Anna Ricca. L’arte del crimine

sede: Scuola del Fumetto (Milano);
cura: Pierluca Amato.

Tra documentazione della realtà e riflessione critico-artistica il confine può essere molto labile. L’artista affronta la tematica del crimine isolando oggetti, banali, appartenuti a vittime e protagonisti di noti fatti di cronaca. L’oggetto, da semplice elemento di quotidianità, si carica di significato e di una moltitudine di sensi e sensazioni. Rappresentati sottovuoto, gli oggetti trasmettono inoltre una sensazione di soffocamento dovuta alla precarietà delle indagini e a sentenze ribaltate.

Nata e cresciuta a Ginevra (Svizzera) ma di origini italiane, da sempre prova interesse per il mondo della fotografia e della comunicazione, passioni che unisce per esprimere il suo punto di vista. Dopo essersi diplomata in arte a Ginevra, si trasferisce a Roma, presso l’ISFCI, dove ha concluso un percorso triennale in fotografia, un Master di Moda e dove ha avuto la possibilità di sviluppare e concretizzare le sue visioni artistiche riconosciute “in una creatività ed uno stile proprio, che va al di là del significato iniziale”.