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Martalar. Spazio collettivo, spazio naturale
sabato 18 Giugno 2022 - domenica 23 Ottobre 2022

sede: Palazzo delle Albere (Trento).
Il quartiere delle Albere ospita due monumentali installazioni realizzate con gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia.
Nel giardino di fronte al MUSE ha trovato casa un grande animale mitologico, Leone alato, mentre una mano alta quattro metri, Il grido, è stata posizionata all’interno del rinascimentale Palazzo delle Albere, in una sala voltata al piano terra.
L’autore è Martalar, diventato celebre lo scorso inverno con il Drago Alato di Magré, frazione di Lavarone, nell’Alpe Cimbra.
Le due sculture allestite a Trento proseguono lo stesso filone di ricerca: con queste opere Martalar indaga le dicotomie umano/animale, cultura/natura, dentro/fuori, nella complessa definizione dei confini fra spazio antropico e spazio della natura, fra luoghi deputati all’azione culturale e sociale collettiva e luoghi da rispettare nella loro dimensione selvaggia e incontaminata.
Realizzate mediante la tecnica dell’accumulo con elementi prelevati dalla natura, le opere sono composte di parti di alberi abbattuti dalla violenza della tempesta Vaia, la calamità naturale che ha interessato l’area montana delle Dolomiti, abbattendo milioni di alberi e causando danni inestimabili all’ecosistema alpino. (26-30 ottobre 2018).
Nei mesi successivi al trauma, Martalar si è dedicato alla raccolta di frammenti di tronchi, rami, radici strappate dal suolo, intravedendo la possibilità di una nuova vita in forma di opere d’arte. “Mi piace pensare – afferma – che tutto possa essere sempre in trasformazione. La distruzione portata da Vaia è stata un colpo al cuore, ma mi ha fatto venire voglia di ricavare qualcosa di buono dal disastro, di trovare in esso anche qualcosa di bello”.
Marco Martello in arte Martalar, è nato ad Asiago nel 1971. Vive a Mezzaselva di Roana, dove svolge la sua attività di scultore in uno studio vicino al margine del bosco. Il legno da subito occupa un posto fondamentale nella sua ricerca, materia prima e vocazione.