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Lodi Baséll 2023 – Contemporary art weekend
venerdì 29 Settembre 2023 - domenica 1 Ottobre 2023
sede: Platea Project, Casa-Studio Orsini, Studio Tonino Negri, La Cornice (Lodi).
Platea – Palazzo Galeano è promotrice di una nuova iniziativa a Lodi, un fine settimana dedicato all’arte contemporanea che si sviluppa come un crescendo di appuntamenti aperti al pubblico, dislocati nel centro cittadino. “Lodi Baséll” coinvolge infatti le varie realtà attive sul territorio – Platea, Associazione 21, Associazione Argine, gli artisti Alberonero e Tonino Negri, lo spazio La Cornice – e non solo, con la partecipazione della Gian Marco Casini Gallery di Livorno, dando forma a un calendario di tre giornate da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre 2023, che invitano il pubblico a scoprire Lodi attraverso un itinerario in più tappe che si estende da via San Fereolo sino a Corso Adda.
“Lodi Baséll” è la prima edizione di un progetto triennale che, in concomitanza con le giornate inaugurali del Festival della Fotografia Etica, offre uno sguardo d’eccezione sulla scena artistica contemporanea locale.
In occasione degli ultimi tre giorni di apertura di “Dream Factory”, presso la vetrina di Platea, gli artisti di questa terza edizione 2023 del palinsesto emergenti, Valerio d’Angelo, Martina Cioffi, Vittorio Zeppillo – protagonista dell’esposizione in corso – e Camilla Gurgone, incontrano (domenica 1° ottobre, ore 19.00) il direttore artistico di Platea Carlo Orsini, i curatori Benedetta Monti e Niccolò Giacomazzi, l’artista leader Rä di Martino e la gallerista Valentina Bonomo di Roma, per una conversazione aperta al pubblico.
Scendendo verso via Maddalena, il nuovo spazio Platea Project debutta con la presentazione di “Caro Campo. Diario di lavoro”, il progetto editoriale di Alberonero realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), il programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, attraverso la proiezione del film “Ragazzi saltellano non qui non ora tra cadaveri di pioppi nel campo immaginario” della regista Antonietta Elia e di Luca Boffi (da venerdì 29 settembre, ore 19.00, visibile sino al 1° ottobre) e un’azione performativa corale (venerdì 29 settembre, ore 20.00) dal titolo “Campo Mantra”.
Sempre in via Maddalena, proprio di fronte al nuovo Platea Project, la casa-studio di Carlo Orsini ospita la mostra “Pebble In The Sky”, organizzata dalla Gian Marco Casini Gallery (da venerdì 29 settembre, ore 19.00, aperta tutto il mese di ottobre, dal lunedì al sabato, ore 9.00-18.00), che riunisce le opere degli artisti Clarissa Baldassarri, Juan Pablo Macías, Margherita Moscardini, Stefano Serretta, Renato Spagnoli e Alessandro Manfrin che torna a Lodi, dopo la sua partecipazione alla seconda edizione del palinsesto emergenti promosso da Platea nel 2022. Un format molto particolare di mostra “in trasferta” in cui la galleria e il suo fondatore offrono un ritratto di sé attraverso gesti e oggetti significativi racchiusi dentro una valigia, di cui Carlo Orsini diventa temporaneamente il proprietario, in attesa di consegnare questo dono ricco di vita e significato al prossimo custode.
In via Lodino 63, la vetrina del ceramista Tonino Negri, si anima grazie all’installazione “Ironici, Ieratici, Ceramici”, una mostra di opere di Tonino Negri che per l’occasione apre al pubblico il suo atelier (da venerdì 29 settembre, ore 19.00, sino al 1° ottobre), offrendo una panoramica unica sulla propria produzione lungo gli ultimi quarant’anni. Scendendo su Corso Adda si incontra lo spazio espositivo La Cornice, ex bottega corniciaia, presenta l’opera dell’artista visivo, autore, scenografo e sceneggiatore teatrale Marcello Chiarenza, nell’ambito della mostra “Sculture” (da venerdì 29 settembre, ore 19.00).
Risalendo verso il centro storico, la Chiesa di Santa Chiara Nuova in via delle orfane ospita Borda (sabato 30 settembre, performance dalle 18:00 alle 21.00, dj set sino alle 24.00), evento di arti performative prodotto dall’associazione Argine e curata da Roberto Alfano, Luca Boffi, Edoardo Caimi e Piergiorgio Caserini, artisti e autori che condividono una ricerca espressiva incentrata sul paesaggio e in particolare sulle atmosfere dei territori di pianura. Borda, il cui nome richiama una figura leggendaria legata alla nebbia, racconta per la prima volta la scena performativa lodigiana con la partecipazione degli artisti Alberto Braida, Cult of Magic, Dem, Riccardo La Foresta, Lorenzo Lunghi, Marsala e il collettivo Sauzer. Il programma comprende il susseguirsi ininterrotto di otto performance.
Infine, alle porte di Lodi in via San Fereolo 24, lo Spazio 21, fondato da Pierpaolo Curti e gestito da Associazione 21, nell’ambito della bi-personale di Paolo Maggis e Vanessa Pey, “Intersection #2”, a cura di Gabriel Virgilio Luciani, ospita il concerto di chiusura di “Lodi Baséll”: tre pezzi live per voce e chitarra di Paolo Maggis (domenica 1° ottobre, ore 22.00). “Intersection #2” è un format espositivo che pone in dialogo artisti che si esprimono con linguaggi artistici differenti, per creare nuove atmosfere e possibili letture.
Come è proprio dello spirito di Platea – Palazzo Galeano, “Lodi Baséll” vuole sostenere le più giovani generazioni di artisti, mettere in condivisione conoscenze ed entusiasmi legati all’arte contemporanea, e dare seguito in una dimensione corale al “risveglio civico” di cui si è fatta portavoce nei suoi primi tre anni di progetto. Una rassegna aperta alla cittadinanza, gratuita, artistica transmediale, che punta alla valorizzazione del territorio e delle energie creative lodigiane nello scenario dell’arte contemporanea italiana.
I titoli scelti per indicare la manifestazione nel corso del prossimo triennio rispondono con fedeltà all’attitudine ironico-generativa che contraddistingue Platea, prendendo ispirazione dai nomi delle più importanti settimane dedicate all’arte in concomitanza con fiere d’arte contemporanea italiane ed europee, trasportati però in un contesto locale. Ecco allora che per il 2023 “Lodi Baséll” prende in prestito un termine dal dialetto locale che significa “gradino”, elemento architettonico che permette l’innalzamento, quindi simbolicamente un elevarsi a un livello più alto della manifestazione, ma fisicamente indica l’ingresso dello spazio Platea Projects e della vetrina di Platea. Allo stesso tempo, il termine è quasi omografo del nome inglese “Basel”, ovvero Basilea, la città svizzera che ospita la famosa e prestigiosa fiera d’arte contemporanea, che ogni anno riunisce il gotha dell’arte internazionale.
L’obbiettivo finale è quello di sviluppare un festival con cadenza annuale di portata temporale maggiore al fine settimana che possa porsi nel calendario nazionale come un appuntamento di qualità e una festa per tutta la cittadinanza e tutti coloro che vorranno farne parte.
Inaugurazione
venerdì 29 settembre 2023, ore 19.00
Informazioni
platea.gallery
Immagine in evidenza
Sauzer, Ultras della nebbira, 2019, foto Matteo Torsani. Tra i protagonisti di Borda