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Thierry Konarzewski. Enosim – Il posto delle anime
martedì 21 Marzo 2017 - domenica 14 Maggio 2017
sede: Cartec – Cava Arte Contemporanea (Cagliari);
cura: Raffaella Venturi.
La mostra, curata da Raffaella Venturi, è una galleria di 27 ritratti in grandi dimensioni (cm. 150 x 100) che non possono lasciare indifferenti, per forza espressiva ed evocativa.
“Entità erranti”, le definisce il fotografo, che solo il suo sguardo, da moderno sciamano, sa riconoscere e alle quali dona un’anima e una forma di bellezza, “una bellezza pericolosa, perché ci sopravvivranno”, come coscienza cattiva di una civiltà. “E’ dunque la visione il punto” scrive Venturi.
I volti che Konarzewski trova e ritrae sono a volte piccole plastiche, resti di polistirolo che stanno in una mano. È una mutazione anche di dimensioni, quella che sceglie il fotografo, che non lavora in postproduzione se non, appunto, per ingrandire. Perché si vedano meglio quei fantasmi, quelle anime che fuoriescono da oggetti di cui l’uomo si è voluto liberare in spregio alla natura. “Vedere nel piccolo il grande, nella perdita della forma una nuova forma, nella fine della storia una nuova storia. E aspettare, soprattutto, che sia la luce a rivelare. La luce come epifania, come ultimo baluardo di vita, per questi scarti di umanità”.
Presentata all’Espace Fondation EDF di Parigi nel 2015 e a luglio 2016 a Carloforte, con una selezione di dieci ritratti esposti sul molo turistico Marinatour, “Enosim” verte su un tema oltremodo attuale che, grazie alla poetica di questo artista, diventa un monito, un’edificante lezione: quella del rispetto per l’ambiente e della ricaduta su di esso dei nostri gesti, anche i più banali.
Nato in Africa il 5 aprile 1960, Thierry Konarzewski trascorre il suo tempo tra Francia e Italia. Direttore artistico di agenzie pubblicitarie, scultore e fotografo, dal 2005 lavora sui temi del caos e del mutamento attraverso lavori fotografici incentrati su relitti e zavorre, intesi come metafora dell’anima umana, della nostra relazione con il corpo, della morte e del sacro.