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Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia

venerdì 16 Dicembre 2016 - domenica 7 Maggio 2017

sede: Musei Reali di Torino (Torino).

La mostra offre al pubblico la possibilità di ripercorrere un momento straordinario per la nascita delle collezioni di Casa Savoia. Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento si forma il primo ricchissimo nucleo delle raccolte di pittura, scultura e oggetti preziosi, che da subito godettero di grande fama internazionale. Il 30 agosto 1580 moriva il duca Emanuele Filiberto e saliva al trono il figlio diciottenne, Carlo Emanuele I, regnante per ben cinquant’anni, fino al 1630. Ambizioso, colto, amante delle lettere, delle arti e delle scienze, il giovane duca – sulla scia delle scelte intraprese dal padre, che nel 1563 aveva trasferito la capitale sabauda da Chambéry a Torino – si prodiga per un importante rinnovamento culturale ed artistico della città. Attraverso l’imponente lavoro dell’erudito Emanuele Filiberto Pingone, il duca assicura alla propria famiglia una tradizione di ascendenza sassone che si fa risalire al mitico antenato Beroldo, presunto padre di Umberto Biancamano e nipote di Ottone II di Sassonia (955-983) e punta a consolidare il ruolo dei Savoia come paladini della fede, grazie anche alla presenza, a Torino, della Santa Sindone. In questo contesto, la nuova capitale sabauda doveva assumere un’immagine in grado di competere con i principali centri europei, puntando innanzitutto l’attenzione sulla “zona di comando”, dove nel 1584 si ponevano le fondamenta del Palazzo ducale.

L’ESPOSIZIONE
Squali di carta lunghi tre metri, oltre 800 dipinti, 14.000 volumi conservati in armadi, ognuno dei quali dedicato a un aspetto del sapere, busti romani, gioielli, armature, arazzi, carte geografiche: sono tutte le meraviglie del mondo raccolte dall’ambizioso e carismatico duca di Savoia Carlo Emanuele I nella seconda metà del Cinquecento. Oggi parte di questa straordinaria collezione rivive ai Musei Reali di Torino nella mostra Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia, presentata in Galleria Sabauda e alla Biblioteca Reali.
Le meraviglie del mondo presenta al pubblico uno straordinario momento del collezionismo sabaudo: quando, tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, con il duca Carlo Emanuele I si forma il primo ricchissimo nucleo delle raccolte di pittura, scultura e oggetti preziosi che da subito godettero di grande fama internazionale. In mostra sono esposte 250 opere alle quali si aggiungono 80 album di acquerelli e numerosi prestiti internazionali: per la prima volta la magnifica collezione di Carlo Emanuele I viene riunita in un’unica esposizione, come forse non accadeva dai tempi del duca.
Il 30 agosto 1580 moriva il duca Emanuele Filiberto e saliva al trono il figlio Carlo Emanuele I (detto Il Grande), appena diciottenne, che regnerà per ben cinquant’anni, dal 1580 al 1630. Protagonista della vita di corte, attraverso la sua straordinaria collezione di meraviglie il duca afferma l’importanza dello Stato sabaudo, mettendolo al pari delle grandi potenze dell’epoca. Ambizioso, colto, amante delle lettere, delle arti e delle scienze, il giovane duca – in continuità con le scelte del padre che nel 1563 aveva trasferito la capitale sabauda da Chambéry a Torino – si prodiga per un importante rinnovamento culturale e artistico della città. Eredita da Emanuele Filiberto la visione strategica e l’attitudine militare; dalla madre, Margherita di Valois, figlia di Francesco I re di Francia, l’attenzione per la cultura e il gusto del bello. La moglie, Caterina Michela d’Asburgo, Infanta di Spagna, contribuisce ad ampliare i suoi orizzonti portando a corte la cultura spagnola.
La mostra si apre con la storia del duca, ritratto in varie opere dalla sua fanciullezza all’età adulta. Sin da piccolo immerso nell’arte (Raffaello, Mantegna, codici miniati di grande bellezza) grazie alle raccolte del padre Emanuele Filiberto, il giovane duca esprime fin da subito il suo più profondo desiderio: creare un compendio di tutte le cose straordinarie del mondo. Ed ecco che nascono così le raccolte di oggetti antichi, le preziose collezioni librarie, il compendio delle meraviglie naturali, la raccolta di armi ed armature, la straordinaria quadreria, l’arredo scultoreo moderno, i ritratti.
La passione per l’arte classica è uno dei cardini della politica culturale di Carlo Emanuele I, che non risparmia energie per accaparrarsi importanti opere di antichità. Nel 1583 acquista a Roma la collezione di Girolamo Garimberti, antiquario di fiducia di Cesare Gonzaga, consulente di Alessandro Farnese, di Rodolfo Pio da Carpi e del duca di Baviera Alberto V. Arrivano così a Torino circa duecento opere: teste di marmo e statue di varie dimensioni, oltre a tavole e colonne di marmi policromi. Nel 1610 è la volta di un’altra celebre raccolta romana: quella del banchiere Bindo Altoviti. Una parte delle sculture è destinata alla Galleria, ma le statue di grandi dimensioni vanno a decorare le fontane e i giardini del nuovo Palazzo Ducale e contribuiscono a trasformare il Casino di caccia del Viboccone, ora scomparso, in un raffinato luogo di svago, con un cortile ellittico popolato di sculture antiche.
Un favoloso patrimonio parzialmente giunto fino a noi e ora custodito in gran parte tra i tesori dei Musei Reali di Torino, oggetti che trovano un profondo significato nella unitarietà generale della raccolta del duca. La collezione, per la prima volta, verrà in parte ricomposta al primo piano della Galleria Sabauda e nei caveaux della Biblioteca Reale, grazie a importanti prestiti di Musei e Istituti non soltanto torinesi, ma anche nazionali e stranieri.

La mostra è a cura di Annamaria Bava ed Enrica Pagella con la collaborazione di Gabriella Pantò e Giovanni Saccani. Il percorso nella Biblioteca Reale è curato da Pietro Passerin d’Entrèves e Franca Varallo.

Dettagli

Inizio:
venerdì 16 Dicembre 2016
Fine:
domenica 7 Maggio 2017
Categoria Evento:

Luogo

MUSEI REALI DI TORINO
Piazzetta Reale, 1
Torino, 10122 Italia
+ Google Maps
Phone
011 5220421
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