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Paolo Manazza. The colors of silence / I colori del silenzio

sabato 15 Luglio 2017 - domenica 30 Luglio 2017

Paolo Manazza. The colors of silence / I colori del silenzio

sede: Galleria Creatini & Landriani (Sestri Levante).

“La rinuncia non è una richiesta di compassione. L’artista ha accettato il suo destino con gli occhi aperti, e non credo che chieda alcuna carità in rapporto al sacrificio cui si è sottoposto”.
(Mark Rothko)

Paolo Manazza fa parte di quella generazione di artisti che ancora oggi, nel mare magno dei nuovi linguaggi dell’arte contemporanea, tenta di esplorare le infinite possibilità della pittura. Non della figurazione, di cui non solo in Italia è in corso una (poco edificante) diatriba, ovvero se sia o meno auspicabile un ritorno al primato della tecnica sulle orme della tradizione rispetto alle nuove tendenze bidimensionali. Manazza si spinge nelle viscere della pittura interrogandosi sul significato e sulla forza del colore rispetto al concetto di forma, che ne è in rapporto osmotico ma al contempo al servizio. La ricerca del colore, sulle orme solo apparenti dei grandi padri dell’espressionismo astratto, attiene ad una dimensione più esistenziale e spirituale che fa parte integrante dei bisogni della nostra epoca. Più pregnante, osservando i cromatismi e le vibrazioni suscitate dagli accostamenti delle campiture e dalle loro trasparenze, appare nel suo caso l’analisi di Wassily Kandinskij secondo cui l’arte invece deve emozionare, deve creare un contatto profondo diretto nuovo, capace di addentrarsi all’interno dell'”io” di chi sta osservando e le forme devono creare armonia per ottenere un efficace contatto con l’anima. E la sua metafora appare quanto mai esaustiva: l’anima è un pianoforte, e l’artista è la mano che toccando i vari tasti fa vibrare l’anima. La mano dell’artista, nel caso di Manazza, attinge alla volontà di giocare con la forza e la luminosità dei pigmenti per creare un effetto mistico, sentimentale, di trascendenza e di mistero. La volontà cioè di dare vita a una realtà completamente “altra” dove il quadro, così come nella lezione di Mark Rothko, diventa una finestra aperta su un mondo trascendente, catturandoci nelle sue inconfondibili e intense “rivelazioni di emozioni assolute”.
Mimmo Di Marzio

Nato a Milano nel 1959, Paolo Manazza ha compiuto studi di Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano. Oggi è un intellettuale a trecentosessanta gradi nel campo delle arti visive. Pittore e giornalista, nonché autore di numerosi saggi critici: l’ultimo dei quali “Sulle finalità dell’arte dopo l’11 settembre” (ObarraO edizioni, Milano, 2006) In passato ha scritto per importanti testate italiane come “L’Espresso”, “La Stampa” e “LaRepubblica”.
Dal 1992 collabora stabilmente con il “Corriere della Sera” come esperto di arte e del suo mercato. E’ fondatore e direttore di uno dei siti d’arte e cultura più famosi in Italia: www.ArtsLife.com. Per alcuni anni ha insegnato all’Accademia di Brera di Milano “Editoria dell’Arte” e “Teoria e pratica del Mercato Multimediale dell’Arte” e nei Master di specializzazione post-universitaria.
Nel settembre 2005 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi l’onorificenza di “Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Dopo un lungo tempo di riservata e silenziosa pittura, nel 2008 Paolo Manazza decise di esporre i suoi dipinti con una prima curiosissima personale che raccolse l’entusiasmo del pubblico di artisti e appassionati.
La mostra svoltasi presso la “Fondazione Maimeri (la più grande azienda italiana di colori per artisti) aveva un titolo provocatorio: “ViceVersa: i dipinti di un critico presentati dagli artisti”. Per ciò che riguarda il suo lavoro, in sintonia con la scuola americana degli anni Cinquanta, Manazza sostiene: De Kooning infatti riteneva che il termine astratto appartenga alle persone che disquisiscono di arte, ossia che sono più interessate alla filosofia e alla storia dell’arte che non alla pittura. “E’ il parlare che ha messo l’Arte nella pittura. Nel senso che la misteriosa, inafferrabile qualità di qualsiasi grande opera, quale che sia il suo contenuto, è una qualità allusa da parole e termini molto vaghi come lirico o sublime”. Mentre lo scopo della pittura è ciò che De Kooning definiva il nulla di un quadro, “la parte che non è raffigurata ma che è li per via degli elementi che vi sono dipinti”. Dal 2008 ad oggi Paolo Manazza ha partecipato a numerose mostre collettive e personali. Vive e dipinge tra Milano, dove ha uno studio in zona Solari, e la sua casa in campagna ad Agrate Conturbia nei pressi del lago Maggiore.

Dettagli

Inizio:
sabato 15 Luglio 2017
Fine:
domenica 30 Luglio 2017
Categoria Evento:

Luogo

GALLERIA CREATINI & LANDRIANI
Piazzetta Marcello Rizzi, 16
Sestri Levante, 16039 Italia
+ Google Maps
Phone
335 6781938
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