Photofestival 2020: scenari, orizzonti, sfide. Il mondo che cambia

Photofestival 2020: scenari, orizzonti, sfide. Il mondo che cambia

130 mostre fotografiche confermate in due mesi di manifestazione rispetto alle 140 inizialmente presenti nel palinsesto, arricchite da un programma di eventi e attività di coinvolgimento organizzati in modalità offline e online: questo il bilancio positivo di chiusura della quindicesima edizione di Photofestival, la rassegna milanese di fotografia d’autore promossa e organizzata da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging.

La kermesse, dopo lo spostamento dalla primavera all’autunno a causa dell’emergenza sanitaria, è stata inaugurata il 7 settembre segnando a tutti gli effetti la ripresa delle attività culturali per la Città Metropolitana di Milano. Il programma di questa edizione così particolare ha potuto svolgersi quasi interamente, ed è stato penalizzato solo in dirittura d’arrivo dall’ultimo Dpcm che ha disposto la chiusura di mostre e musei dal 5 novembre per l’evolversi della diffusione del Covid-19, determinando la sospensione delle attività espositive di Photofestival in corso e l’annullamento degli ultimi appuntamenti in calendario, incluso l’evento di chiusura. Il Comitato Organizzatore ha comunque già stabilito che le mostre che non hanno potuto svolgersi avranno una collocazione nella prossima edizione del festival.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questa quindicesima edizione – dichiara Roberto Mutti, direttore artistico di Photofestival. Il 2020 è stata una bella scommessa, che siamo convinti di aver vinto grazie alla nostra tenacia e determinazione ma anche grazie alla qualità degli interlocutori – fotografi, galleristi, operatori culturali – con cui abbiamo collaborato. Siamo riusciti a riportare nella grande area metropolitana milanese e oltre un’attenzione per la cultura in generale e per la cultura fotografica in particolare.”

Asse portante della manifestazione si sono confermati il dialogo e la relazione non solo con le gallerie private ma anche con le istituzioni pubbliche e le amministrazioni locali, grazie a cui Photofestival può abitare un numero sempre maggiore di luoghi espositivi istituzionali quali biblioteche, municipi, musei, gallerie civiche, palazzi storici.

La mappa espositiva di questa edizione – che l’organizzazione ha deciso per la prima volta di concretizzare attraverso la realizzazione di una mappa per favorire la fruizione della proposte, resa disponibile sul catalogo cartaceo e sul sito della manifestazione – si è confermata estremamente articolata e ramificata, unendo centro, quartieri periferici e hinterland del territorio milanese sino a coinvolgere alcune province lombarde limitrofe. Oltre alla collaborazione con Pavia, che è alla seconda edizione, Photofestival 15th si è allargato a Monza, a Lecco e a due centri della Provincia di Varese.

Come sempre Photofestival non ha soltanto messo in collegamento le mostre che le gallerie e gli operatori mettevano a disposizione, ma ha anche promosso, organizzato e prodotto in proprio 31 mostre. Particolare successo hanno riscosso la collettiva “Sguardi a fior di pelle”, pensata per l’azienda farmaceutica Giuliani, main sponsor di questa edizione, che ha raccolto un ampio panorama di importanti autori italiani e internazionali dalla seconda metà dell’ottocento a oggi, e la mostra collettiva “Il rigore dello sguardo” promossa da Fondazione 3M che aveva esordito all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e ora è stata portata per la prima volta in Italia a Palazzo Castiglioni.

Photofestival quest’anno ha dato la possibilità di esporre a 90 nuovi autori, con un’attenzione ulteriore rivolta ai giovani emergenti. Particolarmente significativa in questa edizione è stata la partecipazione femminile, con 39 autrici di altrettante personali, 33 autrici presenti in collettive, 16 curatrici e 18 galleriste.

Una caratteristica di fondo di Photofestival è la multidisciplinarietà, a testimonianza del fatto che oggi la fotografia utilizza linguaggi e forme molto diversi. Ciò si è esplicitato sia attraverso la ricerca di modalità espositive nuove come le pareti fotografiche a scomposizione del sistema photoSHOWall, sia attraverso l’ampliamento dell’offerta virtuale, con riferimento alle mostre ma anche ai workshop inseriti nel palinsesto delle iniziative collaterali che hanno animato il cartellone della manifestazione.

Photofestival 15th ha inoltre assegnato una serie di premi e riconoscimenti.

Come da tradizione in occasione dell’apertura del festival si è svolta la cerimonia di consegna di due significativi Premi annuali istituiti da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging: il Premio AIF 2020 alla Carriera, assegnato a Nino Migliori, e il Premio AIF 2020 Nuova Fotografia, attribuito ad Angelo Anzalone.

Si è svolta poi la prima edizione del Premio “Le immagini rilegate” al miglior libro fotografico 2020, indetto da Photofestival per mettere a confronto le diverse proposte che editori e autori propongono al pubblico, senza porre distinzione tra i tipi di prodotti. Il Concorso è stato vinto dalla fotografa ventottenne Veronica Benedetti per il libro “Il condominio (strati di me).

Infine la Lettura Portfoli di Photofestival 15th è stata occasione per il conferimento del Premio al miglior portfolio 2020, assegnato a Claudio Comito. L’autore parteciperà di diritto con una mostra alla sedicesima edizione di Photofestival.