Incontro: “Fotografia e musica”

sede: Gallerie d’Italia (Torino).

Continuano gli incontri di approfondimento di “Una rete in viaggio. Storie, idee, progetti“, il programma di appuntamenti che vede i Soci di Rete Fotografia in dialogo tra loro e con altre istituzioni alla scoperta di connessioni inedite e nuovi punti d’incontro dedicato quest’anno al rapporto tra Fotografia e altri linguaggi.

Il terzo e ultimo appuntamento, partendo dalla mostra in corso alle Gallerie d’Italia di Torino dedicata al Festival di Sanremo (fino al 12 maggio, “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976”), ruoterà attorno alla domanda: cosa vuol dire fotografare la musica?
I quattro relatori invitati – Serena Berno, Archivio Storico e Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, Mila Forlani, Fondazione Pirelli, Silvia Lelli, Lelli e Masotti / Archivio, Agostina Lavagnino, Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) di Regione Lombardia – affronteranno il tema da diversi punti di vista, articolando la riflessione in base alle rispettive specificità.

Serena Berno parlerà del rapporto tra fotografia e musica in un archivio di una agenzia fotogiornalistica. L’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo restituisce, infatti, la complessità del mondo musicale, con l’ampiezza tipica di una agenzia. Partendo dalle fotografie del concerto dei Beatles a Milano, del Festival di Sanremo, del Cantagiro e del Teatro alla Scala, fino alle fotografie colte in strada, nelle manifestazioni popolari o nelle mura domestiche, verrà mostrato come i fotografi della Publifoto abbiano rappresentato dalla produzione della musica, ai musicisti e i cantanti durante l’esibizione e in rapporto con il pubblico e con i fans, dall’atto dell’ascolto, agli strumenti musicali e i mezzi di diffusione della musica.

Silvia Lelli (Lelli e Masotti / Archivio) risponderà alla domanda “cosa vuol dire fotografare la musica” spiegando cosa ha significato per lei e per Roberto Masotti fotografare l’estrema varietà della musica dal vivo: la performance musicale è stata indagata sia nelle prove che nei concerti con un approccio fortemente personale e coinvolgente. Attraverso le immagini si soffermerà sull’importanza del fotografo di conoscere la musica, per evocarla con le sue fotografie e per prevedere e fissare l’intensità espressiva e la forza del gesto della performance. Scattare la fotografia è sempre stato per loro l’ultimo atto: prima c’era l’ascolto attento della musica.

L’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) – Regione Lombardia, dal 1972 conserva e cataloga un corpus in costante aggiornamento delle manifestazioni culturali presenti sul territorio regionale, attraverso l’acquisizione di documenti sonori, fotografici e audiovisivi raccolti durante le indagini etnografiche. L’intervento di Agostina Lavagnino si focalizzerà sul taglio antropologico dei reportage realizzati, che hanno colto lo sforzo esecutivo del cantare, i volti, gli strumenti, le ritualità espresse durante l’esecuzione di musiche strumentali o di canti accompagnati da musica nelle situazioni più disparate come matrimoni, carnevali, spettacoli di piazza o semplicemente in osteria e nelle feste. Ne sono un esempio le fotografie di Ferdinando Scianna, di Roberto Leydi, di Pierluigi Navoni di Riccardo Schwamenthal.

Partendo dal concerto di John Cage nel 1954 tenuto per i dipendenti al Centro Culturale Pirelli, l’intervento di Mila Forlani di Fondazione Pirelli tratterà il solido rapporto tra l’impresa e la musica e che oggi è possibile ripercorrere attraverso le fotografie pubblicate sugli house organ aziendali. La musica, come asset della cultura d’impresa, ha trovato il suo apice al Festival Mito Settembre Musica del 2017: all’interno del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, Salvatore Accardo ha eseguito in prima assoluta il brano “Il canto della fabbrica”, commissionato al compositore Francesco Fiore che lo ha composto per il violino dj Accardo ispirandosi ai suoni della fabbrica Pirelli.

Immagine in evidenza
Domenico Modugno – Archivio Storico Intesa Sanpaolo – Archivio Pub