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Performance e Incontro: Maria Thereza Alves e Jimmie Durham
sabato 20 Gennaio 2018 @ 16:00 - 18:00

sede: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli).
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta sabato 20 gennaio 2018 dalle ore 16 alle ore 18, nel Teatro del Castello, il primo incontro di un nuovo programma di attività di ricerca intitolato Worldly practices / Pratiche dell’essere nel mondo, organizzato dal Dipartimento Curatoriale e dal CRRI (Castello di Rivoli Research Institute).
Questo ciclo indaga, attraverso l’arte contemporanea, la complessità dei rapporti tra cultura eurocentrica tradizionale e mondi indigeni.
Dopo la proiezione di una selezione di opere video e performance per la videocamera, gli artisti Maria Thereza Alves e Jimmie Durham – per la prima volta insieme in un confronto pubblico – dialogheranno con Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Museo.
Maria Thereza Alves, artista e intellettuale nata e cresciuta in Brasile, è vincitrice del premio Vera List Center Prize for Art and Politics 2016-2018. Nei primi anni settanta incontra l’artista cherokee Jimmie Durham, nato e cresciuto negli Stati Uniti, con cui inizia un sodalizio che li porta a condividere sia il lavoro artistico sia la vita personale, improntati entrambi alla difesa di diritti umani, della cultura e dell’ambiente naturale di cui le popolazioni indigene nel mondo sono custodi. Attraverso linguaggi eterogenei come il video e l’installazione, il disegno e la fotografia, la performance e il testo politico, i due artisti guardano ai grandi cambiamenti politici, culturali e sociali del mondo contemporaneo.
Se Maria Thereza Alves documenta le trasformazioni post-coloniali, ecologiche e sociali e i loro effetti sull’ambiente, il lavoro di Jimmie Durham, che si compone di sculture, pitture, disegni, installazioni e poesie vuole invece denunciare la deriva dell’umano nell’era della globalizzazione.
L’artista d’origine Cherokee mostra con forza icastica l’identità e la creatività delle comunità marginali sempre minacciate dalla prepotenza economica e ideologica della società contemporanea. Ed è il continuo rimando alla sua provenienza etnica, il fulcro sul quale ruota la prima grande retrospettiva itinerante americana, At the Center of the World, partita dall’Hammer Museum di Los Angeles e attualmente in corso fino al 28 gennaio al Whitney Museum of American Art di New York.
Nel 2012 Maria Thereza Alves ha partecipato a Documenta(13) con The Return of a Lake: l’installazione denuncia la brutalità del potere e gli esiti di quello che fu un vero e proprio ecocidio conseguente alla scelta di prosciugare, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, un lago nella regione di Chalco, a sud di Città del Messico; il lago che sta ora riaffiorando rappresenta una rivincita della natura e della cultura indigena.
Con l’opera The History of Europe (2011) realizzata per Documenta(13), Jimmie Durham traccia quasi in un percorso etnografico gli sviluppi e gli inciampi politici, culturali e sociali immanenti al concetto di Europa. Nel corso della rassegna l’artista ha inoltre piantato, presso il parco Karlsaue, alberi di mele della varietà Black Cherokee e Korbinian come tributo al loro creatore, il prete e giardiniere bavarese deportato nel campo di concentramento di Dachau nel 1941.
Entrata libera con biglietto d’ingresso al Museo