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Lucio Fontana e l’annullamento della pittura. Dal Gruppo Zero all’arte analitica
sabato 14 Ottobre 2017 - domenica 14 Gennaio 2018
sede: Palazzo Salmatoris (Cherasco);
cura: Cinzia Tesio.
Cherasco dedica un’importante mostra a Lucio Fontana, celebre a livello mondiale per i suoi “Tagli” e per i “Concetti spaziali”. Protagonista di una radicale e fondamentale innovazione artistica, Fontana si allontanò dalla tradizione pittorica precedente attraverso scelte totalmente nuove, quali l’uso del monocromo e di materiali come vetro, plexiglass e acciaio scelti per esaltare la luce, il movimento e il cambiamento nel concetto di spazio.
Nelle parole della curatrice della rassegna, Cinzia Tesio “Fontana ha proposto una variante originale della poetica del segno: esso non si posa più sulla tela, bensì la attraversa per negarle la funzione di schermo e per affermare invece la sua natura di piano apertamente proteso nello spazio, quasi superficie radar destinata a captare le frequenze di uno spazio illimitato. Attraverso il percorso nella spazialità energetica di Lucio Fontana, la mostra fa luce su alcuni passaggi che, a partire dagli anni Sessanta, sono risultati il nucleo vitale dell’arte italiana: primo fra tutti il concetto di linguaggio trasparente, legato sì al gesto, ma non all’identità psicologica dell’artista, non votato quindi al narcisismo, ma inteso ad esaltare la corrente sotterranea della materia: la tela o il magma di ceramica, la lastra di metallo o l’impasto di colore”.
Ai più di venti capolavori di Fontana in esposizione si affiancano altre ottanta opere di una quarantina di artisti che permettono di documentare, per la prima volta in Piemonte, la straordinaria avventura artistica del Gruppo Zero, movimento nato in Germania alla fine degli anni Cinquanta del Novecento e poi diffusosi in tutto il mondo nel segno di una rottura definitiva con i dogmi della pittura, alla ricerca di una nuova libertà creativa, un “ripartire da zero” che diede vita ad una nuova poetica orientata alla libera creatività e con molti punti di contatto con l’elettromeccanica, la cinetica, l’elettromagnetismo alla quale si ispirarono numerosi artisti quali gli aderenti al Gruppo Gutai giapponese, gli esponenti del Gruppo N, del Gruppo T, del Grav, del Nouveau Realisme, di Azimuth e infine dell’arte analitica e concettuale.
Le opere esposte, provenienti da collezioni private di tutto il Nord Italia e da gallerie di respiro internazionale, consentiranno di rivivere il clima di ricerca artistica che pervase quegli anni e di coglierne in modo naturale gli assunti teorici, anche grazie ad una ricca documentazione.
Chiude il percorso di questa grande mostra una sezione dedicata agli esiti più recenti della “Pittura non pittura”, quasi fino al contemporaneo.
Tra gli altri artisti in mostra si citano Piero Manzoni, Agostino Bonalumi, Guenther Uecker, Otto Piene, Heinz Mack, Adolf Luther, Paolo Scheggi, Dadamaino, Enrico Castellani, Gianfranco Pardi, Mimmo Rotella, Arman.