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Incontro: “L’animale pensante: arte e animalità”
sabato 18 Febbraio 2023 @ 17:30

sede: Spazio Urano (Roma).
In occasione del finissage della mostra “d’Anima e d’Animali” di Silvia Valeri, a cura e con un testo critico di Roberta Melasecca, si svolgerà a Spazio Urano l’incontro “L’animale pensante: arte e animalità”. Interverranno: Massimo Canevacci – antropologo, Gianlorenzo Chiaraluce – storico dell’arte, Simona Isacchini – storica dell’arte e curatrice, Nora Lux – artista, Lucrezia Testa Iannilli – artista, Silvia Valeri – artista. Modera l’incontro Roberta Melasecca.
“L’animale pensante: arte e animalità” si propone di sviluppare un dibattito sull’animalità nell’arte contemporanea a partire da uno sguardo al passato e dal confronto tra artisti, curatori e studiosi che nella loro ricerca trattano questa tematica. Dai tempi delle Grotte di Lascaux, alle civiltà antiche, alla cultura medievale e alle arti della modernità e della più stretta contemporaneità, l’entità animale ha percorso un cammino diacronico al fianco dell’uomo. Caricandosi di forti valori simbolici, l’animale è ed è stato personificazione di vizi e virtù umane, nonché rappresentante terreno della divinità. Se nella definizione aristotelica di animale razionale l’uomo aveva solo le caratteristiche fisiche e la sensorialità in comune con l’animale, la storia della cultura e la storia dell’arte ci hanno insegnato che uomo e animale condividono molto di più.
Sensibile a questo tema, il mondo dell’arte include ad oggi svariate esperienze: molti artisti lavorano su e con l’animalità, alimentando un dibattito multidisciplinare che interessa anche altri ambiti, come quello filosofico. Un dibattito attuale ma che riscontra, dunque, le sue origini nei tempi più antichi. Già la civiltà etrusca ce ne dà, infatti, diversi esempi: nella sfera religiosa, nell’arte divinatoria e in quella funeraria l’uomo era indistricabilmente legato alla natura e ai suoi esseri, animali e vegetali. La dea dell’amore Turan era una giovane donna alata, simbolo femminile di fertilità e di vita, la rosa era il suo fiore ed era spesso accompagnata dalle ninfee, i suoi animali sacri: la colomba, il cigno nero e il piccione. Il cavallo marino o il delfino accompagnavano invece la divinità del mare Nethuns. Tusna era il cigno bianco simbolo di purezza dai poteri curativi; due leopardi campeggiano sulle pareti affrescate della tomba dei Leopardi nella necropoli di Monterozzi di Tarquinia (Viterbo), ad accompagnare un simposio, mentre la figura di una sirena alata a due code abita la necropoli di Sovana (Grosseto).
L’incontro approfondirà, così, la connessione triadica uomo-animale-arte attraverso un confronto tra differenti ricerche artistiche e pensieri nel campo della filosofia, della storia dell’arte e dell’antropologia.
Immagine in evidenza
di Lucrezia Testa Iannilli (part.)