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Connessioni inventive. Le dirette al MAN di Nuoro e a ICA Milano
giovedì 4 Giugno 2020 - giovedì 25 Giugno 2020

sede: MAN Museo d’Arte della Provincia di Nuoro, Fondazione ICA Milano (Online).
Connessioni Inventive è un progetto inedito di committenza e produzione di un calendario di conversazioni digitali pensate come momenti di formazione e approfondimento, realizzato in collaborazione tra due istituzioni italiane di arte e cultura contemporanee, il MAN Museo d’Arte della Provincia di Nuoro e Fondazione ICA Milano. Avviato ad aprile 2020, il progetto si pone l’obiettivo di dare impulso a un percorso di promozione di conoscenza umanistica in termini interdisciplinari secondo modalità e linguaggi accessibili a tutti.
In un momento di distanza sociale e scarsità di rapporti interpersonali determinato da un rivolgimento globale destinato a segnare mutamenti importanti nel vivere civile, MAN e ICA danno vita a un programma di lecture digitali per offrire un contributo di analisi e interpretazione affidato a voci italiane autorevoli nei loro ambiti di operatività.
Nel progetto Connessioni Inventive, MAN e ICA condividono un piano di specifiche committenze a ricercatori provenienti da campi diversi e tra loro interrelati: l’ambito dell’indagine, ampio e versatile, proporrà contenuti in campo filosofico, sociale, artistico ed economico. Seguendo l’ispirazione della tradizione latina del sapere aude, dell’aver coraggio di conoscere, ripresa nel XVIII secolo come un asse fondativo della cultura moderna europea, le due istituzioni avviano con Connessioni Inventive un percorso finalizzato a ispirare un’idea di conoscenza come scelta di consapevolezza e di sviluppo di sé.
Connessioni Inventive nasce come risposta alla necessità per una istituzione culturale di intercettare e individuare contenuti appropriati con il tempo che viviamo, unitamente a nuove e fertili modalità di condivisione. Esigenza che MAN e ICA interpretano come una opportunità progettuale a lungo termine e non occasionale, per stabilire un processo di produzione culturale condivisibile che possa andare oltre l’epoca del Covid19.
Connessioni Inventive è un progetto ideato e curato da Luigi Fassi e Alberto Salvadori.
Ogni incontro sarà fruibile in diretta streaming sulla pagina Facebook di MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro (@museoman) e sull’account Instagram di ICA (@ica_milano), ogni giovedì alle 11:00. I contributi saranno successivamente disponibili sul canale YouTube dedicato (Connessioni Inventive) al fine di costituire un archivio accessibile in ogni momento.
PROGRAMMA
Giovedì 4 giugno, ore 11:00
Mirko Zardini
Dopo le crisi: 1973, 2001, 2008, 2020…
Architettura, città, ambiente
Negli ultimi 50 anni ci siamo “imbattuti” in diverse crisi. Ognuna ha prodotto accelerazioni di processi in atto, sia per quanto riguarda l’architettura che le città, ad esempio a proposito di energia, sicurezza e controllo, mettendo spesso in discussione il ruolo degli architetti e degli urbanisti. Quali processi in atto dovremmo prendere oggi in considerazione?
Mirko Zardini è un architetto, autore e curatore. La sua ricerca interagisce con l’architettura, l’urbanistica e il paesaggio contemporanei mettendo in discussione e riesaminando le ipotesi su cui operano oggi gli architetti. Dal 2005 al 2019 è stato direttore del Canadian Centre for Architecture (CCA) di Montreal. Tra le sue pubblicazioni: Paesaggi ibridi (1996), Annähernd Perfekte Peripherie (2001), Asfalto: Il carattere della città (2003), Sense of the City (2005), 1973: Sorry, Out of Gas (2007), Actions: What You You Can Do with the City (2008), Imperfect Health: The Medicalization of Architecture (2011), It’s all happening so fast (2016), The Museum Is Not Enough (2019).
Giovedì 11 giugno, ore 11:00
Nadia Urbinati
Solidarietà come principio di cittadinanza democratica
Il nuovo millennio mostra la strada del nostro futuro: l’esigenza di solidarietà transnazionale, di cooperazione tra società e popoli, tra modelli economici e politici. Si intravede così il profilo di una comunità umana cosmopolita capace di affrontare come sfere di governo globale beni condivisi dell’umanità, come il clima e la salute.
Nadia Urbinati insegna teoria politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla Columbia University di New York. Le sue ricerche vertono sul pensiero democratico e liberale contemporaneo, le teorie della sovranità e della rappresentanza politica. Tra le sue più recenti pubblicazioni: La democrazia del sorteggio (con L. Vandelli), Einaudi, 2020; Me The People: How Populism Transforms Democracy, Harvard University Press, 2019; Utopia Europa, 2019; Democrazia sfigurata. Il popolo fra opinione e verità, Bocconi Editore, 2017.
Giovedì 18 giugno, ore 11:00
Elettra Stimilli
La catastrofe e lo spettatore
A partire dal significato attribuito nella Grecia antica alla catastrofe come evento conclusivo della tragedia e alla sua funzione catartica per lo spettatore, nel mio intervento vorrei riflettere sul senso della “fine di tutte le cose” (Kant) non tanto in relazione a eventi rappresentati, ma a fatti veri e propri e a spettatori che, al tempo stesso, sono attori. Intendo quindi fare riferimento alla recente pandemia come evento catastrofico e alla “forza dell’immaginazione” (Kant) propria di spettatori non passivi.
Elettra Stimilli insegna Filosofia teoretica presso La Sapienza Università di Roma. Ha insegnato alla SNS, Pisa e presso diverse Università all’estero (University of Oxford; École Normale Supérieure, Lyon; EHESS, Paris; Cornell University; University of Chicago). Tra le sue pubblicazioni: Jacob Taubes. Sovranità e tempo messianico (Morcelliana, 2004, 2019); Il debito del vivente. Ascesi e capitalismo (Quodlibet 2011; tradotto in inglese, Debt of the Living, Suny Press, 2017); Debito e colpa (Ediesse, 2015; tradotto in inglese Debt and Guilt, Bloomsbury, 2018). Ha curato: J. Taubes, Il prezzo del messianesimo. Una revisione critica delle tesi di Gershom Scholem (edizione italiana Quodlibet, 2017; edizione tedesca K&N, 2006) e, con Dario Gentili e Glenda Garelli, Italian Critical Thought. Genealogies and Categories (Rowman & Littlefield, 2018).
Giovedì 25 giugno, ore 11:00
Gianfranco Maraniello
Il museo e i limiti dell’opera
I musei d’arte contemporanea hanno elaborato strategie per corrispondere alla radicalità di quelle pratiche artistiche eccedenti la compiutezza formale dell’opera. Conservare una performance, curare materiali effimeri, predisporsi alla durata potenzialmente infinita di lavori in trasformazione costante, arginare gli sconfinamenti della Land Art, prendere coscienza di azioni, gesti, interventi concettuali o riconducibili all’ambito dell’Institutional Critique sono solo alcuni esempi di rapporti problematici in relazione al tempo e allo spazio di un’arte che impone al museo una sollecitazione guardinga del proprio perimetro.
Gianfranco Maraniello insegna presso lo IULM di Milano. Già Direttore del MAMbo di Bologna e del Mart di Rovereto e Presidente di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanei Italiani, è autore di vari saggi e curatore di numerose mostre in Europa, Cina, Giappone, Stati Uniti e Brasile. È membro del Consiglio d’Amministrazione della Pinacoteca di Brera e componente del Comitato Scientifico della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e della Collezione della Farnesina – Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro
via Sebastiano Satta 27, Nuoro
museoman.it
ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti
Via Orobia 26, 20139 Milano
icamilano.it