifica fase bibliofaga o, se vogliamo, biblioclastica.
Qui Brambilla esplora infatti con la solita maniacale precisione una variante del corpus libresco su cui da tempo opera come un chirurgo: quello delle legature, dei nervi e dei dorsi.
Attraverso l’atto apparentemente profanatorio dello scollamento e della destrutturazione di vecchi libri ormai del tutto obliati, in effetti Brambilla s-copre l’anima nascosta, le trame segrete, i ricordi che ci riportano ai suoi possessori.
Un modo davvero unico per raccontare nuove storie ed assegnare al libro un ulteriore ed originalissimo significato.

Fabrizio Rovesti

Dettagli

Inizio:
sabato 30 Settembre 2017
Fine:
sabato 21 Ottobre 2017
Categoria Evento:

Luogo

SPAZIO DANSEEI ECHI D’ARTE
Via Oriani, 62
Olgiate Olona, Varese 21057 Italia
+ Google Maps
Phone
348 5510909